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GOLAZO - Mollichelli su "NM": "Napoli, piccoli cenni di ripresa"
31.01.2024 20:04 di Napoli Magazine

NAPOLI - Il grande malato del calcio italiano, cioè la squadra campione, non ancora sta bene in salute. La guarigione comporta tempi lunghi: per la diagnosi sbagliata del primario, per la superficialità del medico francese che operava in Arabia, per l'ambigua situazione dell'infermiere nigeriano e di quello polacco, per le paturnie dell'assistente georgiano. Piccoli cenni di ripresa si cominciano ad intravvedere, da poco tempo, da quando l'esperto guaritore ha deciso di rifarsi un nome, dopo la rovinosa esperienza cagliaritana, tornando sul luogo dove una volta è stato felice. Ad esempio, la tenuta della difesa che ha incassato un solo gol tra Fiorentina, Inter (supercoppa) e Lazio (campionato). Continua a preoccupare la fase d'attacco, pur tenendo conto dell'assenza di Zolla Gialla, della frenesìa a volte dannosa di Kvara, del momentaccio che sta vivendo Raspadori. Da quando c'è Walterino in panchina per otto volte gli azzurri non sono riusciti ad andare a segno, liquefatto il micidiale attacco del recente passato. Col sergente Garcia soltanto in due occasioni non si andò a rete, contro Bologna ed Empoli. Comunque la tiri, resta una coperta corta con il deficitario risultato globale di 6 punti conquistati nelle gare contro le prime dieci squadre della classifica. La partita con la Lazio è stata decente per l'applicazione che tutti gli azzurri hanno profuso. Di positivo, l'aver saputo imbrigliare le collaudate trame di mastro Sarri. Un punto d'oro laddove vola l'aquila a capo di una partita che è stata di una noia unica per colpa di entrambe le contendenti. Sento parlare di attacco deciso al quarto posto, quello che apre le porte verso il caveau della Champions. Un'impresa, allo stato delle cose, di non facile attuazione. Domenica arriverà al Maradona un Verona assetato di punti, una squadra che ha un gioco collaudato e fluido grazie al quale era riuscita a fermare l'Inter in casa se non fosse stata penalizzata dalla mancata espulsione di Bastoni. Intanto, la rosa sboccia di petali perduti. Torneranno disponibili alcuni titolari, Anguissa e Kvara in testa, si avrà modo di rivedere in azione Ngonge. Il mercato di riparazione qualche buon elemento l'ha portato in casa azzurra e non mi dispererei più di tanto per aver perduto Perez. Onestamente, Ostigard offre buone garanzie. Comunque vada, sarà importante cominciare a programmare già da ora il mercato estivo. Dove si dovrà investire in maniera massiccia per poter tornare al vertice. Non ci sarà più Zolla Gialla, ma la sua clausola di rescissione porterà nelle casse del primario 130 milioni. Che non sono bruscolini.

 

 

Adolfo Mollichelli

 

Napoli Magazine

 

Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com

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GOLAZO - Mollichelli su "NM": "Napoli, piccoli cenni di ripresa"

di Napoli Magazine

31/01/2024 - 20:04

NAPOLI - Il grande malato del calcio italiano, cioè la squadra campione, non ancora sta bene in salute. La guarigione comporta tempi lunghi: per la diagnosi sbagliata del primario, per la superficialità del medico francese che operava in Arabia, per l'ambigua situazione dell'infermiere nigeriano e di quello polacco, per le paturnie dell'assistente georgiano. Piccoli cenni di ripresa si cominciano ad intravvedere, da poco tempo, da quando l'esperto guaritore ha deciso di rifarsi un nome, dopo la rovinosa esperienza cagliaritana, tornando sul luogo dove una volta è stato felice. Ad esempio, la tenuta della difesa che ha incassato un solo gol tra Fiorentina, Inter (supercoppa) e Lazio (campionato). Continua a preoccupare la fase d'attacco, pur tenendo conto dell'assenza di Zolla Gialla, della frenesìa a volte dannosa di Kvara, del momentaccio che sta vivendo Raspadori. Da quando c'è Walterino in panchina per otto volte gli azzurri non sono riusciti ad andare a segno, liquefatto il micidiale attacco del recente passato. Col sergente Garcia soltanto in due occasioni non si andò a rete, contro Bologna ed Empoli. Comunque la tiri, resta una coperta corta con il deficitario risultato globale di 6 punti conquistati nelle gare contro le prime dieci squadre della classifica. La partita con la Lazio è stata decente per l'applicazione che tutti gli azzurri hanno profuso. Di positivo, l'aver saputo imbrigliare le collaudate trame di mastro Sarri. Un punto d'oro laddove vola l'aquila a capo di una partita che è stata di una noia unica per colpa di entrambe le contendenti. Sento parlare di attacco deciso al quarto posto, quello che apre le porte verso il caveau della Champions. Un'impresa, allo stato delle cose, di non facile attuazione. Domenica arriverà al Maradona un Verona assetato di punti, una squadra che ha un gioco collaudato e fluido grazie al quale era riuscita a fermare l'Inter in casa se non fosse stata penalizzata dalla mancata espulsione di Bastoni. Intanto, la rosa sboccia di petali perduti. Torneranno disponibili alcuni titolari, Anguissa e Kvara in testa, si avrà modo di rivedere in azione Ngonge. Il mercato di riparazione qualche buon elemento l'ha portato in casa azzurra e non mi dispererei più di tanto per aver perduto Perez. Onestamente, Ostigard offre buone garanzie. Comunque vada, sarà importante cominciare a programmare già da ora il mercato estivo. Dove si dovrà investire in maniera massiccia per poter tornare al vertice. Non ci sarà più Zolla Gialla, ma la sua clausola di rescissione porterà nelle casse del primario 130 milioni. Che non sono bruscolini.

 

 

Adolfo Mollichelli

 

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