Qualcosa si è inceppato, è inutile nasconderlo. Il Napoli è finito di nuovo a -4 dalla Juventus, e lo ha fatto a causa di un mese negativo: solo una vittoria nelle ultime quattro partite, con una sconfitta e due pareggi. In assoluto non è certo un cammino da squadra in crisi, ma per la squadra che lotta per lo scudetto è troppo poco. Resta, ad oggi, il cammino da record dei partenopei, che fuori casa sono imbattuti da 27 gare, con ben 22 vittorie e solo cinque pareggi. Ma in questo finale di stagione dove non si può sbagliare niente anche una piccola pausa può essere fatale.
IL POLSO del Napoli di Sarri dice che sono stati segnati soltanto quattro gol nelle ultime quattro partite. Un po’ pochi per una squadra che seppur con l’ottimo bottino di 84 gol stagionali è in leggero ritardo rispetto alle medie degli ultimi due anni. Insigne e Mertens non segnano da un mese esatto, dalla partita contro la Roma. Callejon non ci riusciva dal 26 febbraio, ma sabato a Reggio Emilia è stato “aiutato” da Rogerio e si è visto riconoscere (seppur in ritardo) il gol dalla Lega Calcio.
LA SCOSSA l’ha data Arkadiusz Milik quando è entrato in campo. Sarri lo ha buttato nella mischia per quasi mezz’ora. Il polacco non è riuscito a regalare la vittoria, ma ha dato una mossa alla sua squadra. Ha lottato in area come un toro, ha fatto a gomitate, ha svettato di testa. Ha avuto un paio di occasioni, ma soprattutto ha centrato la traversa con una splendida rovesciata. Niente gol, purtroppo, ma finalmente Arkadiusz ha dato l’impressione di essere il giocatore che i tifosi del Napoli hanno ammirato sempre per un tempo troppo breve. L’attaccante che mancava, che finalmente sembra star bene fisicamente.
IN UN NAPOLI che ha bisogno della svolta serve uno come lui: Insigne è in un periodo difficile, tra la nazionale e la squadra partenopea sbaglia tanto. Ma può capitare un periodo negativo. Desta, forse, qualche preoccupazione in più Dries Mertens, che appare sempre più in ombra se non per qualche sporadico sprazzo. Mentre Insigne dà l’impressione di essere veloce e brillante, il belga sembra un pochino “spompato”. Sicuramente l’infortunio di Milik ha penalizzato anche lui, visto che lo ha “costretto” a giocare sempre, forse togliendogli anche un po’ di mordente dovuto alla concorrenza che incalza. Per questo adesso serve un po’ di coraggio: tocca a Sarri cambiare finalmente qualcosa. Col Chievo i tempi sembrano maturi per poter vedere Milik titolare: al posto di uno tra Insigne o Mertens, non sarebbe un delitto. Anche se il belga dovesse essere spostato a sinistra non sarebbe mica lesa maestà. Insigne, allo stesso tempo, con la nazionale ha giocato due partite consecutive, che si sono accumulate alle tantissime già giocate dal Napoli, ben 42 contando tutte le competizioni. Milik è rimasto fermo quasi sei mesi, ora è pronto e ha voglia di segnare per prenotare il Mondiale da protagonista. A Sarri spetta un po’ di coraggio per dare al Napoli la svolta che tutti aspettano.
di Napoli Magazine
03/04/2018 - 10:32
Qualcosa si è inceppato, è inutile nasconderlo. Il Napoli è finito di nuovo a -4 dalla Juventus, e lo ha fatto a causa di un mese negativo: solo una vittoria nelle ultime quattro partite, con una sconfitta e due pareggi. In assoluto non è certo un cammino da squadra in crisi, ma per la squadra che lotta per lo scudetto è troppo poco. Resta, ad oggi, il cammino da record dei partenopei, che fuori casa sono imbattuti da 27 gare, con ben 22 vittorie e solo cinque pareggi. Ma in questo finale di stagione dove non si può sbagliare niente anche una piccola pausa può essere fatale.
IL POLSO del Napoli di Sarri dice che sono stati segnati soltanto quattro gol nelle ultime quattro partite. Un po’ pochi per una squadra che seppur con l’ottimo bottino di 84 gol stagionali è in leggero ritardo rispetto alle medie degli ultimi due anni. Insigne e Mertens non segnano da un mese esatto, dalla partita contro la Roma. Callejon non ci riusciva dal 26 febbraio, ma sabato a Reggio Emilia è stato “aiutato” da Rogerio e si è visto riconoscere (seppur in ritardo) il gol dalla Lega Calcio.
LA SCOSSA l’ha data Arkadiusz Milik quando è entrato in campo. Sarri lo ha buttato nella mischia per quasi mezz’ora. Il polacco non è riuscito a regalare la vittoria, ma ha dato una mossa alla sua squadra. Ha lottato in area come un toro, ha fatto a gomitate, ha svettato di testa. Ha avuto un paio di occasioni, ma soprattutto ha centrato la traversa con una splendida rovesciata. Niente gol, purtroppo, ma finalmente Arkadiusz ha dato l’impressione di essere il giocatore che i tifosi del Napoli hanno ammirato sempre per un tempo troppo breve. L’attaccante che mancava, che finalmente sembra star bene fisicamente.
IN UN NAPOLI che ha bisogno della svolta serve uno come lui: Insigne è in un periodo difficile, tra la nazionale e la squadra partenopea sbaglia tanto. Ma può capitare un periodo negativo. Desta, forse, qualche preoccupazione in più Dries Mertens, che appare sempre più in ombra se non per qualche sporadico sprazzo. Mentre Insigne dà l’impressione di essere veloce e brillante, il belga sembra un pochino “spompato”. Sicuramente l’infortunio di Milik ha penalizzato anche lui, visto che lo ha “costretto” a giocare sempre, forse togliendogli anche un po’ di mordente dovuto alla concorrenza che incalza. Per questo adesso serve un po’ di coraggio: tocca a Sarri cambiare finalmente qualcosa. Col Chievo i tempi sembrano maturi per poter vedere Milik titolare: al posto di uno tra Insigne o Mertens, non sarebbe un delitto. Anche se il belga dovesse essere spostato a sinistra non sarebbe mica lesa maestà. Insigne, allo stesso tempo, con la nazionale ha giocato due partite consecutive, che si sono accumulate alle tantissime già giocate dal Napoli, ben 42 contando tutte le competizioni. Milik è rimasto fermo quasi sei mesi, ora è pronto e ha voglia di segnare per prenotare il Mondiale da protagonista. A Sarri spetta un po’ di coraggio per dare al Napoli la svolta che tutti aspettano.