Giuseppe Gargiulo, avvocato, ha parlato nel corso di Terzo Tempo Calcio Napoli, trasmissione in onda su Televomero: “Conte a Lecce pronuncia questa fare ‘la storia la vince chi scrive gli altri possono leggerla’ già detta alla Juve. Frase che fa capire che, se non si vince nessuno si ricorderà in questo campionato. Questa frase incarna la sua essenza. Non dimentichiamo il Napoli di Vinicio, o quello di Sarri, il calcio spettacolo ma fuori degli almanacchi. A Conte si può dire che possiamo vincere questo campionato, ma se non dovessimo riuscirci, la nostra storia sarebbe già scritta. Conte o Inzaghi? Meglio Conte, ha dimostrato di dare precise caratteristiche alle squadre allenate. Non dimentichiamo che il Napoli ha la difesa meno battuta e meno ammonita. Spalletti e De Laurentiis sono due personalità forti, ma il presidente del Napoli si circonda sempre di personalità forti, consapevole del fatto che gli allenatori vincenti sono così. Avrebbe dovuto negli anni avere un comportamento diverso, forse come quello di quest’anno. Il libro di Spalletti penso serva a ben poco, bisogna vedere di concentrarsi sulle partite da giocare”.
di Napoli Magazine
08/05/2025 - 00:58
Giuseppe Gargiulo, avvocato, ha parlato nel corso di Terzo Tempo Calcio Napoli, trasmissione in onda su Televomero: “Conte a Lecce pronuncia questa fare ‘la storia la vince chi scrive gli altri possono leggerla’ già detta alla Juve. Frase che fa capire che, se non si vince nessuno si ricorderà in questo campionato. Questa frase incarna la sua essenza. Non dimentichiamo il Napoli di Vinicio, o quello di Sarri, il calcio spettacolo ma fuori degli almanacchi. A Conte si può dire che possiamo vincere questo campionato, ma se non dovessimo riuscirci, la nostra storia sarebbe già scritta. Conte o Inzaghi? Meglio Conte, ha dimostrato di dare precise caratteristiche alle squadre allenate. Non dimentichiamo che il Napoli ha la difesa meno battuta e meno ammonita. Spalletti e De Laurentiis sono due personalità forti, ma il presidente del Napoli si circonda sempre di personalità forti, consapevole del fatto che gli allenatori vincenti sono così. Avrebbe dovuto negli anni avere un comportamento diverso, forse come quello di quest’anno. Il libro di Spalletti penso serva a ben poco, bisogna vedere di concentrarsi sulle partite da giocare”.