L'ex difensore del Milan Davide Calabria, attualmente in forza al Bologna, è stato intervistato da La Repubblica in merito agli obiettivi della squadra di Vincenzo Italiano, alle prese con il doppio match di semifinale di Coppa Italia contro l'Empoli e la lotta al quarto posto Champions in campionato: "Vincere la Coppa Italia e andare in Champions. E’ un miracolo possibile. Oltre qualsiasi aspettativa eppure fattibile. Abbiamo 180 minuti di semifinale e 8 partite di campionato durissime, ma anche per gli altri: nessuno oggi è più contento di affrontare il Bologna".
Ma sarebbe più speciale una Coppa Italia vinta a Bologna di uno scudetto al Milan?
"Nell’anno di Pioli lo scudetto arrivò inatteso dopo tanto tempo e c’era un’atmosfera simile a quella che respiro qui, dal campo di allenamento allo stadio lo stesso entusiasmo, la stessa alchimia e le stesse vibrazioni. Speriamo di fare il confronto, e poi le dirò".
Intanto alle porte c'è la sfida contro l'Empoli: "Cosa posso dire ai compagni? Di godersela, cosa che qualcuno magari a volte dimentica. Sono partite che restano nella propria storia".
Chiosa sulla Nazionale: "Non penso di aver avuto quel che meritavo in Nazionale, tra infortuni e scelte tecniche. Avrei potuto fare di più, ma non l’ho mai vissuta come un’ossessione. E poi non è finita, a 28 anni sono ancora giovane anche se molti mi pensano più vecchio perché ho iniziato presto. Quello dell’Italia non è un capitolo chiuso, poi quel sarà andrà bene".
di Napoli Magazine
01/04/2025 - 11:57
L'ex difensore del Milan Davide Calabria, attualmente in forza al Bologna, è stato intervistato da La Repubblica in merito agli obiettivi della squadra di Vincenzo Italiano, alle prese con il doppio match di semifinale di Coppa Italia contro l'Empoli e la lotta al quarto posto Champions in campionato: "Vincere la Coppa Italia e andare in Champions. E’ un miracolo possibile. Oltre qualsiasi aspettativa eppure fattibile. Abbiamo 180 minuti di semifinale e 8 partite di campionato durissime, ma anche per gli altri: nessuno oggi è più contento di affrontare il Bologna".
Ma sarebbe più speciale una Coppa Italia vinta a Bologna di uno scudetto al Milan?
"Nell’anno di Pioli lo scudetto arrivò inatteso dopo tanto tempo e c’era un’atmosfera simile a quella che respiro qui, dal campo di allenamento allo stadio lo stesso entusiasmo, la stessa alchimia e le stesse vibrazioni. Speriamo di fare il confronto, e poi le dirò".
Intanto alle porte c'è la sfida contro l'Empoli: "Cosa posso dire ai compagni? Di godersela, cosa che qualcuno magari a volte dimentica. Sono partite che restano nella propria storia".
Chiosa sulla Nazionale: "Non penso di aver avuto quel che meritavo in Nazionale, tra infortuni e scelte tecniche. Avrei potuto fare di più, ma non l’ho mai vissuta come un’ossessione. E poi non è finita, a 28 anni sono ancora giovane anche se molti mi pensano più vecchio perché ho iniziato presto. Quello dell’Italia non è un capitolo chiuso, poi quel sarà andrà bene".