A Stile TV nel corso della trasmissione “Salite sulla giostra” è intervenuto Nino Simeone, consigliere comunale di Napoli e presidente della commissione trasporti, infrastrutture e lavori pubblici: “L’area individuata per la costruzione dello stadio? Non ci è stata da parte del Comune nessuna nota di avversità, ma solo di perplessità. Appunti sul piano di fattibilità, ma credo sia giusto che non ci sia all’appuntamento di domani né De Laurentiis né il sindaco, anche perché saranno i tecnici che valuteranno la fattibilità. Perchè è di questo che si parla: uno studio di fattibilità, se si può fare o meno lo stadio in quell’area. Ci sono anche delle proprietà private lì che potrebbero pretendere di essere lasciate in pace. Non si tratta di fare un atto di pubblico interesse, lo stadio è di natura privata è appunto una cosa privata. Una cosa è costruire ponti e strutture pubbliche, un'altra è costruire stadi. La loro assenza, soprattutto quella del sindaco non è giustificata, ma di più. Il progetto è presentato dalla società calcio Napoli, da un’azienda privata e dovrebbe presenziare chi è interessato a farlo, a meno che, ci si è reso conto che poi sotto sotto… Però, lasciamo da parte i retro pensieri, si tratta solo di aspettare gli eventi. In questi mesi ci si chiedeva perché visto che c’è la possibilità di mettere posto il Maradona, si è pensato di fare uno stadio altrove. Siamo in attesa e convinti che ove mai ci fosse la fattibilità, il Comune di Napoli sarà ben lieto di dare una mano alla società sportiva calcio Napoli. Ho qualche perplessità perchè per fare uno stadio da 70 mila posti a sedere più gli annessi e connessi, la cifra di 300 milioni mi sembra poco, ma sappiamo che De Laurentiis fa miracoli. Se devi fare uno stadio per 70mila posti a sedere, vuol dire che devi farlo in altezza, a meno che non si fa uno stadio sotto terra e per farlo, in altezza e ci sono dei vincoli urbanistici da rispettare. Ci sono quindi vari dubbi sulla fattibilità. L’area Zes poi è particolare: l’azienda può avere benefici e sgravi importanti, ma il Comune deve presenziare a quel tavolo perchè se c'è un problema, il Comune è tenuto a farlo presente in quella sede, altrimenti c’è un’omissione. Poi la Zes scioglierà questi dubbi facendo verifiche immediate, superando anche dei vincoli, con consenso della legge. Sul Maradona stiamo aspettando che la Uefa e gli organizzatori di Euro 2032 ci diano l’ok. Siamo partiti con la progettazione della riqualificazione del terzo anello che servirà per garantire posti a sedere durante la ristrutturazione. Avremo poi dei fondi che chiederemo alla Regione, al nuovo governatore perchè quello uscente li ha dati a Salerno per fare lo stadio, quando quindi quando ci daranno l’ok, il Maradona sarà impegnato in qualificazioni importanti. Toglieremo la pista che sposteremo in altra sede, le palestre pure potremo spostarle nel centro direzionale e tutto sarà successivo alla nomina della città di Napoli tra le 5 città ospitanti”.
di Napoli Magazine
17/09/2025 - 14:35
A Stile TV nel corso della trasmissione “Salite sulla giostra” è intervenuto Nino Simeone, consigliere comunale di Napoli e presidente della commissione trasporti, infrastrutture e lavori pubblici: “L’area individuata per la costruzione dello stadio? Non ci è stata da parte del Comune nessuna nota di avversità, ma solo di perplessità. Appunti sul piano di fattibilità, ma credo sia giusto che non ci sia all’appuntamento di domani né De Laurentiis né il sindaco, anche perché saranno i tecnici che valuteranno la fattibilità. Perchè è di questo che si parla: uno studio di fattibilità, se si può fare o meno lo stadio in quell’area. Ci sono anche delle proprietà private lì che potrebbero pretendere di essere lasciate in pace. Non si tratta di fare un atto di pubblico interesse, lo stadio è di natura privata è appunto una cosa privata. Una cosa è costruire ponti e strutture pubbliche, un'altra è costruire stadi. La loro assenza, soprattutto quella del sindaco non è giustificata, ma di più. Il progetto è presentato dalla società calcio Napoli, da un’azienda privata e dovrebbe presenziare chi è interessato a farlo, a meno che, ci si è reso conto che poi sotto sotto… Però, lasciamo da parte i retro pensieri, si tratta solo di aspettare gli eventi. In questi mesi ci si chiedeva perché visto che c’è la possibilità di mettere posto il Maradona, si è pensato di fare uno stadio altrove. Siamo in attesa e convinti che ove mai ci fosse la fattibilità, il Comune di Napoli sarà ben lieto di dare una mano alla società sportiva calcio Napoli. Ho qualche perplessità perchè per fare uno stadio da 70 mila posti a sedere più gli annessi e connessi, la cifra di 300 milioni mi sembra poco, ma sappiamo che De Laurentiis fa miracoli. Se devi fare uno stadio per 70mila posti a sedere, vuol dire che devi farlo in altezza, a meno che non si fa uno stadio sotto terra e per farlo, in altezza e ci sono dei vincoli urbanistici da rispettare. Ci sono quindi vari dubbi sulla fattibilità. L’area Zes poi è particolare: l’azienda può avere benefici e sgravi importanti, ma il Comune deve presenziare a quel tavolo perchè se c'è un problema, il Comune è tenuto a farlo presente in quella sede, altrimenti c’è un’omissione. Poi la Zes scioglierà questi dubbi facendo verifiche immediate, superando anche dei vincoli, con consenso della legge. Sul Maradona stiamo aspettando che la Uefa e gli organizzatori di Euro 2032 ci diano l’ok. Siamo partiti con la progettazione della riqualificazione del terzo anello che servirà per garantire posti a sedere durante la ristrutturazione. Avremo poi dei fondi che chiederemo alla Regione, al nuovo governatore perchè quello uscente li ha dati a Salerno per fare lo stadio, quando quindi quando ci daranno l’ok, il Maradona sarà impegnato in qualificazioni importanti. Toglieremo la pista che sposteremo in altra sede, le palestre pure potremo spostarle nel centro direzionale e tutto sarà successivo alla nomina della città di Napoli tra le 5 città ospitanti”.