In Evidenza
FOCUS NM - Napoli, Kvaratskhelia e Conte piegano l’Empoli: l’uomo in più è Buongiorno
21.10.2024 20:16 di Napoli Magazine

NAPOLI – Il Napoli vince contro l'Empoli di corto muso e consolida il primato in Serie A. La squadra di Antonio Conte soffre nel primo tempo, poi un calcio di rigore nella ripresa, realizzato da Kvaratskhelia, regala agli azzurri una vittoria importantissima. A dare la scossa alla partita è proprio l'allenatore dei partenopei, con i cambi e gli accorgimenti tattici. La vince lui più di tutti.

KVARALAMPO – Rispetto a quello ammirato nell’anno dello scudetto, il Kvaratskhelia degli ultimi mesi dà sempre l’impressione di vivere di luci e ombre. La questione rinnovo di certo non aiuta, ma quando c’è da prendersi la responsabilità, lui non si tira indietro. Nel momento più complesso della partita si presenta sul dischetto e regala al Napoli una vittoria sofferta e importantissima. Da un calciatore con le sue qualità ci si aspetta sempre qualcosa in più, ma guardando il bicchiere mezzo pieno, è evidente che riesce ad essere incisivo e decisivo anche quando non brilla sul piano della prestazione.

ENERGIA SUDAMERICANA – Il Napoli soffre nel primo tempo, poi Conte cambia e nella ripresa al Castellani c’è una nuova energia. In campo, Simeone e Olivera per Lukaku e Spinazzola. Con il Cholito in campo, il Napoli gira meglio e riesce ad essere più incisivo di Lukaku. Entra con grande voglia di fare bene, che non è mai mancata dalla sua prima partita in maglia azzurra, ed è parte fondamentale dell’azione che porta al calcio di rigore. Si parla tanto di un suo possibile addio a gennaio, ma un calciatore così, con il suo entusiasmo e la sua grande voglia di fare bene, non lo lascerei partire così a cuor leggero. Una delle chiavi della trasformazione del Napoli è anche Mathias Olivera. Conte lo risparmia dall’inizio, ma lo lancia nella ripresa per dare uno scossone alla squadra. Cambia passo rispetto a Spinazzola, mettendo in campo energia e la giusta intensità nella pressione e nei contrasti.

L’UOMO IN PIU’ – Se il Napoli nel primo tempo ha sofferto senza subire una disfatta clamorosa, lo deve soprattutto al nuovo leader della retroguardia azzurra: Alessandro Buongiorno. E’ l’unico del Napoli a giocare in modo impeccabile dal primo all’ultimo minuto. L’Empoli ci prova, ma sbatte continuamente su una montagna insormontabile: vince ogni possibile duello, limita in ogni modo Colombo e raddoppia in maniera sontuosa Fazzini e Gyasi. Partita dopo partita, Buongiorno diventa sempre più una vera e propria certezza. Un pilastro della difesa che tanto è mancato nella scorsa stagione. A certificare la sua prestazione impeccabile, anche alcuni dati del match: il difensore, infatti, è il giocatore migliore per numero di palle giocate e di passaggi riusciti nel corso dei novanta minuti di gioco. L’approdo di Conte e i suoi tatticismi, hanno sicuramente ridato alla difesa quelle certezze che sono venute meno l’anno scorso: oggi tutti sanno quello che devono fare e, soprattutto, lo fanno con una convinzione e una mentalità più solida, ma l’arrivo di Buongiorno ha agevolato di molto il lavoro dell’allenatore azzurro. Si è fatto sempre trovare pronto e, partita dopo partita, diventa sempre più il valore aggiunto del reparto arretrato. E’ sempre un bel Buongiorno a Napoli, con il numero 4 in difesa.

MENZIONE SPECIALE – In una partita di luci e ombre, non si può fare a meno di sottolineare la prestazione generosa di Matteo Politano. A memoria, non ricordo una partita dove Politano non abbia messo sempre grande anima in campo. Lo scorso anno è stato uno dei pochi a salvarsi e anche quest’anno continua a dimostrare di essere una vera e propria garanzia per la squadra azzurra. Grandi rincorse e raddoppi difensivi contro l’Empoli, apre e chiude l’azione che porta al calcio di rigore decisivo per la vittoria. Esce malconcio, ma forse solo esausto, perché come sempre ha dato tutto sè stesso. Sui tre punti del Napoli al Castellani c’è soprattutto la firma di Elia Caprile. In un ambiente a lui molto familiare, il portiere azzurro si supera e chiude la saracinesca sui tentativi di Pezzella ed Esposito. Il futuro del Napoli è in buone mani.

Preziosa Lombardi

Napoli Magazine

Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte www.napolimagazine.com

ULTIMISSIME IN EVIDENZA
TUTTE LE ULTIMISSIME
NOTIZIE SUCCESSIVE >>>
FOCUS NM - Napoli, Kvaratskhelia e Conte piegano l’Empoli: l’uomo in più è Buongiorno

di Napoli Magazine

21/10/2024 - 20:16

NAPOLI – Il Napoli vince contro l'Empoli di corto muso e consolida il primato in Serie A. La squadra di Antonio Conte soffre nel primo tempo, poi un calcio di rigore nella ripresa, realizzato da Kvaratskhelia, regala agli azzurri una vittoria importantissima. A dare la scossa alla partita è proprio l'allenatore dei partenopei, con i cambi e gli accorgimenti tattici. La vince lui più di tutti.

KVARALAMPO – Rispetto a quello ammirato nell’anno dello scudetto, il Kvaratskhelia degli ultimi mesi dà sempre l’impressione di vivere di luci e ombre. La questione rinnovo di certo non aiuta, ma quando c’è da prendersi la responsabilità, lui non si tira indietro. Nel momento più complesso della partita si presenta sul dischetto e regala al Napoli una vittoria sofferta e importantissima. Da un calciatore con le sue qualità ci si aspetta sempre qualcosa in più, ma guardando il bicchiere mezzo pieno, è evidente che riesce ad essere incisivo e decisivo anche quando non brilla sul piano della prestazione.

ENERGIA SUDAMERICANA – Il Napoli soffre nel primo tempo, poi Conte cambia e nella ripresa al Castellani c’è una nuova energia. In campo, Simeone e Olivera per Lukaku e Spinazzola. Con il Cholito in campo, il Napoli gira meglio e riesce ad essere più incisivo di Lukaku. Entra con grande voglia di fare bene, che non è mai mancata dalla sua prima partita in maglia azzurra, ed è parte fondamentale dell’azione che porta al calcio di rigore. Si parla tanto di un suo possibile addio a gennaio, ma un calciatore così, con il suo entusiasmo e la sua grande voglia di fare bene, non lo lascerei partire così a cuor leggero. Una delle chiavi della trasformazione del Napoli è anche Mathias Olivera. Conte lo risparmia dall’inizio, ma lo lancia nella ripresa per dare uno scossone alla squadra. Cambia passo rispetto a Spinazzola, mettendo in campo energia e la giusta intensità nella pressione e nei contrasti.

L’UOMO IN PIU’ – Se il Napoli nel primo tempo ha sofferto senza subire una disfatta clamorosa, lo deve soprattutto al nuovo leader della retroguardia azzurra: Alessandro Buongiorno. E’ l’unico del Napoli a giocare in modo impeccabile dal primo all’ultimo minuto. L’Empoli ci prova, ma sbatte continuamente su una montagna insormontabile: vince ogni possibile duello, limita in ogni modo Colombo e raddoppia in maniera sontuosa Fazzini e Gyasi. Partita dopo partita, Buongiorno diventa sempre più una vera e propria certezza. Un pilastro della difesa che tanto è mancato nella scorsa stagione. A certificare la sua prestazione impeccabile, anche alcuni dati del match: il difensore, infatti, è il giocatore migliore per numero di palle giocate e di passaggi riusciti nel corso dei novanta minuti di gioco. L’approdo di Conte e i suoi tatticismi, hanno sicuramente ridato alla difesa quelle certezze che sono venute meno l’anno scorso: oggi tutti sanno quello che devono fare e, soprattutto, lo fanno con una convinzione e una mentalità più solida, ma l’arrivo di Buongiorno ha agevolato di molto il lavoro dell’allenatore azzurro. Si è fatto sempre trovare pronto e, partita dopo partita, diventa sempre più il valore aggiunto del reparto arretrato. E’ sempre un bel Buongiorno a Napoli, con il numero 4 in difesa.

MENZIONE SPECIALE – In una partita di luci e ombre, non si può fare a meno di sottolineare la prestazione generosa di Matteo Politano. A memoria, non ricordo una partita dove Politano non abbia messo sempre grande anima in campo. Lo scorso anno è stato uno dei pochi a salvarsi e anche quest’anno continua a dimostrare di essere una vera e propria garanzia per la squadra azzurra. Grandi rincorse e raddoppi difensivi contro l’Empoli, apre e chiude l’azione che porta al calcio di rigore decisivo per la vittoria. Esce malconcio, ma forse solo esausto, perché come sempre ha dato tutto sè stesso. Sui tre punti del Napoli al Castellani c’è soprattutto la firma di Elia Caprile. In un ambiente a lui molto familiare, il portiere azzurro si supera e chiude la saracinesca sui tentativi di Pezzella ed Esposito. Il futuro del Napoli è in buone mani.

Preziosa Lombardi

Napoli Magazine

Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte www.napolimagazine.com