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FOCUS NM - Empoli-Napoli, dalla certezza Buongiorno alla determinazione di Simeone: i 5 spunti
21.10.2024 17:35 di Napoli Magazine

NAPOLI - Empoli-Napoli, dalla certezza Buongiorno alla determinazione di Simeone: ecco i 5 spunti del match del Castellani.

- Il Napoli soffre maledettamente per un'ora, ma tiene la porta inviolata grazie agli interventi di Caprile e alla vera certezza del reparto difensivo che corrisponde al nome di Alessandro Buongiorno. Un muro, una vera e propria garanzia. Legge in anticipo i movimenti dei centravanti avversari, nell'uno contro uno è sempre applicato e fisicamente regge il confronto con qualsiasi attaccante transiti dalle sue parti. È appena arrivato, ma è di fatto già una sorta di vice-capitano. La sua leadership è più che evidente, i gesti nei confronti di Olivera (autore di un grande spezzone di gara) e della curva riservata ai tifosi napoletani ne sono la prova. Il miglior acquisto dell'estate? Forse sì.

- Anche quando non segna e non serve un assist a fine partita risulta essere quasi sempre uno dei migliori in campo. E non per caso. Politano fin qui è il simbolo del nuovo Napoli di Conte: forse non bello e spettacolare come quelli di Sarri e Spalletti, ma tremendamente voglioso, cinico e solido. Le continue corse all'indietro, le diagonali da terzino navigato e le preziose giocate effettuate per eludere il pressing avversario ed avviare il contrattacco consentono al numero 21 di essere inserito costantemente nella lista degli imprescindibili. Non è casuale, infatti, che lo stesso Conte abbia preferito inserire Neres al posto di Kvaratskhelia. L'ago della bilancia non si tocca.

- Gilmour avrà modo e tempo per esprimere al meglio tutte le sue grandissime qualità, ma sostituire Lobotka ora come ora è una missione quasi impossibile. Lo scozzese fornisce una discreta prova, ma fa fatica a smarcarsi e a fornire una scelta facile in uscita ai propri compagni per più di un'ora. Molto meglio dopo il vantaggio con degli spazi un po' più ampi. L'assenza del 68 si è avvertita forte e chiara, d'altronde non potrebbe essere altrimenti: parliamo di uno dei primi 4-5 registi al mondo in questo momento. Il suo recupero diventerà fondamentale in vista dei tanti big match consecutivi.

- Capitolo Kvaratskhelia e Lukaku. Non li abbiamo ancora visti realmente al 100% fin qui, eppure i numeri parlano chiaro: 4 gol e 2 assist per il primo, 3 gol e 4 assist per il secondo. Dati incoraggianti nonostante tutto. Il Napoli è primo in classifica dopo 8 giornate, ha il quarto attacco e la seconda difesa del campionato e non ha potuto contare sulle migliori versioni dei suoi due principali terminali offensivi. Si può dunque soltanto crescere, ci sarà da divertirsi quando entrambi raggiungeranno il miglior stato di forma e affineranno ancor di più la loro intesa.

- Chiudiamo con un elogio a Simeone, il classico "attaccante di scorta" che qualsiasi allenatore vorrebbe poter avere a disposizione in panchina. Lukaku non riesce a far salire la squadra ed è costantemente anticipato? Bene, nessun problema: il Cholito entra, pressa chiunque con la solita determinazione, finisce la gara con un turbante in testa e si fa trovare pronto in area per calciare subito prima che il pallone finisca sui piedi di Politano in occasione del rigore (netto, polemiche a dir poco sterili) trasformato da Kvara. L'argentino, così come Raspadori, risulterà certamente decisivo da qui in avanti.

Simone Santacroce

Napoli Magazine

Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte www.napolimagazine.com

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FOCUS NM - Empoli-Napoli, dalla certezza Buongiorno alla determinazione di Simeone: i 5 spunti

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21/10/2024 - 17:35

NAPOLI - Empoli-Napoli, dalla certezza Buongiorno alla determinazione di Simeone: ecco i 5 spunti del match del Castellani.

- Il Napoli soffre maledettamente per un'ora, ma tiene la porta inviolata grazie agli interventi di Caprile e alla vera certezza del reparto difensivo che corrisponde al nome di Alessandro Buongiorno. Un muro, una vera e propria garanzia. Legge in anticipo i movimenti dei centravanti avversari, nell'uno contro uno è sempre applicato e fisicamente regge il confronto con qualsiasi attaccante transiti dalle sue parti. È appena arrivato, ma è di fatto già una sorta di vice-capitano. La sua leadership è più che evidente, i gesti nei confronti di Olivera (autore di un grande spezzone di gara) e della curva riservata ai tifosi napoletani ne sono la prova. Il miglior acquisto dell'estate? Forse sì.

- Anche quando non segna e non serve un assist a fine partita risulta essere quasi sempre uno dei migliori in campo. E non per caso. Politano fin qui è il simbolo del nuovo Napoli di Conte: forse non bello e spettacolare come quelli di Sarri e Spalletti, ma tremendamente voglioso, cinico e solido. Le continue corse all'indietro, le diagonali da terzino navigato e le preziose giocate effettuate per eludere il pressing avversario ed avviare il contrattacco consentono al numero 21 di essere inserito costantemente nella lista degli imprescindibili. Non è casuale, infatti, che lo stesso Conte abbia preferito inserire Neres al posto di Kvaratskhelia. L'ago della bilancia non si tocca.

- Gilmour avrà modo e tempo per esprimere al meglio tutte le sue grandissime qualità, ma sostituire Lobotka ora come ora è una missione quasi impossibile. Lo scozzese fornisce una discreta prova, ma fa fatica a smarcarsi e a fornire una scelta facile in uscita ai propri compagni per più di un'ora. Molto meglio dopo il vantaggio con degli spazi un po' più ampi. L'assenza del 68 si è avvertita forte e chiara, d'altronde non potrebbe essere altrimenti: parliamo di uno dei primi 4-5 registi al mondo in questo momento. Il suo recupero diventerà fondamentale in vista dei tanti big match consecutivi.

- Capitolo Kvaratskhelia e Lukaku. Non li abbiamo ancora visti realmente al 100% fin qui, eppure i numeri parlano chiaro: 4 gol e 2 assist per il primo, 3 gol e 4 assist per il secondo. Dati incoraggianti nonostante tutto. Il Napoli è primo in classifica dopo 8 giornate, ha il quarto attacco e la seconda difesa del campionato e non ha potuto contare sulle migliori versioni dei suoi due principali terminali offensivi. Si può dunque soltanto crescere, ci sarà da divertirsi quando entrambi raggiungeranno il miglior stato di forma e affineranno ancor di più la loro intesa.

- Chiudiamo con un elogio a Simeone, il classico "attaccante di scorta" che qualsiasi allenatore vorrebbe poter avere a disposizione in panchina. Lukaku non riesce a far salire la squadra ed è costantemente anticipato? Bene, nessun problema: il Cholito entra, pressa chiunque con la solita determinazione, finisce la gara con un turbante in testa e si fa trovare pronto in area per calciare subito prima che il pallone finisca sui piedi di Politano in occasione del rigore (netto, polemiche a dir poco sterili) trasformato da Kvara. L'argentino, così come Raspadori, risulterà certamente decisivo da qui in avanti.

Simone Santacroce

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