Roberto Vecchioni, cantautore, ha rilasciato un'intervista a Il Mattino sul match Inter-Napoli: "Che importanza ha? Nessuna. Zero. Mai visto una partita che conta qualcosa a novembre. Non serve a dirci nulla, né se vince Antonio Conte né se la vince Simone Inzaghi".
Conte un rimpianto?
"Ma no. È stato preparatore e motivatore unico, uno che fa della coralità del suo gioco l'arma in più. E in pochi sono bravi come lui ad aggiustare le cose strada facendo. Non a caso dopo il 3-0 con il Verona ha sistemato il Napoli... Sono sempre rimasto incantato dalla sua voglia, autentica, di innamorarsi perdutamente dei posti dove va a lavorare: veniva dalla Juventus, ma ha amato alla follia l'Inter. E ora sta facendo lo stesso con il Napoli. Lui ha un'esigenza che forse serve a far felice se stesso: si consegna totalmente al club per cui va a lavorare. Forse è solo un gioco, ma piace a tutti. Ed è piaciuto anche a me".
La seconda stella un momento straordinario?
"Più forte di me. Non riesco ancora a perdonare a Inzaghi lo scudetto regalato al Milan. L'avessimo consegnato al Napoli, ecco, ci sarei passato sopra, ma proprio a loro no. Ed è uno scudetto di cui lui deve portare il peso. E che i trionfi arrivati dopo non cancellano".
Rivuole Lukaku?
"Da noi all'Inter non ha deluso la prima volta che è stato qui. Ma ora mi tengo Thuram e Lautaro tutta la vita. Poi mi pare che debba dimagrire un po', deve ritrovare lo scatto, tornare a girovagare per l'area. Non mi pare che in questo momento stia dando il meglio di quello che può dare".
Il suo Inter-Napoli?
"La mia giovinezza, quando non avevo una lira e scavalcavo per entrare allo stadio. Però a me resta davanti agli occhi il Napoli che venne a vincere qui con il gol di Callejon: era il Napoli di Sarri. Posso dire? La squadra più bella mai vista in Italia. Un peccato che quel binomio si sia separato, perché nessuno è riuscito, lontano l'uno dall'altro, a ripetere le stesse cose".
Chi vince lo scudetto?
"L'Inter o il Napoli. Ma occhio all'Atalanta: di solito la squadra di Gasperini decolla nel girone di ritorno, stavolta sta facendo già bene nel girone d'andata, come domenica al Maradona. Ecco, se tanto mi dà tanto...".
di Napoli Magazine
09/11/2024 - 23:50
Roberto Vecchioni, cantautore, ha rilasciato un'intervista a Il Mattino sul match Inter-Napoli: "Che importanza ha? Nessuna. Zero. Mai visto una partita che conta qualcosa a novembre. Non serve a dirci nulla, né se vince Antonio Conte né se la vince Simone Inzaghi".
Conte un rimpianto?
"Ma no. È stato preparatore e motivatore unico, uno che fa della coralità del suo gioco l'arma in più. E in pochi sono bravi come lui ad aggiustare le cose strada facendo. Non a caso dopo il 3-0 con il Verona ha sistemato il Napoli... Sono sempre rimasto incantato dalla sua voglia, autentica, di innamorarsi perdutamente dei posti dove va a lavorare: veniva dalla Juventus, ma ha amato alla follia l'Inter. E ora sta facendo lo stesso con il Napoli. Lui ha un'esigenza che forse serve a far felice se stesso: si consegna totalmente al club per cui va a lavorare. Forse è solo un gioco, ma piace a tutti. Ed è piaciuto anche a me".
La seconda stella un momento straordinario?
"Più forte di me. Non riesco ancora a perdonare a Inzaghi lo scudetto regalato al Milan. L'avessimo consegnato al Napoli, ecco, ci sarei passato sopra, ma proprio a loro no. Ed è uno scudetto di cui lui deve portare il peso. E che i trionfi arrivati dopo non cancellano".
Rivuole Lukaku?
"Da noi all'Inter non ha deluso la prima volta che è stato qui. Ma ora mi tengo Thuram e Lautaro tutta la vita. Poi mi pare che debba dimagrire un po', deve ritrovare lo scatto, tornare a girovagare per l'area. Non mi pare che in questo momento stia dando il meglio di quello che può dare".
Il suo Inter-Napoli?
"La mia giovinezza, quando non avevo una lira e scavalcavo per entrare allo stadio. Però a me resta davanti agli occhi il Napoli che venne a vincere qui con il gol di Callejon: era il Napoli di Sarri. Posso dire? La squadra più bella mai vista in Italia. Un peccato che quel binomio si sia separato, perché nessuno è riuscito, lontano l'uno dall'altro, a ripetere le stesse cose".
Chi vince lo scudetto?
"L'Inter o il Napoli. Ma occhio all'Atalanta: di solito la squadra di Gasperini decolla nel girone di ritorno, stavolta sta facendo già bene nel girone d'andata, come domenica al Maradona. Ecco, se tanto mi dà tanto...".