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IL DOPPIO EX - Palanca: "Lucca sta vivendo un momento particolare ma ha le qualità per far bene, Como? Il Napoli dovrà stare attento"
30.10.2025 12:11 di Napoli Magazine
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A "1 Football Club", programma radiofonico in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Massimo Palanca, ex attaccante di Napoli e Como.

Di seguito, un estratto dell'intervista. Massimo, crede che oggi il Napoli sia la squadra favorita per la vittoria finale dello scudetto?

“Per parlare di vittoria finale è ancora presto, però il segnale che ha dato il Napoli è importante. Due vittorie di fila, dopo una sconfitta in campionato e quella davvero pesante in Olanda, dimostrano che la squadra si è rialzata. È un gruppo che ha assorbito bene l’energia del proprio allenatore, che non molla mai e non lascia nulla al caso. Vincere partite come quella di Lecce è un ottimo segnale, perché dopo un rigore sbagliato dagli avversari è andato comunque a vincerla. Significa che il Napoli crede di poter restare ai vertici della classifica. Da qui a dire che vincerà il campionato, però, è difficile: sicuramente è una candidata, ma è ancora prematuro parlarne".

Nel suo ruolo, sta un po’ deludendo Lorenzo Lucca: secondo lei è un problema di natura tecnica oppure mentale?

“Secondo me un attaccante ha bisogno di sbloccarsi dal punto di vista realizzativo. Adesso Lucca sta vivendo un momento particolare, magari non gli riesce tutto come ad Udine, ma ha le qualità per far bene e può diventare importante anche per il Napoli. Certo, mancano due calciatori fondamentali, Lukaku e De Bruyne, e sono assenze pesanti. Però lo spirito di questa squadra è quello di sopperire: se mancano gli attaccanti, ci pensano i centrocampisti a fare la differenza".

È d’accordo con chi sostiene debbano essere i compagni a metterlo in condizione di rendere al meglio?

“Sì, può darsi, ma non deve adagiarsi su questo pensiero. Non deve aspettare che siano gli altri a servirlo: deve essere lui a mettersi a disposizione della squadra, e non il contrario. Solo così potrà sbloccarsi davvero".

Vede il Napoli immedesimato nel carattere del proprio allenatore?

“Assolutamente sì. Se non ci fossero giocatori capaci di recepire i messaggi dell’allenatore, lui potrebbe dire o fare qualsiasi cosa senza risultati. Invece ha trovato uomini pronti: adesso il Napoli è una squadra vera. Lo si vede dal fatto che chi subentra, anche dopo tanto tempo, si fa trovare pronto. Questo è fondamentale per una squadra che lotta per il vertice".

Nella squadra di Conte, per mantenere alte le ambizioni, giocatori come Lang e Lucca dovranno migliorare molto…

“Sì, sicuramente dovranno crescere. Si cresce giocando e stando accanto a giocatori importanti: questo è fondamentale. Ti faccio un esempio: il Milan con Modric. Non è solo Modric a risolvere i problemi, ma è lui che coinvolge i compagni, li spinge a dare il massimo. È un esempio, e gli altri devono stare al suo passo. È anche per questo che il Milan ora sta andando bene".

Il Como, una delle squadre che gioca il miglior calcio della Serie A, che insidie può nascondere agli uomini di Conte?

“Il Como è una squadra particolarissima, e lo dico in senso positivo. Gioca senza pensieri, senza tatticismi e senza pressione. È una squadra tranquilla, libera mentalmente, e questo può mettere in difficoltà chiunque. Hanno giocatori bravi, sia difensori che attaccanti, capaci di inserirsi e fare male. Contro di loro è difficile prendere le contromisure, perché tutti possono colpire. Il Napoli dovrà stare molto attento".

Un’ultima domanda: è arrivato l’annuncio ufficiale di Spalletti alla Juventus. È vero che l’ex allenatore del Napoli meritasse un’altra occasione in Serie A. Secondo lei la Juventus è la piazza giusta per le sue idee?

“La Juventus in questo momento è in confusione, non tanto per la squadra o per l’allenatore, ma per la società, che non ha una linea chiara. Non ricordo una Juve che in un solo anno abbia cambiato tre allenatori: non è da loro. Questo dimostra che i dirigenti attuali non sono all’altezza. Spalletti, che ha un carattere forte, deve avere carta bianca e lavorare con autonomia, senza intorno persone che non capiscono di calcio. Secondo me può essere la persona giusta per raddrizzare la situazione, ma ha bisogno di tempo. Non è un traghettatore che arriva a giugno per salvare la stagione: servono garanzie e un progetto a lungo termine".

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IL DOPPIO EX - Palanca: "Lucca sta vivendo un momento particolare ma ha le qualità per far bene, Como? Il Napoli dovrà stare attento"

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30/10/2025 - 12:11

A "1 Football Club", programma radiofonico in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Massimo Palanca, ex attaccante di Napoli e Como.

Di seguito, un estratto dell'intervista. Massimo, crede che oggi il Napoli sia la squadra favorita per la vittoria finale dello scudetto?

“Per parlare di vittoria finale è ancora presto, però il segnale che ha dato il Napoli è importante. Due vittorie di fila, dopo una sconfitta in campionato e quella davvero pesante in Olanda, dimostrano che la squadra si è rialzata. È un gruppo che ha assorbito bene l’energia del proprio allenatore, che non molla mai e non lascia nulla al caso. Vincere partite come quella di Lecce è un ottimo segnale, perché dopo un rigore sbagliato dagli avversari è andato comunque a vincerla. Significa che il Napoli crede di poter restare ai vertici della classifica. Da qui a dire che vincerà il campionato, però, è difficile: sicuramente è una candidata, ma è ancora prematuro parlarne".

Nel suo ruolo, sta un po’ deludendo Lorenzo Lucca: secondo lei è un problema di natura tecnica oppure mentale?

“Secondo me un attaccante ha bisogno di sbloccarsi dal punto di vista realizzativo. Adesso Lucca sta vivendo un momento particolare, magari non gli riesce tutto come ad Udine, ma ha le qualità per far bene e può diventare importante anche per il Napoli. Certo, mancano due calciatori fondamentali, Lukaku e De Bruyne, e sono assenze pesanti. Però lo spirito di questa squadra è quello di sopperire: se mancano gli attaccanti, ci pensano i centrocampisti a fare la differenza".

È d’accordo con chi sostiene debbano essere i compagni a metterlo in condizione di rendere al meglio?

“Sì, può darsi, ma non deve adagiarsi su questo pensiero. Non deve aspettare che siano gli altri a servirlo: deve essere lui a mettersi a disposizione della squadra, e non il contrario. Solo così potrà sbloccarsi davvero".

Vede il Napoli immedesimato nel carattere del proprio allenatore?

“Assolutamente sì. Se non ci fossero giocatori capaci di recepire i messaggi dell’allenatore, lui potrebbe dire o fare qualsiasi cosa senza risultati. Invece ha trovato uomini pronti: adesso il Napoli è una squadra vera. Lo si vede dal fatto che chi subentra, anche dopo tanto tempo, si fa trovare pronto. Questo è fondamentale per una squadra che lotta per il vertice".

Nella squadra di Conte, per mantenere alte le ambizioni, giocatori come Lang e Lucca dovranno migliorare molto…

“Sì, sicuramente dovranno crescere. Si cresce giocando e stando accanto a giocatori importanti: questo è fondamentale. Ti faccio un esempio: il Milan con Modric. Non è solo Modric a risolvere i problemi, ma è lui che coinvolge i compagni, li spinge a dare il massimo. È un esempio, e gli altri devono stare al suo passo. È anche per questo che il Milan ora sta andando bene".

Il Como, una delle squadre che gioca il miglior calcio della Serie A, che insidie può nascondere agli uomini di Conte?

“Il Como è una squadra particolarissima, e lo dico in senso positivo. Gioca senza pensieri, senza tatticismi e senza pressione. È una squadra tranquilla, libera mentalmente, e questo può mettere in difficoltà chiunque. Hanno giocatori bravi, sia difensori che attaccanti, capaci di inserirsi e fare male. Contro di loro è difficile prendere le contromisure, perché tutti possono colpire. Il Napoli dovrà stare molto attento".

Un’ultima domanda: è arrivato l’annuncio ufficiale di Spalletti alla Juventus. È vero che l’ex allenatore del Napoli meritasse un’altra occasione in Serie A. Secondo lei la Juventus è la piazza giusta per le sue idee?

“La Juventus in questo momento è in confusione, non tanto per la squadra o per l’allenatore, ma per la società, che non ha una linea chiara. Non ricordo una Juve che in un solo anno abbia cambiato tre allenatori: non è da loro. Questo dimostra che i dirigenti attuali non sono all’altezza. Spalletti, che ha un carattere forte, deve avere carta bianca e lavorare con autonomia, senza intorno persone che non capiscono di calcio. Secondo me può essere la persona giusta per raddrizzare la situazione, ma ha bisogno di tempo. Non è un traghettatore che arriva a giugno per salvare la stagione: servono garanzie e un progetto a lungo termine".