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IL MATTINO - Conte punta a restare al Napoli almeno fino al 2027 e manda un segnale ad ADL
09.02.2025 08:48 di Napoli Magazine

Il Mattino si è soffermato sulle parole di Antonio Conte, allenatore del Napoli, in conferenza stampa e sul futuro del tecnico azzurro: "Nonostante la meraviglia del primo posto e quei bilanci che solo il Napoli può sfoggiare in Italia. Una specie di Ritorno al futuro. Ma diverso è l'obiettivo: perché Conte non vuole andare via a fine stagione (almeno adesso non ci pensa, non lo minaccia, poi si sa come è il calcio e come è la sua storia personale...), punta a restare almeno fino al 2027, quando scadrà il triennale. E quando parla di "visione" lo fa proprio perché qui non si sente di passaggio e quindi manda un segnale che De Laurentiis non può far finta di non ascoltare. Perché è legato a doppio filo alle difficoltà del mercato di gennaio e a quanto detto a inizio dell'avventura a giugno: se ci sono parametri legati al prezzo dei cartellini e gli ingaggi (che Conte ha accettato fin dall'inizio), se c'è l'obbligo morale di non piegarsi alle commissioni milionarie degli agenti e di familiari vari, allora deve esserci una nuova via per creare un grande Napoli, per costruire una squadra dove i calciatori non vengano solo per poche stagioni, come hanno fatto Kvara e Osimhen, e che possa competere ogni anno con i club del Nord. Magari con l'investimento massiccio del settore giovanile. Quella cantera che non c'è, perché non ci sono centro sportivo, campi di proprietà che possano aiutare nel progetto. Fa un certo effetto che con il Napoli in lotta per lo scudetto, a poche ore dalla gara con l'Udinese, Conte accenda i riflettori su un tema che è da anni sul tavolo. Ma non è un caso, deve essere qualcosa che avvertiva da tempo di dover dire".

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09/02/2025 - 08:48

Il Mattino si è soffermato sulle parole di Antonio Conte, allenatore del Napoli, in conferenza stampa e sul futuro del tecnico azzurro: "Nonostante la meraviglia del primo posto e quei bilanci che solo il Napoli può sfoggiare in Italia. Una specie di Ritorno al futuro. Ma diverso è l'obiettivo: perché Conte non vuole andare via a fine stagione (almeno adesso non ci pensa, non lo minaccia, poi si sa come è il calcio e come è la sua storia personale...), punta a restare almeno fino al 2027, quando scadrà il triennale. E quando parla di "visione" lo fa proprio perché qui non si sente di passaggio e quindi manda un segnale che De Laurentiis non può far finta di non ascoltare. Perché è legato a doppio filo alle difficoltà del mercato di gennaio e a quanto detto a inizio dell'avventura a giugno: se ci sono parametri legati al prezzo dei cartellini e gli ingaggi (che Conte ha accettato fin dall'inizio), se c'è l'obbligo morale di non piegarsi alle commissioni milionarie degli agenti e di familiari vari, allora deve esserci una nuova via per creare un grande Napoli, per costruire una squadra dove i calciatori non vengano solo per poche stagioni, come hanno fatto Kvara e Osimhen, e che possa competere ogni anno con i club del Nord. Magari con l'investimento massiccio del settore giovanile. Quella cantera che non c'è, perché non ci sono centro sportivo, campi di proprietà che possano aiutare nel progetto. Fa un certo effetto che con il Napoli in lotta per lo scudetto, a poche ore dalla gara con l'Udinese, Conte accenda i riflettori su un tema che è da anni sul tavolo. Ma non è un caso, deve essere qualcosa che avvertiva da tempo di dover dire".