Il Mattino racconta della visita di Antonio Conte, tecnico del Napoli, ad Acerra, all'oratorio della Diocesi, per l'inaugurazione dello spogliatoio della struttura sportiva intitolata a Roberto Lorentini, medico toscano morto allo stadio Heysel nel maggio del 1985: "Quando è apparso davvero, in carne e ossa, sotto il sole del pomeriggio, il mormorio dei ragazzi si è trasformato in un boato di gioia". Un bambino di nome Antonio ha parlato al Mister nome di tutti: "Grazie, mister, per aver portato lo scudetto a Napoli". "Conte lo ha guardato negli occhi, lo ha abbracciato forte, e quell’abbraccio è diventato il simbolo di un pomeriggio che resterà nella memoria. Poi gli altri, a cercare una stretta di mano, una foto, un sorriso", racconta il quotidiano.
di Napoli Magazine
15/10/2025 - 07:33
Il Mattino racconta della visita di Antonio Conte, tecnico del Napoli, ad Acerra, all'oratorio della Diocesi, per l'inaugurazione dello spogliatoio della struttura sportiva intitolata a Roberto Lorentini, medico toscano morto allo stadio Heysel nel maggio del 1985: "Quando è apparso davvero, in carne e ossa, sotto il sole del pomeriggio, il mormorio dei ragazzi si è trasformato in un boato di gioia". Un bambino di nome Antonio ha parlato al Mister nome di tutti: "Grazie, mister, per aver portato lo scudetto a Napoli". "Conte lo ha guardato negli occhi, lo ha abbracciato forte, e quell’abbraccio è diventato il simbolo di un pomeriggio che resterà nella memoria. Poi gli altri, a cercare una stretta di mano, una foto, un sorriso", racconta il quotidiano.