Il 17 ottobre alle ore 21.00, il Teatro Civico 14 apre la sua diciassettesima stagione nella nuova sede, l’Ex Macello – Centro Polifunzionale di via Volturno a Casagiove, con uno spettacolo d’eccezione, in data unica: Il Fuoco Sapiente, con la drammaturgia di Giuseppe Montesano e interpretato da Toni Servillo, prodotto da Casa del Contemporaneo in collaborazione con Agenzia Teatri. Una pièce che unisce la potenza della parola e la forza del teatro d’attore per celebrare l’inizio di un nuovo percorso culturale. I biglietti sono disponibili online sul sito teatrocivico14.
In Il fuoco sapiente, Montesano conduce il pubblico in un viaggio ideale nella Grecia antica, “terra tra oriente e occidente”, culla di Omero, Socrate, Saffo e Platone. Da quella fiamma originaria, accesa venticinque secoli fa, nasce la nostra civiltà: una civiltà che riconosce la bellezza come forma del bene e la conoscenza come luce che rischiara l’esistenza. Lo spettacolo, affidato alla voce e alla presenza scenica di Toni Servillo, trasforma questa riflessione in esperienza teatrale: le parole si fanno corpo, suono, ritmo, attraversando il tempo per interrogare l’oggi. Montesano evoca un mondo in cui la vita risplende nella sua doppiezza – tra giorno e notte, guerra e pace, Dioniso e Ade – e ci ricorda che solo ritrovando quella tensione vitale possiamo rinnovare il nostro sguardo sul mondo.
Il testo di Giuseppe Montesano è una meditazione accorata sulla necessità di ritrovare il senso profondo della nostra eredità culturale. Nel suo linguaggio si avverte un monito, ma anche una speranza. «Oggi, se non vogliamo spegnerci lentamente nella decadenza che chiamiamo modernità, dobbiamo ritrovare quel fuoco sapiente che accende il cuore e la mente, o siamo perduti», dichiara l’autore che continua: «Dobbiamo ritrovare la realtà traboccante e luminosa della vita indistruttibile: non la realtà meschina che si nutre del suo vuoto e delle sue chiacchiere, ma la traboccante realtà che è come un mare sul quale partire ancora verso la bellezza, un mare ignoto aperto all’avventura del futuro. “Il sole è nuovo ogni giorno”, diceva uno dei sapienti greci: anche noi possiamo imparare a essere nuovi ogni giorno».
In queste parole risuona la convinzione che il teatro – come la filosofia e la poesia – possa ancora essere un atto di resistenza alla superficialità; un invito, dunque, a lasciarsi attraversare da quel fuoco antico che continua a bruciare, per riscoprire insieme il significato più autentico della bellezza.
di Napoli Magazine
15/10/2025 - 10:27
Il 17 ottobre alle ore 21.00, il Teatro Civico 14 apre la sua diciassettesima stagione nella nuova sede, l’Ex Macello – Centro Polifunzionale di via Volturno a Casagiove, con uno spettacolo d’eccezione, in data unica: Il Fuoco Sapiente, con la drammaturgia di Giuseppe Montesano e interpretato da Toni Servillo, prodotto da Casa del Contemporaneo in collaborazione con Agenzia Teatri. Una pièce che unisce la potenza della parola e la forza del teatro d’attore per celebrare l’inizio di un nuovo percorso culturale. I biglietti sono disponibili online sul sito teatrocivico14.
In Il fuoco sapiente, Montesano conduce il pubblico in un viaggio ideale nella Grecia antica, “terra tra oriente e occidente”, culla di Omero, Socrate, Saffo e Platone. Da quella fiamma originaria, accesa venticinque secoli fa, nasce la nostra civiltà: una civiltà che riconosce la bellezza come forma del bene e la conoscenza come luce che rischiara l’esistenza. Lo spettacolo, affidato alla voce e alla presenza scenica di Toni Servillo, trasforma questa riflessione in esperienza teatrale: le parole si fanno corpo, suono, ritmo, attraversando il tempo per interrogare l’oggi. Montesano evoca un mondo in cui la vita risplende nella sua doppiezza – tra giorno e notte, guerra e pace, Dioniso e Ade – e ci ricorda che solo ritrovando quella tensione vitale possiamo rinnovare il nostro sguardo sul mondo.
Il testo di Giuseppe Montesano è una meditazione accorata sulla necessità di ritrovare il senso profondo della nostra eredità culturale. Nel suo linguaggio si avverte un monito, ma anche una speranza. «Oggi, se non vogliamo spegnerci lentamente nella decadenza che chiamiamo modernità, dobbiamo ritrovare quel fuoco sapiente che accende il cuore e la mente, o siamo perduti», dichiara l’autore che continua: «Dobbiamo ritrovare la realtà traboccante e luminosa della vita indistruttibile: non la realtà meschina che si nutre del suo vuoto e delle sue chiacchiere, ma la traboccante realtà che è come un mare sul quale partire ancora verso la bellezza, un mare ignoto aperto all’avventura del futuro. “Il sole è nuovo ogni giorno”, diceva uno dei sapienti greci: anche noi possiamo imparare a essere nuovi ogni giorno».
In queste parole risuona la convinzione che il teatro – come la filosofia e la poesia – possa ancora essere un atto di resistenza alla superficialità; un invito, dunque, a lasciarsi attraversare da quel fuoco antico che continua a bruciare, per riscoprire insieme il significato più autentico della bellezza.