“Premetto che non sono il penalista di De Laurentiis, Chiavelli e della SSC Napoli per la questione relativa alle presunte plusvalenze fittizie ma lo è l'avvocato Fabio Fulgeri. Fornisco - ha detto l'avvocato Mattia Grassani a Radio Marte nel corso di Forza Napoli Sempre - solo un parere in relazione al diritto sportivo. La richiesta di rinvio a giudizio da parte della Procura di Roma, per i 'casi Osimhen e Manolas' ai fini dell’ordinamento sportivo è irrilevante, ovvero una ‘non notizia’. Questo perchè bisogna attendere il pronunciamento del Gup, e noi auspichiamo che la valutazione dell'avvocato Fulgeri possa trovare pieno accoglimento. Qualora anche il Gup dovesse accogliere la richiesta di rinvio a giudizio, la procura federale sportiva potrebbe acquisire gli atti, ma prima di pronunciarsi passerebbero probabilmente anni. Questo perchè la Procura Federale ha già chiarito che nei 9 procedimenti che pendono dinanzi ad altri Procure - oltre quello di Roma ci sono anche a Torino, Brescia, Modena, Cagliari, Udine - per analoghi casi di presunte plusvalenze fittizie - attenderà l'esito dei procedimenti penali in sede di giustizia ordinaria e quindi un pronunciamento definitivo. Trattandosi di argomenti così tecnici, se la procura federale si attivasse prima della sentenza definitiva, con una decisione della giustizia sportiva che orientativamente sarebbe precedente rispetto a quella ordinaria, il rischio sarebbe troppo elevato di giudicare cose potenzialmente illecite. Il rischio sarebbe altissimo perchè potrebbe capitare che un dirigente potrebbe essere anche solo sanzionato e un club potrebbe subire una penalizzazione quando poi a livello penale potrebbe esserci il loro proscioglimento totale per non aver commesso il fatto. Questo vale anche per i casi Osimhen e Manolas, il cui giudizio sportivo potrebbe riaprirsi solo nel caso emergessero elementi radicalmente nuovi. In ogni caso, anche nel caso di malaugurato accoglimento della richiesta di rinvio a giudizio, visto che l’iter penale è molto complesso e lungo, e parliamo di diversi anni, sino a quel momento il Napoli è totalmente innocente e non può e non deve temere nulla.
“Per quanto riguarda invece il caso Anguissa, dopo due anni a mezzo di contenzioso, si è chiusa una delle pagine più vergognose nel rapporto tra agenti e società. Non certo per il comportamento sempre corretto del Napoli, ma per quello posto in essere dall’avvocato Alessandro Pettine, il quale, attraverso un'azione inqualificabile, ha tentato di sottrarre somme che il Napoli non gli doveva, impegnando il club in 10 procedimenti diversi, arrivando a minacciare un pignoramento di oltre 1 milione di euro che il tribunale due giorni fa ha ritenuto inesistente, condannandolo anzi a 45mila euro di pagamento per le spese legali. In sostanza questo avvocato aveva contribuito a redigere il primo contratto di Anguissa, e avrebbe avuto diritto a una somma in caso di permanenza di quel contratto. Ma quell'accordo è stato sostituito un anno e mezzo dopo, stravolto totalmente e quindi non aveva diritto a nulla. E invece tale avvocato ha prodotto un documento falso e falsificato attraverso cui ha tentato di ribaltare questa verità. Pende su di lui anche un processo per truffa aggravata presso il Tribunale di Ascoli. Anche se faticosa, è stata una bella pagina di giustizia che può essere da modello anche per altri club nel rapporto con certi agenti/avvocati che curano gli interessi dei calciatori”.
di Napoli Magazine
21/02/2025 - 16:26
“Premetto che non sono il penalista di De Laurentiis, Chiavelli e della SSC Napoli per la questione relativa alle presunte plusvalenze fittizie ma lo è l'avvocato Fabio Fulgeri. Fornisco - ha detto l'avvocato Mattia Grassani a Radio Marte nel corso di Forza Napoli Sempre - solo un parere in relazione al diritto sportivo. La richiesta di rinvio a giudizio da parte della Procura di Roma, per i 'casi Osimhen e Manolas' ai fini dell’ordinamento sportivo è irrilevante, ovvero una ‘non notizia’. Questo perchè bisogna attendere il pronunciamento del Gup, e noi auspichiamo che la valutazione dell'avvocato Fulgeri possa trovare pieno accoglimento. Qualora anche il Gup dovesse accogliere la richiesta di rinvio a giudizio, la procura federale sportiva potrebbe acquisire gli atti, ma prima di pronunciarsi passerebbero probabilmente anni. Questo perchè la Procura Federale ha già chiarito che nei 9 procedimenti che pendono dinanzi ad altri Procure - oltre quello di Roma ci sono anche a Torino, Brescia, Modena, Cagliari, Udine - per analoghi casi di presunte plusvalenze fittizie - attenderà l'esito dei procedimenti penali in sede di giustizia ordinaria e quindi un pronunciamento definitivo. Trattandosi di argomenti così tecnici, se la procura federale si attivasse prima della sentenza definitiva, con una decisione della giustizia sportiva che orientativamente sarebbe precedente rispetto a quella ordinaria, il rischio sarebbe troppo elevato di giudicare cose potenzialmente illecite. Il rischio sarebbe altissimo perchè potrebbe capitare che un dirigente potrebbe essere anche solo sanzionato e un club potrebbe subire una penalizzazione quando poi a livello penale potrebbe esserci il loro proscioglimento totale per non aver commesso il fatto. Questo vale anche per i casi Osimhen e Manolas, il cui giudizio sportivo potrebbe riaprirsi solo nel caso emergessero elementi radicalmente nuovi. In ogni caso, anche nel caso di malaugurato accoglimento della richiesta di rinvio a giudizio, visto che l’iter penale è molto complesso e lungo, e parliamo di diversi anni, sino a quel momento il Napoli è totalmente innocente e non può e non deve temere nulla.
“Per quanto riguarda invece il caso Anguissa, dopo due anni a mezzo di contenzioso, si è chiusa una delle pagine più vergognose nel rapporto tra agenti e società. Non certo per il comportamento sempre corretto del Napoli, ma per quello posto in essere dall’avvocato Alessandro Pettine, il quale, attraverso un'azione inqualificabile, ha tentato di sottrarre somme che il Napoli non gli doveva, impegnando il club in 10 procedimenti diversi, arrivando a minacciare un pignoramento di oltre 1 milione di euro che il tribunale due giorni fa ha ritenuto inesistente, condannandolo anzi a 45mila euro di pagamento per le spese legali. In sostanza questo avvocato aveva contribuito a redigere il primo contratto di Anguissa, e avrebbe avuto diritto a una somma in caso di permanenza di quel contratto. Ma quell'accordo è stato sostituito un anno e mezzo dopo, stravolto totalmente e quindi non aveva diritto a nulla. E invece tale avvocato ha prodotto un documento falso e falsificato attraverso cui ha tentato di ribaltare questa verità. Pende su di lui anche un processo per truffa aggravata presso il Tribunale di Ascoli. Anche se faticosa, è stata una bella pagina di giustizia che può essere da modello anche per altri club nel rapporto con certi agenti/avvocati che curano gli interessi dei calciatori”.