Leonardo Bonucci, ex difensore della Juventus, ha rilasciato un'intervista a La Gazzetta dello Sport.
Senza il quarto posto la stagione sarebbe fallimentare?
«Per forza. Già così è deludente, perché alla Juventus non puoi accontentarti del quarto posto. Senza sarebbe un fallimento».
Confermerebbe Motta anche senza Champions?
«Dipende da quali sono gli obiettivi della società, che in estate ha investito su alcuni giocatori ma anche su giovani che ha valorizzato: se vuoi vincere subito a giugno cambi e prendi Conte, sennò dai tempo a Motta e Giuntoli di creare le basi per tornare vincenti. Sicuramente mi aspettavo una crescita maggiore, ora bisogna compattarsi per l’unico obiettivo rimasto, che comunque è una magra consolazione. Da juventino non sono contento dei risultati, però un progetto ha bisogno di tempo e che s’incastrino bene le cose pure a livello societario. Non è un caso che le due squadre con maggiori difficoltà in A siano il Milan e la Juventus. Motta ora ha un progetto altalenante ma bisogna dargli fiducia almeno un altro anno per creare i presupposti per vincere. Certo, anche lui deve crescere».
In che cosa principalmente?
«Deve imparare che allenare la Juve è un mondo a parte, è intelligente e deve capire quali sono i tasselli da mettere a posto. Anche a Bologna fece fatica all’inizio ma alla Juventus si gioca per vincere, è tutto diverso. Non è giusto caricarlo di responsabilità dopo soli 8 mesi, però deve fare un passo in avanti anche a livello comunicativo. Dire siamo tristi e dispiaciuti non basta. Con l’Atalanta abbiamo fatto una figura di m...».
di Napoli Magazine
11/03/2025 - 10:10
Leonardo Bonucci, ex difensore della Juventus, ha rilasciato un'intervista a La Gazzetta dello Sport.
Senza il quarto posto la stagione sarebbe fallimentare?
«Per forza. Già così è deludente, perché alla Juventus non puoi accontentarti del quarto posto. Senza sarebbe un fallimento».
Confermerebbe Motta anche senza Champions?
«Dipende da quali sono gli obiettivi della società, che in estate ha investito su alcuni giocatori ma anche su giovani che ha valorizzato: se vuoi vincere subito a giugno cambi e prendi Conte, sennò dai tempo a Motta e Giuntoli di creare le basi per tornare vincenti. Sicuramente mi aspettavo una crescita maggiore, ora bisogna compattarsi per l’unico obiettivo rimasto, che comunque è una magra consolazione. Da juventino non sono contento dei risultati, però un progetto ha bisogno di tempo e che s’incastrino bene le cose pure a livello societario. Non è un caso che le due squadre con maggiori difficoltà in A siano il Milan e la Juventus. Motta ora ha un progetto altalenante ma bisogna dargli fiducia almeno un altro anno per creare i presupposti per vincere. Certo, anche lui deve crescere».
In che cosa principalmente?
«Deve imparare che allenare la Juve è un mondo a parte, è intelligente e deve capire quali sono i tasselli da mettere a posto. Anche a Bologna fece fatica all’inizio ma alla Juventus si gioca per vincere, è tutto diverso. Non è giusto caricarlo di responsabilità dopo soli 8 mesi, però deve fare un passo in avanti anche a livello comunicativo. Dire siamo tristi e dispiaciuti non basta. Con l’Atalanta abbiamo fatto una figura di m...».