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IL PARERE - Varricchio: "City-Napoli? Peccato, la partita poteva essere diversa, Hojlund è forte"
19.09.2025 11:33 di Napoli Magazine
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A “1 Football Club”, in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Massimiliano Varricchio, ex attaccante, tra le tante, di Napoli e Pisa.

In una gara come City-Napoli, cosa può fare un attaccante per aiutare la squadra? Cosa avrebbe potuto fare di più Højlund ieri? 

“La cosa fondamentale, a parte il sacrificio nel ripiegare e dare una mano ai compagni, è cercare di tenere più palloni possibili, anche sporchi, lottando per far salire un minimo la squadra. Questo deve fare un attaccante in queste situazioni. Poi è chiaro, possono capitare episodi particolari, ma sostanzialmente si riduce a questo. Peccato, perché ci si aspettava una partita più aperta: il City non è più quello di qualche anno fa, non aggredisce con la stessa intensità e il Napoli, con le sue ripartenze e le sue qualità tattiche, avrebbe potuto fare molto male. Purtroppo, con l’espulsione di Di Lorenzo, non abbiamo potuto vedere una gara a undici contro undici".

Sarebbe stata dura anche in parità numerica? 

“Sì, sicuramente. La partita è cambiata subito con quell’episodio, ma anche undici contro undici sarebbe stato difficile reggere, perché il City prima o poi trova la giocata del singolo. Ieri lo ha fatto con una bellissima palla di Foden e con la giocata nello stretto di Doku. Al Napoli è mancata la parte che sa fare meglio, cioè le ripartenze: ha velocità davanti, ha centrocampisti che si inseriscono e fanno gol, e con una difesa alta del City poteva creare pericoli. In dieci, però, tutto è diventato più complicato. Resta comunque tempo per fare bene".

Ci si aspettava tanto da Kevin De Bruyne, ma è uscito dopo soli venti minuti: un dispiacere per lui e per i tifosi. 

“Sì, purtroppo ha dovuto lasciare il campo. Dispiace sempre quando un campione torna davanti ai propri tifosi e non riesce a incidere. Però si è comportato da grande persona, con umiltà, senza polemiche né gesti di stizza. Ha dimostrato di essere il campione che è".

Da ex attaccante, le chiedo: è stato giusto da parte di Di Lorenzo provare quell’intervento disperato su Haaland? 

“Secondo me sì. Lui era convinto di arrivarci sulla palla. In quei casi devi prendere una decisione in una frazione di secondo: probabilmente pensava di avere buone possibilità di anticiparlo, invece Haaland è stato più veloce. A conti fatti è facile giudicare, ma in campo la percezione è diversa".

Mister, anche Antonio Conte è finito nel mirino della critica per la sostituzione di De Bruyne. Secondo lei, è stata una scelta logica? 

“Io credo di sì. Era una partita di sacrificio e Conte ha lasciato dentro quelli con più gamba. De Bruyne probabilmente non stava neanche benissimo fisicamente, e nelle sue caratteristiche non c’è quella corsa continua che serviva ieri. A livello emotivo dispiace, ma calcisticamente la scelta era giusta".

In vista della sfida di lunedì contro il Pisa, a chi affiderebbe l’attacco: Lucca o Højlund? 

“Lucca sarà sicuramente più fresco, ma Højlund è di un livello diverso, con tutto il rispetto per Lorenzo. Inoltre, ha prospettive enormi e può diventare ancor più forte".

Il Napoli ha puntato sul danese anche per il futuro, nel post Lukaku. È la scelta giusta? 

“Sì, per me sì. È un giocatore molto forte, ha fisico per proteggere palla, può migliorare tanto con Conte anche a livello caratteriale, e in profondità è veloce. Ha qualità tecniche importanti ed è giovane: in prospettiva è un centravanti fortissimo. Se avessi dovuto scegliere, avrei fatto la stessa scelta anch’io".

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IL PARERE - Varricchio: "City-Napoli? Peccato, la partita poteva essere diversa, Hojlund è forte"

di Napoli Magazine

19/09/2025 - 11:33

A “1 Football Club”, in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Massimiliano Varricchio, ex attaccante, tra le tante, di Napoli e Pisa.

In una gara come City-Napoli, cosa può fare un attaccante per aiutare la squadra? Cosa avrebbe potuto fare di più Højlund ieri? 

“La cosa fondamentale, a parte il sacrificio nel ripiegare e dare una mano ai compagni, è cercare di tenere più palloni possibili, anche sporchi, lottando per far salire un minimo la squadra. Questo deve fare un attaccante in queste situazioni. Poi è chiaro, possono capitare episodi particolari, ma sostanzialmente si riduce a questo. Peccato, perché ci si aspettava una partita più aperta: il City non è più quello di qualche anno fa, non aggredisce con la stessa intensità e il Napoli, con le sue ripartenze e le sue qualità tattiche, avrebbe potuto fare molto male. Purtroppo, con l’espulsione di Di Lorenzo, non abbiamo potuto vedere una gara a undici contro undici".

Sarebbe stata dura anche in parità numerica? 

“Sì, sicuramente. La partita è cambiata subito con quell’episodio, ma anche undici contro undici sarebbe stato difficile reggere, perché il City prima o poi trova la giocata del singolo. Ieri lo ha fatto con una bellissima palla di Foden e con la giocata nello stretto di Doku. Al Napoli è mancata la parte che sa fare meglio, cioè le ripartenze: ha velocità davanti, ha centrocampisti che si inseriscono e fanno gol, e con una difesa alta del City poteva creare pericoli. In dieci, però, tutto è diventato più complicato. Resta comunque tempo per fare bene".

Ci si aspettava tanto da Kevin De Bruyne, ma è uscito dopo soli venti minuti: un dispiacere per lui e per i tifosi. 

“Sì, purtroppo ha dovuto lasciare il campo. Dispiace sempre quando un campione torna davanti ai propri tifosi e non riesce a incidere. Però si è comportato da grande persona, con umiltà, senza polemiche né gesti di stizza. Ha dimostrato di essere il campione che è".

Da ex attaccante, le chiedo: è stato giusto da parte di Di Lorenzo provare quell’intervento disperato su Haaland? 

“Secondo me sì. Lui era convinto di arrivarci sulla palla. In quei casi devi prendere una decisione in una frazione di secondo: probabilmente pensava di avere buone possibilità di anticiparlo, invece Haaland è stato più veloce. A conti fatti è facile giudicare, ma in campo la percezione è diversa".

Mister, anche Antonio Conte è finito nel mirino della critica per la sostituzione di De Bruyne. Secondo lei, è stata una scelta logica? 

“Io credo di sì. Era una partita di sacrificio e Conte ha lasciato dentro quelli con più gamba. De Bruyne probabilmente non stava neanche benissimo fisicamente, e nelle sue caratteristiche non c’è quella corsa continua che serviva ieri. A livello emotivo dispiace, ma calcisticamente la scelta era giusta".

In vista della sfida di lunedì contro il Pisa, a chi affiderebbe l’attacco: Lucca o Højlund? 

“Lucca sarà sicuramente più fresco, ma Højlund è di un livello diverso, con tutto il rispetto per Lorenzo. Inoltre, ha prospettive enormi e può diventare ancor più forte".

Il Napoli ha puntato sul danese anche per il futuro, nel post Lukaku. È la scelta giusta? 

“Sì, per me sì. È un giocatore molto forte, ha fisico per proteggere palla, può migliorare tanto con Conte anche a livello caratteriale, e in profondità è veloce. Ha qualità tecniche importanti ed è giovane: in prospettiva è un centravanti fortissimo. Se avessi dovuto scegliere, avrei fatto la stessa scelta anch’io".