Claudio Cesare Prandelli, ex allenatore di Genoa e Fiorentina tra le altre, ed ex c.t. della Nazionale italiana, ha rilasciato alcune dichiarazioni a Il Mattino:
"Adoro Antonio Conte, lui allena l'anima dei calciatori. Come facevo io. E come farei io se tornassi ad allenare".
Può vincere lo Scudetto?
"Se dico di sì, si arrabbia; se dico di no, so che si arrabbia. So che il lavoro fatto fino ad adesso a Napoli è un capolavoro. Bisogna riconoscere delle capacità straordinarie di gestione del gruppo e dell'ambiente. Ma anche della società".
Domenica c'è Napoli che affronta il Venezia. È come Davide contro Golia?
"Non scherziamo. Vero che questo campionato è diviso in tronconi ben distinti, dove Parma e Torino stanno deludendo le aspettative, ma soprattutto le partite durante i periodi di feste sono sempre molto insidiose per chi pensa di essere favorito. Poi ho visto il Napoli: tante volte ha questa voglia di fare le cose in maniera veloce, all'inizio attacca gli spazi e mostra il fianco, si espone al contropiede ed è pericoloso farlo contro il Venezia".
Kvaratskhelia o Neres?
"Decide Antonio. Sono offensivi, ma con caratteristiche diverse: possono sparigliare tutto. E queste faccende sono delle risorse per un tecnico, mai un problema".
Lukaku tornerà quello di prima?
"Secondo me sta cominciando a trovare ora la condizione che gli è mancata. Ora, nessuno me ne voglia: ma quando ti ritrovi con Antonio, ovvio che lui ti chieda una intensità diversa. Che magari per un anno o anche due non hai avuto. Mi sembra che si stia mettendo a lucido...".
di Napoli Magazine
27/12/2024 - 10:55
Claudio Cesare Prandelli, ex allenatore di Genoa e Fiorentina tra le altre, ed ex c.t. della Nazionale italiana, ha rilasciato alcune dichiarazioni a Il Mattino:
"Adoro Antonio Conte, lui allena l'anima dei calciatori. Come facevo io. E come farei io se tornassi ad allenare".
Può vincere lo Scudetto?
"Se dico di sì, si arrabbia; se dico di no, so che si arrabbia. So che il lavoro fatto fino ad adesso a Napoli è un capolavoro. Bisogna riconoscere delle capacità straordinarie di gestione del gruppo e dell'ambiente. Ma anche della società".
Domenica c'è Napoli che affronta il Venezia. È come Davide contro Golia?
"Non scherziamo. Vero che questo campionato è diviso in tronconi ben distinti, dove Parma e Torino stanno deludendo le aspettative, ma soprattutto le partite durante i periodi di feste sono sempre molto insidiose per chi pensa di essere favorito. Poi ho visto il Napoli: tante volte ha questa voglia di fare le cose in maniera veloce, all'inizio attacca gli spazi e mostra il fianco, si espone al contropiede ed è pericoloso farlo contro il Venezia".
Kvaratskhelia o Neres?
"Decide Antonio. Sono offensivi, ma con caratteristiche diverse: possono sparigliare tutto. E queste faccende sono delle risorse per un tecnico, mai un problema".
Lukaku tornerà quello di prima?
"Secondo me sta cominciando a trovare ora la condizione che gli è mancata. Ora, nessuno me ne voglia: ma quando ti ritrovi con Antonio, ovvio che lui ti chieda una intensità diversa. Che magari per un anno o anche due non hai avuto. Mi sembra che si stia mettendo a lucido...".