Marcus Thuram, attaccante dell'Inter, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai canali del club nerazzurro per il match day programme a poche ore da Inter-Napoli: "Rispetto all’anno scorso mi sento cresciuto in tutti gli aspetti del gioco. Indossare la maglia dell’Inter mi dà le stesse sensazioni di quando sono arrivato, è un orgoglio e un sogno. Giocare per questo Club e vincere le partite con i miei compagni mi rende fiero di quello che faccio. Come squadra lavoriamo tutti insieme per un solo obiettivo e questo aiuta a creare una mentalità vincente. Mio padre, ricordo quando andavo sul campo di allenamento con lui, quei momenti mi hanno fatto appassionare a questo sport. Quello che rende speciale giocare a calcio è vedere tutti i tifosi felici, è una cosa bellissima, mi spinge a migliorarmi, a puntare sempre al massimo. In allenamento lavoriamo tanto, il nostro gruppo è molto unito e questo ci permette di allenarci con impegno ma anche con il sorriso: con Calha e Arna in particolare scherziamo molto dentro e fuori dal campo. La sfida più grande? È stata sicuramente quella di diventare calciatore, ma non finisce mai: avere degli obiettivi e raggiungerli è una sfida che dura per tutta la vita perché c'è sempre spazio per migliorarsi".
di Napoli Magazine
10/11/2024 - 12:48
Marcus Thuram, attaccante dell'Inter, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai canali del club nerazzurro per il match day programme a poche ore da Inter-Napoli: "Rispetto all’anno scorso mi sento cresciuto in tutti gli aspetti del gioco. Indossare la maglia dell’Inter mi dà le stesse sensazioni di quando sono arrivato, è un orgoglio e un sogno. Giocare per questo Club e vincere le partite con i miei compagni mi rende fiero di quello che faccio. Come squadra lavoriamo tutti insieme per un solo obiettivo e questo aiuta a creare una mentalità vincente. Mio padre, ricordo quando andavo sul campo di allenamento con lui, quei momenti mi hanno fatto appassionare a questo sport. Quello che rende speciale giocare a calcio è vedere tutti i tifosi felici, è una cosa bellissima, mi spinge a migliorarmi, a puntare sempre al massimo. In allenamento lavoriamo tanto, il nostro gruppo è molto unito e questo ci permette di allenarci con impegno ma anche con il sorriso: con Calha e Arna in particolare scherziamo molto dentro e fuori dal campo. La sfida più grande? È stata sicuramente quella di diventare calciatore, ma non finisce mai: avere degli obiettivi e raggiungerli è una sfida che dura per tutta la vita perché c'è sempre spazio per migliorarsi".