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L'EX - Carnevale: "Mi aspetto che il Napoli si giochi lo scudetto con il Milan, è forte e ha aggiunto una classe esagerata con De Bruyne"
07.10.2025 12:51 di Napoli Magazine
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Andrea Carnevale, ex calciatore del Napoli e dirigente dell'Udinese, ha rilasciato alcune dichiarazioni al quotidiano La Gazzetta dello Sport. Ecco le sue parole: “Mi aspetto che il Napoli si giochi lo scudetto con il Milan, che la Roma funga da quarto incomodo perché un po’ dietro le sue sopra citate ci sta l’Inter. Gasperini mi piace come persona e come tecnico, è uno di quegli allenatori che costruiscono un calcio identitario. Il Napoli è forte di suo, ha un suo progetto che va avanti da quindici o forse vent’anni, ha aggiunto classe esagerata con De Bruyne. E poi ne ha altri, ovviamente: in partite sporche, emerge sempre un Anguissa che la sistema o un Hojlund che la decide. Stiamo parlando di calciatori che spostano l’equilibrio e non è un dettaglio ma rendono tale le sofferenze a cui sei costretto. Hojlund? Sente la porta e la vede, la attacca cercando la profondità o aggredendola, sa stare tra le linee. Stranisce la sua esperienza in Inghilterra. Ha le stimmate del bomber ma si deve completare e lo farà, ha l’età dalla sua e si è inserito con spregiudicatezza nel Napoli. De Bruyne è un giocatore di un altro livello, uno di quei geni dinnanzi ai quali ti togli il cappello. Io Kevin me lo ricordo quando aveva 18 anni e giocava nel Genk, ce l’ho ancora davanti agli occhi, ti colpiva all’epoca per la naturalezza delle sue giocate e per la capacità di saper guidare i compagni nonostante la giovane età”.

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L'EX - Carnevale: "Mi aspetto che il Napoli si giochi lo scudetto con il Milan, è forte e ha aggiunto una classe esagerata con De Bruyne"

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07/10/2025 - 12:51

Andrea Carnevale, ex calciatore del Napoli e dirigente dell'Udinese, ha rilasciato alcune dichiarazioni al quotidiano La Gazzetta dello Sport. Ecco le sue parole: “Mi aspetto che il Napoli si giochi lo scudetto con il Milan, che la Roma funga da quarto incomodo perché un po’ dietro le sue sopra citate ci sta l’Inter. Gasperini mi piace come persona e come tecnico, è uno di quegli allenatori che costruiscono un calcio identitario. Il Napoli è forte di suo, ha un suo progetto che va avanti da quindici o forse vent’anni, ha aggiunto classe esagerata con De Bruyne. E poi ne ha altri, ovviamente: in partite sporche, emerge sempre un Anguissa che la sistema o un Hojlund che la decide. Stiamo parlando di calciatori che spostano l’equilibrio e non è un dettaglio ma rendono tale le sofferenze a cui sei costretto. Hojlund? Sente la porta e la vede, la attacca cercando la profondità o aggredendola, sa stare tra le linee. Stranisce la sua esperienza in Inghilterra. Ha le stimmate del bomber ma si deve completare e lo farà, ha l’età dalla sua e si è inserito con spregiudicatezza nel Napoli. De Bruyne è un giocatore di un altro livello, uno di quei geni dinnanzi ai quali ti togli il cappello. Io Kevin me lo ricordo quando aveva 18 anni e giocava nel Genk, ce l’ho ancora davanti agli occhi, ti colpiva all’epoca per la naturalezza delle sue giocate e per la capacità di saper guidare i compagni nonostante la giovane età”.