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L'EX - De Napoli: "Gli allenamenti a Soccavo con Maradona sono i ricordi più belli di quegli anni, il Napoli di Conte può sognare lo scudetto"
05.02.2025 20:22 di Napoli Magazine

Nando De Napoli, ex centrocampista del Napoli, ha parlato al Corriere della Sera: "Sono stato fortunato. Ma la mia carriera poteva andare meglio se la cartilagine del ginocchio destro non si fosse consumata".

Ricordando i tempi al Napoli, racconta: "È così: sono stato fortunato. Mi voleva la Juve, ma Bianchi, andato al Napoli mi volle con lui. Mezzora da casa e gli allenamenti con Maradona. Era toccare il cielo con un dito. Ho vinto due scudetti, la Coppa Italia, la Coppa Uefa eppure, credetemi, gli allenamenti a Soccavo con Diego che faceva il fenomeno sono i ricordi più belli di quegli anni. “El Pelusa” era buono e generoso. Umile e allegro. Un bambino in un negozio di giocattoli. Quando vivi storie così devi solo dire grazie alla vita che ti ha dato tanto".

E su Maradona racconta anche: "Stava male e tutto si ruppe appresso al suo declino. S’era perso e si perse anche quel Napoli costruito attorno a lui".

Lo scudetto perso con il Milan: "Sì, lo scudetto perso col Milan, firmai il comunicato contro Ottavio Bianchi per difenderci dalle accuse dei tifosi per un titolo buttato via. Eravamo una squadra fantastica che avrebbe potuto vincere molto di più. Spesso ci ripenso. Una pagina nera della mia carriera, ancora oggi mi fa star male. E con Bianchi i rapporti, purtroppo, non sono stati più gli stessi".

E sul calcio di oggi: "Stravedo per Barella che ha carattere e gioca bene. E poi guardo il Napoli di Conte che non molla mai e oggi può sognare lo scudetto".

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L'EX - De Napoli: "Gli allenamenti a Soccavo con Maradona sono i ricordi più belli di quegli anni, il Napoli di Conte può sognare lo scudetto"

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05/02/2025 - 20:22

Nando De Napoli, ex centrocampista del Napoli, ha parlato al Corriere della Sera: "Sono stato fortunato. Ma la mia carriera poteva andare meglio se la cartilagine del ginocchio destro non si fosse consumata".

Ricordando i tempi al Napoli, racconta: "È così: sono stato fortunato. Mi voleva la Juve, ma Bianchi, andato al Napoli mi volle con lui. Mezzora da casa e gli allenamenti con Maradona. Era toccare il cielo con un dito. Ho vinto due scudetti, la Coppa Italia, la Coppa Uefa eppure, credetemi, gli allenamenti a Soccavo con Diego che faceva il fenomeno sono i ricordi più belli di quegli anni. “El Pelusa” era buono e generoso. Umile e allegro. Un bambino in un negozio di giocattoli. Quando vivi storie così devi solo dire grazie alla vita che ti ha dato tanto".

E su Maradona racconta anche: "Stava male e tutto si ruppe appresso al suo declino. S’era perso e si perse anche quel Napoli costruito attorno a lui".

Lo scudetto perso con il Milan: "Sì, lo scudetto perso col Milan, firmai il comunicato contro Ottavio Bianchi per difenderci dalle accuse dei tifosi per un titolo buttato via. Eravamo una squadra fantastica che avrebbe potuto vincere molto di più. Spesso ci ripenso. Una pagina nera della mia carriera, ancora oggi mi fa star male. E con Bianchi i rapporti, purtroppo, non sono stati più gli stessi".

E sul calcio di oggi: "Stravedo per Barella che ha carattere e gioca bene. E poi guardo il Napoli di Conte che non molla mai e oggi può sognare lo scudetto".