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L'EX - Tosto: "Presto capiremo qual è il vero Napoli, a Verona un piccolo intoppo"
27.08.2024 16:44 di Napoli Magazine

Vittorio Tosto, agente di calciatori ed ex difensore del Napoli, ha rilasciato un'intervista a Radio Goal su Radio Kiss Kiss Napoli: "Un allenatore come Conte ha bisogno sì di tempo, ma non chissà quanto. Se un allenatore di questo livello guadagna così tanto è perchè si spera che in pochissimo tempo riesca a far emergere il lato buono della medaglia. Presto capiremo se il Napoli è quello di Verona o quello che ha battuto il Bologna. La parentesi di Verona, secondo me, è solo un piccolo intoppo. Di Lorenzo? Un ragazzo nato e cresciuto a 18 km da Lucca che è una delle città dove si vive meglio in Italia. A quindici anni ha lasciato tutto e tutti per andare a Reggio Calabria trasferendosi alla Reggina di Foti. Questo ti fa capire cosa aveva dentro quel giovane di 15 anni. Quando giocava nel Matera il suo allenatore era Dionigi che lo utilizzava come braccetto, come fa Conte. Io dicevo a Dionigi che avrebbe dovuto metterlo come quinto, poi Dionigi fu esonerato a Matera e fu preso Padalino che continuò a fargli fare il braccetto. Quando le squadre erano alla ricerca di un terzino destro io lo proponevo in giro perchè ero sicuro che facesse bene anche da terzino".

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L'EX - Tosto: "Presto capiremo qual è il vero Napoli, a Verona un piccolo intoppo"

di Napoli Magazine

27/08/2024 - 16:44

Vittorio Tosto, agente di calciatori ed ex difensore del Napoli, ha rilasciato un'intervista a Radio Goal su Radio Kiss Kiss Napoli: "Un allenatore come Conte ha bisogno sì di tempo, ma non chissà quanto. Se un allenatore di questo livello guadagna così tanto è perchè si spera che in pochissimo tempo riesca a far emergere il lato buono della medaglia. Presto capiremo se il Napoli è quello di Verona o quello che ha battuto il Bologna. La parentesi di Verona, secondo me, è solo un piccolo intoppo. Di Lorenzo? Un ragazzo nato e cresciuto a 18 km da Lucca che è una delle città dove si vive meglio in Italia. A quindici anni ha lasciato tutto e tutti per andare a Reggio Calabria trasferendosi alla Reggina di Foti. Questo ti fa capire cosa aveva dentro quel giovane di 15 anni. Quando giocava nel Matera il suo allenatore era Dionigi che lo utilizzava come braccetto, come fa Conte. Io dicevo a Dionigi che avrebbe dovuto metterlo come quinto, poi Dionigi fu esonerato a Matera e fu preso Padalino che continuò a fargli fare il braccetto. Quando le squadre erano alla ricerca di un terzino destro io lo proponevo in giro perchè ero sicuro che facesse bene anche da terzino".