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L'EX - Trotta: "Spinazzola sta facendo qualcosa di sorprendente, De Bruyne? Il belga e Modric sono giocatori da gestire e centellinare"
25.09.2025 11:23 di Napoli Magazine
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A “1 Football Club”, programma radiofonico in onda su 1 Station Radio, è intervenuto, in esclusiva radiofonica nazionale, Ivano Trotta, allenatore ed ex centrocampista, tra le tante, di Napoli e Juventus. Di seguito, un estratto dell’intervista.

Mister Trotta, crede che il dualismo in cima alla classifica di Serie A tra Napoli e Juventus si protrarrà fino alla fine o vede altri club accreditati alla corsa Scudetto?

“Chiaramente siamo soltanto all’inizio. In questo momento molte squadre, comprese l’Inter e il Milan, sono ancora in fase di assestamento. Stare in cima alla classifica, per ora, conta poco, ma i punti pesano sempre. La Juventus col Verona ha sofferto, ma anche per il Napoli non è stato semplice battere il Pisa. Oggi avere 12 punti è un bel bottino. Non credo sia un duello solo tra Napoli e Juventus: penso che alla lunga anche l’Inter, e magari il Milan, possano rientrare nella corsa scudetto. Attenzione anche alla Roma, che con l’organizzazione attuale e con Gasperini in panchina può dare fastidio, soprattutto se a gennaio farà mercato".

Dalle sue parole si percepisce più credibilità all’Inter che al Milan: è così?

“Sì, il Milan è in fase di ricostruzione ed è partito bene. Non dico che do più credibilità all’Inter, ma che i nerazzurri non vadano sottovalutati per l’organico che hanno. Qualcuno parla di una rivoluzione Inter, ma per me non è così, è solo in fase di adattamento. L’allenatore, soprattutto in un club con tanti campioni, è determinante. Da quello che percepisco, Chivu ha un carattere tranquillo e lavora su tempi più lunghi, a differenza, ad esempio, di Conte che riesce a incidere subito, in tempi ristretti. Chivu, invece, ha bisogno di tempo. Di fatto, però, i nerazzurri devono ricominciare a correre con costanza, altrimenti il distacco si fa pesante".

 Spostando il focus sul Napoli, in questo momento l’uomo chiave sembra essere Leonardo Spinazzola, che sta assumendo un ruolo cruciale negli equilibri di Conte, anche sacrificando giocatori come Neres e Lang…

“Spinazzola è sempre stato un ottimo giocatore, ma quello che sta facendo adesso è qualcosa di sorprendente. Nessuno se lo aspettava. Qui entra in gioco il contesto e l’allenatore, che cambia la testa dei calciatori. Non è un caso, infatti, che anche Politano stia vivendo una seconda giovinezza: incredibile come sia cresciuto con Conte. Spinazzola ha dinamismo, va sul fondo e ultimamente fa anche assist importanti, come con la Fiorentina. È un giocatore ritrovato, un’arma in più che avevi già in casa".

 Quanto Kevin De Bruyne sta limitando McTominay?

“Questa è una bellissima domanda, onestamente non ho una risposta netta. De Bruyne è un campione e porta sempre qualità, ma non so se in questo momento sia lui a limitare McTominay o se piuttosto lo scozzese sia partito a rilento rispetto all’anno scorso. Sicuramente è cambiato il modo di giocare e questo lo può penalizzare. L’anno scorso era più incisivo, quest’anno sembra faticare un po’ di più. Individuo, dunque, due possibili cause: una condizione fisica ancora non ottimale, oppure la presenza di De Bruyne che lo relega in una posizione diversa. Se dovessi sceglierne una, direi che è più un discorso di ruolo. Con De Bruyne è costretto a partire da esterno di centrocampo, una posizione differente rispetto alla passata stagione, deve ancora trovare la giusta quadratura. Nella collocazione dell’anno scorso aveva più spazi e libertà, era più incisivo. Ora deve adattarsi. Infatti, ad esempio, su Anguissa non notiamo differenze, anzi, forse sta rendendo ancor di più dell’anno scorso, anche perché gioca dal lato opposto rispetto al belga".

De Bruyne sembra un po’ appannato nelle ultime uscite. Lo farebbe riposare domenica sera contro il Milan o è uno di quei giocatori che vanno sempre schierati?

“Non va messo sempre e comunque in campo: a un certo punto della carriera un giocatore va gestito. Lui, così come Modric, vanno centellinati. Poi è chiaro, se De Bruyne sta bene, non lo si toglie mai. Contro il Milan partirei con la squadra che il mister ha messo in campo finora, dunque col belga dal primo minuto".

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L'EX - Trotta: "Spinazzola sta facendo qualcosa di sorprendente, De Bruyne? Il belga e Modric sono giocatori da gestire e centellinare"

di Napoli Magazine

25/09/2025 - 11:23

A “1 Football Club”, programma radiofonico in onda su 1 Station Radio, è intervenuto, in esclusiva radiofonica nazionale, Ivano Trotta, allenatore ed ex centrocampista, tra le tante, di Napoli e Juventus. Di seguito, un estratto dell’intervista.

Mister Trotta, crede che il dualismo in cima alla classifica di Serie A tra Napoli e Juventus si protrarrà fino alla fine o vede altri club accreditati alla corsa Scudetto?

“Chiaramente siamo soltanto all’inizio. In questo momento molte squadre, comprese l’Inter e il Milan, sono ancora in fase di assestamento. Stare in cima alla classifica, per ora, conta poco, ma i punti pesano sempre. La Juventus col Verona ha sofferto, ma anche per il Napoli non è stato semplice battere il Pisa. Oggi avere 12 punti è un bel bottino. Non credo sia un duello solo tra Napoli e Juventus: penso che alla lunga anche l’Inter, e magari il Milan, possano rientrare nella corsa scudetto. Attenzione anche alla Roma, che con l’organizzazione attuale e con Gasperini in panchina può dare fastidio, soprattutto se a gennaio farà mercato".

Dalle sue parole si percepisce più credibilità all’Inter che al Milan: è così?

“Sì, il Milan è in fase di ricostruzione ed è partito bene. Non dico che do più credibilità all’Inter, ma che i nerazzurri non vadano sottovalutati per l’organico che hanno. Qualcuno parla di una rivoluzione Inter, ma per me non è così, è solo in fase di adattamento. L’allenatore, soprattutto in un club con tanti campioni, è determinante. Da quello che percepisco, Chivu ha un carattere tranquillo e lavora su tempi più lunghi, a differenza, ad esempio, di Conte che riesce a incidere subito, in tempi ristretti. Chivu, invece, ha bisogno di tempo. Di fatto, però, i nerazzurri devono ricominciare a correre con costanza, altrimenti il distacco si fa pesante".

 Spostando il focus sul Napoli, in questo momento l’uomo chiave sembra essere Leonardo Spinazzola, che sta assumendo un ruolo cruciale negli equilibri di Conte, anche sacrificando giocatori come Neres e Lang…

“Spinazzola è sempre stato un ottimo giocatore, ma quello che sta facendo adesso è qualcosa di sorprendente. Nessuno se lo aspettava. Qui entra in gioco il contesto e l’allenatore, che cambia la testa dei calciatori. Non è un caso, infatti, che anche Politano stia vivendo una seconda giovinezza: incredibile come sia cresciuto con Conte. Spinazzola ha dinamismo, va sul fondo e ultimamente fa anche assist importanti, come con la Fiorentina. È un giocatore ritrovato, un’arma in più che avevi già in casa".

 Quanto Kevin De Bruyne sta limitando McTominay?

“Questa è una bellissima domanda, onestamente non ho una risposta netta. De Bruyne è un campione e porta sempre qualità, ma non so se in questo momento sia lui a limitare McTominay o se piuttosto lo scozzese sia partito a rilento rispetto all’anno scorso. Sicuramente è cambiato il modo di giocare e questo lo può penalizzare. L’anno scorso era più incisivo, quest’anno sembra faticare un po’ di più. Individuo, dunque, due possibili cause: una condizione fisica ancora non ottimale, oppure la presenza di De Bruyne che lo relega in una posizione diversa. Se dovessi sceglierne una, direi che è più un discorso di ruolo. Con De Bruyne è costretto a partire da esterno di centrocampo, una posizione differente rispetto alla passata stagione, deve ancora trovare la giusta quadratura. Nella collocazione dell’anno scorso aveva più spazi e libertà, era più incisivo. Ora deve adattarsi. Infatti, ad esempio, su Anguissa non notiamo differenze, anzi, forse sta rendendo ancor di più dell’anno scorso, anche perché gioca dal lato opposto rispetto al belga".

De Bruyne sembra un po’ appannato nelle ultime uscite. Lo farebbe riposare domenica sera contro il Milan o è uno di quei giocatori che vanno sempre schierati?

“Non va messo sempre e comunque in campo: a un certo punto della carriera un giocatore va gestito. Lui, così come Modric, vanno centellinati. Poi è chiaro, se De Bruyne sta bene, non lo si toglie mai. Contro il Milan partirei con la squadra che il mister ha messo in campo finora, dunque col belga dal primo minuto".