A “1 Football Club”, programma radiofonico in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Pasquale Salvione, coordinatore del Corriere dello Sport online. Di seguito, un estratto dell’intervista.
Tra Juventus ed Atalanta chi arriva meglio, oggi, a questa sfida?
“Sicuramente la Juve, perché ha fatto un inizio di stagione importante, con tanti ingredienti anche un po’ a sorpresa. Nessuno si aspettava, ad esempio, Vlahovic a questi livelli, e infatti la partenza della Juve è stata molto positiva, lo dice la classifica. Sicuramente la Juve arriva meglio, anche se l’Atalanta ha dato segnali di risveglio importanti. È vero che c’è stato un terremoto nel progetto tecnico con la partenza di Gasperini e l’arrivo di Juric, ma la qualità della rosa non è evaporata. Credo quindi che l’Atalanta resti una squadra importante, che stia ritrovando le sue qualità. Mi aspetto una bella partita, ma sulla carta oggi ci arriva meglio la Juve".
Lookman può spostare gli equilibri, nonostante una condizione fisica ancora non del tutto conosciuta dopo un’estate travagliata?
“Il problema è capire come sta, non solo fisicamente ma soprattutto mentalmente. Non l’abbiamo mai sentito davvero parlare, se non attraverso qualche messaggio sui social, e non sappiamo quale sia stata la sua sensazione finale dopo questa lunga telenovela di mercato che ci ha appassionato per tutta l’estate. Penso che serviranno ancora alcune settimane per capire come tornerà in campo. Detto ciò, dal punto qualitativo, assolutamente sì: è all’altezza di spostare gli equilibri in una gara come quella di oggi".
Quanto è credibile la Roma di Gian Piero Gasperini, che all’esordio in un derby ha portato a casa la vittoria, collezionando tre successi di fila e subendo un solo gol in tutto il campionato fino ad oggi?
“È sicuramente una squadra che si sta formando, che ancora non ha l’identità tipica delle squadre di Gasperini, ma che ha la possibilità di fare molto bene. Se all’inizio, pur non brillando, ha vinto tre partite su quattro, vuol dire che qualche principio di gioco buono già c’è. Deve migliorare, soprattutto in fase offensiva, ma intanto ha costruito una buona solidità difensiva. Credo che sia destinata a crescere, conoscendo le capacità dell’allenatore. Da qui a dire quale possa essere il traguardo finale è presto: molto dipenderà dalla velocità con cui Gasperini riuscirà a imprimere la sua impronta".
Domani sera c’è Milan-Napoli, posticipo di lusso. Chi ci arriva meglio?
“Secondo me ci arrivano bene entrambe, perché sono due squadre in buona condizione e con allenatori che hanno vinto undici degli ultimi quindici campionati. Hanno nel DNA la vittoria e sanno come sfruttare al meglio i giocatori che hanno a disposizione. Siamo solo alla quinta giornata, quindi non sarà una sfida da dentro o fuori, ma credo che ci arrivino entrambe pronte. Sarà una bella partita, molto tattica, e vedremo chi avrà le qualità migliori per portarla a casa".
Può essere una sfida decisa dai singoli? Se sì, da chi?
“Non c’è dubbio che il Napoli ne abbia diversi, basta nominare De Bruyne, McTominay oppure Hojlund, senza dimenticare i giocatori che possono entrare dalla panchina. Anche il Milan ha elementi in grado di inventarsi la giocata decisiva: penso a Leao, che potrebbe subentrare, o allo stesso Pulisic".
Tra De Bruyne e Modric, non le chiedo chi stia meglio perché mi sembra evidente che Modric sia già in condizione, ma chi oggi è più decisivo in Serie A?
“Mi metti in imbarazzo, perché dare un giudizio su due campioni di questa statura è difficile. Sono due fuoriclasse assoluti, capaci di dare l’esempio non solo per come giocano ma anche per come si comportano. Campioni veri, a 360º, dentro e fuori il campo. Finora abbiamo visto un ottimo Modric e un buon De Bruyne, ma entrambi devono ancora ambientarsi al 100% nelle rispettive squadre. Hanno margini per crescere ulteriormente. Detto questo, sono giocatori che quando li vedi giocare ti fanno innamorare del calcio.”
Scommettiamo un caffè: chi segnerà, domani, tra i due?
“Ti dico De Bruyne, magari su punizione".
di Napoli Magazine
27/09/2025 - 12:57
A “1 Football Club”, programma radiofonico in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Pasquale Salvione, coordinatore del Corriere dello Sport online. Di seguito, un estratto dell’intervista.
Tra Juventus ed Atalanta chi arriva meglio, oggi, a questa sfida?
“Sicuramente la Juve, perché ha fatto un inizio di stagione importante, con tanti ingredienti anche un po’ a sorpresa. Nessuno si aspettava, ad esempio, Vlahovic a questi livelli, e infatti la partenza della Juve è stata molto positiva, lo dice la classifica. Sicuramente la Juve arriva meglio, anche se l’Atalanta ha dato segnali di risveglio importanti. È vero che c’è stato un terremoto nel progetto tecnico con la partenza di Gasperini e l’arrivo di Juric, ma la qualità della rosa non è evaporata. Credo quindi che l’Atalanta resti una squadra importante, che stia ritrovando le sue qualità. Mi aspetto una bella partita, ma sulla carta oggi ci arriva meglio la Juve".
Lookman può spostare gli equilibri, nonostante una condizione fisica ancora non del tutto conosciuta dopo un’estate travagliata?
“Il problema è capire come sta, non solo fisicamente ma soprattutto mentalmente. Non l’abbiamo mai sentito davvero parlare, se non attraverso qualche messaggio sui social, e non sappiamo quale sia stata la sua sensazione finale dopo questa lunga telenovela di mercato che ci ha appassionato per tutta l’estate. Penso che serviranno ancora alcune settimane per capire come tornerà in campo. Detto ciò, dal punto qualitativo, assolutamente sì: è all’altezza di spostare gli equilibri in una gara come quella di oggi".
Quanto è credibile la Roma di Gian Piero Gasperini, che all’esordio in un derby ha portato a casa la vittoria, collezionando tre successi di fila e subendo un solo gol in tutto il campionato fino ad oggi?
“È sicuramente una squadra che si sta formando, che ancora non ha l’identità tipica delle squadre di Gasperini, ma che ha la possibilità di fare molto bene. Se all’inizio, pur non brillando, ha vinto tre partite su quattro, vuol dire che qualche principio di gioco buono già c’è. Deve migliorare, soprattutto in fase offensiva, ma intanto ha costruito una buona solidità difensiva. Credo che sia destinata a crescere, conoscendo le capacità dell’allenatore. Da qui a dire quale possa essere il traguardo finale è presto: molto dipenderà dalla velocità con cui Gasperini riuscirà a imprimere la sua impronta".
Domani sera c’è Milan-Napoli, posticipo di lusso. Chi ci arriva meglio?
“Secondo me ci arrivano bene entrambe, perché sono due squadre in buona condizione e con allenatori che hanno vinto undici degli ultimi quindici campionati. Hanno nel DNA la vittoria e sanno come sfruttare al meglio i giocatori che hanno a disposizione. Siamo solo alla quinta giornata, quindi non sarà una sfida da dentro o fuori, ma credo che ci arrivino entrambe pronte. Sarà una bella partita, molto tattica, e vedremo chi avrà le qualità migliori per portarla a casa".
Può essere una sfida decisa dai singoli? Se sì, da chi?
“Non c’è dubbio che il Napoli ne abbia diversi, basta nominare De Bruyne, McTominay oppure Hojlund, senza dimenticare i giocatori che possono entrare dalla panchina. Anche il Milan ha elementi in grado di inventarsi la giocata decisiva: penso a Leao, che potrebbe subentrare, o allo stesso Pulisic".
Tra De Bruyne e Modric, non le chiedo chi stia meglio perché mi sembra evidente che Modric sia già in condizione, ma chi oggi è più decisivo in Serie A?
“Mi metti in imbarazzo, perché dare un giudizio su due campioni di questa statura è difficile. Sono due fuoriclasse assoluti, capaci di dare l’esempio non solo per come giocano ma anche per come si comportano. Campioni veri, a 360º, dentro e fuori il campo. Finora abbiamo visto un ottimo Modric e un buon De Bruyne, ma entrambi devono ancora ambientarsi al 100% nelle rispettive squadre. Hanno margini per crescere ulteriormente. Detto questo, sono giocatori che quando li vedi giocare ti fanno innamorare del calcio.”
Scommettiamo un caffè: chi segnerà, domani, tra i due?
“Ti dico De Bruyne, magari su punizione".