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LOTTA SCUDETTO - Belardi: "I giochi sono aperti e il Napoli può ancora dire la sua"
04.03.2025 11:38 di Napoli Magazine

A "1 Football Club" su 1 Station Radio, è intervenuto Emanuele Belardi, ex portiere di Napoli, Udinese e Juventus.

Ieri la Juventus ha ottenuto una vittoria convincente. Pensa che questo risultato possa aver scacciato via alcuni malumori di una parte della tifoseria, che domenica aveva protestato contro la gestione di Thiago Motta?

“Purtroppo no, perché la Juventus non può accontentarsi di una vittoria contro il Verona. Gli obiettivi stagionali sono quasi tutti sfumati: la Coppa Italia e la Champions League sono andate, mentre la lotta scudetto è ormai un miraggio lontano."

La Juventus attualmente è quarta in classifica, con sei punti di distacco dalla capolista Inter. Nonostante manchino solo sei punti, la considera già fuori dalla corsa al titolo?

"Sei punti non sono pochi, ma ci sono ancora undici partite da giocare. Certo, sembrano tante, però con l'Inter, il Napoli e l'Atalanta che sono in ripresa, recuperare terreno non è affatto semplice. Non è tanto il distacco in sé, ma il fatto che si debbano recuperare punti su tre squadre forti. Inoltre, l'andamento della Juventus di quest'anno non lascia presagire nulla di buono. Poi, ovviamente, nel calcio mai dire mai, ma con quello che si è visto finora è difficile immaginare un recupero."

Thiago Motta sarà ancora l'allenatore della Juventus nella prossima stagione?

"Il progetto è iniziato quest'anno e ci sta dargli continuità, perché l’anno scorso ha fatto benissimo con il Bologna. Ma la Juventus non è il Bologna, con tutto il rispetto per i rossoblù. Se si decide di proseguire con Motta, bisognerà anche valutare se affiancargli giocatori più esperti. La squadra è molto giovane ed è ripartita da zero. Ha fatto scelte importanti, come lasciar partire Szczesny, che era uno dei migliori portieri in Europa, e a gennaio anche Danilo è andato via. Molti giocatori di esperienza non ci sono più. Se in rosa nessuno tra i titolari e le riserve ha mai vinto uno scudetto, è chiaro che si stia parlando di un progetto nuovo e di una ripartenza totale."

Guardando invece la lotta scudetto tra Inter, Napoli ed Atalanta, alla luce del pareggio di sabato tra Napoli ed Inter al Maradona, chi vede favorito per la vittoria finale?

"Il Napoli, contro l’Inter, se l’è giocata ad armi pari, nonostante una rosa meno completa. Mancavano giocatori importanti, ma la squadra ha lottato fino alla fine e ha anche rischiato di vincere. Quindi i giochi sono ancora aperti e la lotta continuerà fino all'ultima giornata. Il pareggio lascia tutto in bilico, ma anche una sconfitta avrebbe lasciato speranze. Certo, a livello psicologico bisognava capire come si sarebbe reagito, e la risposta c’è stata, ma per me è tutto ancora da decidere. Quindi credo che il Napoli possa ancora dire la sua. Inoltre, non dimentichiamo il terzo incomodo: l'Atalanta. Sta lì, sorniona, osservando le prime due con molta attenzione. Se sabato avesse vinto, sarebbe addirittura al secondo posto. Ha avuto tanti infortuni, ha perso giocatori importanti e ha accusato anche un piccolo calo fisico, visto che in casa non vince da un po’. Però è ancora in corsa. Non dimentichiamo che le squadre di Gasperini da marzo in poi volano."

Parlando invece delle polemiche arbitrali, qual è il suo pensiero? Possiamo dire che il livello della classe arbitrale attuale sia inferiore rispetto al passato?

"Sicuramente oggi mancano quegli arbitri leader che riuscivano a mettere d’accordo tutti con uno sguardo. Ma il vero problema è la mancanza di uniformità nelle decisioni. Non si può ricorrere al VAR in alcune situazioni e in altre no, lasciando la decisione all’arbitro di turno. Le polemiche nel calcio ci sono sempre state, ma oggi, con il VAR, bisognerebbe stabilire un protocollo chiaro e applicarlo in modo uniforme. Secondo me, servirebbe più uniformità di giudizio, perché se in una partita viene presa una decisione e in un’altra l’opposto, è normale che i tifosi inizino a farsi dei cattivi pensieri. Bisognerebbe stabilire un protocollo fisso e applicarlo senza interpretazioni personali. Altrimenti chi è in malafede potrebbe pensare che ci siano trattamenti di favore, e questo alimenta inutili polemiche."

Complimenti a Dimarco per il gran gol segnato, imparabile per Meret. La barriera poteva essere posizionata meglio?

"Forse sì, avrebbe potuto posizionarla un passo più a destra. La palla è passata accanto al primo uomo della barriera, mentre di solito in situazioni simili passa sopra il secondo. I giocatori hanno saltato e la palla è passata davvero di pochi centimetri. Anche se ci fosse stato un uomo più esterno, forse la palla sarebbe entrata lo stesso. Ma se vogliamo essere meticolosi, sì, un leggero spostamento della barriera avrebbe potuto fare la differenza."

Nel prossimo weekend il Napoli ospiterà la Fiorentina, la Juventus giocherà in casa contro l'Atalanta e l'Inter, almeno sulla carta, avrà la partita più semplice contro il Monza. Quali sono i suoi pronostici?

"Non è facile fare pronostici. Sulla carta, l’Inter ha l’impegno più abbordabile, vista la stagione del Monza. Il Napoli affronta una Fiorentina che ha una buona squadra e un allenatore, Palladino, preparato, e che domenica è tornata alla vittoria dopo un periodo difficile. La Juventus potrebbe avere una partita meno alla sua portata, ma nel girone di ritorno ogni sfida diventa complicata. Anche quelle che sembrano più facili possono rivelarsi insidiose in campo. Se sblocchi la partita subito, tutto diventa più semplice; altrimenti, il rischio di soffrire aumenta."

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LOTTA SCUDETTO - Belardi: "I giochi sono aperti e il Napoli può ancora dire la sua"

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04/03/2025 - 11:38

A "1 Football Club" su 1 Station Radio, è intervenuto Emanuele Belardi, ex portiere di Napoli, Udinese e Juventus.

Ieri la Juventus ha ottenuto una vittoria convincente. Pensa che questo risultato possa aver scacciato via alcuni malumori di una parte della tifoseria, che domenica aveva protestato contro la gestione di Thiago Motta?

“Purtroppo no, perché la Juventus non può accontentarsi di una vittoria contro il Verona. Gli obiettivi stagionali sono quasi tutti sfumati: la Coppa Italia e la Champions League sono andate, mentre la lotta scudetto è ormai un miraggio lontano."

La Juventus attualmente è quarta in classifica, con sei punti di distacco dalla capolista Inter. Nonostante manchino solo sei punti, la considera già fuori dalla corsa al titolo?

"Sei punti non sono pochi, ma ci sono ancora undici partite da giocare. Certo, sembrano tante, però con l'Inter, il Napoli e l'Atalanta che sono in ripresa, recuperare terreno non è affatto semplice. Non è tanto il distacco in sé, ma il fatto che si debbano recuperare punti su tre squadre forti. Inoltre, l'andamento della Juventus di quest'anno non lascia presagire nulla di buono. Poi, ovviamente, nel calcio mai dire mai, ma con quello che si è visto finora è difficile immaginare un recupero."

Thiago Motta sarà ancora l'allenatore della Juventus nella prossima stagione?

"Il progetto è iniziato quest'anno e ci sta dargli continuità, perché l’anno scorso ha fatto benissimo con il Bologna. Ma la Juventus non è il Bologna, con tutto il rispetto per i rossoblù. Se si decide di proseguire con Motta, bisognerà anche valutare se affiancargli giocatori più esperti. La squadra è molto giovane ed è ripartita da zero. Ha fatto scelte importanti, come lasciar partire Szczesny, che era uno dei migliori portieri in Europa, e a gennaio anche Danilo è andato via. Molti giocatori di esperienza non ci sono più. Se in rosa nessuno tra i titolari e le riserve ha mai vinto uno scudetto, è chiaro che si stia parlando di un progetto nuovo e di una ripartenza totale."

Guardando invece la lotta scudetto tra Inter, Napoli ed Atalanta, alla luce del pareggio di sabato tra Napoli ed Inter al Maradona, chi vede favorito per la vittoria finale?

"Il Napoli, contro l’Inter, se l’è giocata ad armi pari, nonostante una rosa meno completa. Mancavano giocatori importanti, ma la squadra ha lottato fino alla fine e ha anche rischiato di vincere. Quindi i giochi sono ancora aperti e la lotta continuerà fino all'ultima giornata. Il pareggio lascia tutto in bilico, ma anche una sconfitta avrebbe lasciato speranze. Certo, a livello psicologico bisognava capire come si sarebbe reagito, e la risposta c’è stata, ma per me è tutto ancora da decidere. Quindi credo che il Napoli possa ancora dire la sua. Inoltre, non dimentichiamo il terzo incomodo: l'Atalanta. Sta lì, sorniona, osservando le prime due con molta attenzione. Se sabato avesse vinto, sarebbe addirittura al secondo posto. Ha avuto tanti infortuni, ha perso giocatori importanti e ha accusato anche un piccolo calo fisico, visto che in casa non vince da un po’. Però è ancora in corsa. Non dimentichiamo che le squadre di Gasperini da marzo in poi volano."

Parlando invece delle polemiche arbitrali, qual è il suo pensiero? Possiamo dire che il livello della classe arbitrale attuale sia inferiore rispetto al passato?

"Sicuramente oggi mancano quegli arbitri leader che riuscivano a mettere d’accordo tutti con uno sguardo. Ma il vero problema è la mancanza di uniformità nelle decisioni. Non si può ricorrere al VAR in alcune situazioni e in altre no, lasciando la decisione all’arbitro di turno. Le polemiche nel calcio ci sono sempre state, ma oggi, con il VAR, bisognerebbe stabilire un protocollo chiaro e applicarlo in modo uniforme. Secondo me, servirebbe più uniformità di giudizio, perché se in una partita viene presa una decisione e in un’altra l’opposto, è normale che i tifosi inizino a farsi dei cattivi pensieri. Bisognerebbe stabilire un protocollo fisso e applicarlo senza interpretazioni personali. Altrimenti chi è in malafede potrebbe pensare che ci siano trattamenti di favore, e questo alimenta inutili polemiche."

Complimenti a Dimarco per il gran gol segnato, imparabile per Meret. La barriera poteva essere posizionata meglio?

"Forse sì, avrebbe potuto posizionarla un passo più a destra. La palla è passata accanto al primo uomo della barriera, mentre di solito in situazioni simili passa sopra il secondo. I giocatori hanno saltato e la palla è passata davvero di pochi centimetri. Anche se ci fosse stato un uomo più esterno, forse la palla sarebbe entrata lo stesso. Ma se vogliamo essere meticolosi, sì, un leggero spostamento della barriera avrebbe potuto fare la differenza."

Nel prossimo weekend il Napoli ospiterà la Fiorentina, la Juventus giocherà in casa contro l'Atalanta e l'Inter, almeno sulla carta, avrà la partita più semplice contro il Monza. Quali sono i suoi pronostici?

"Non è facile fare pronostici. Sulla carta, l’Inter ha l’impegno più abbordabile, vista la stagione del Monza. Il Napoli affronta una Fiorentina che ha una buona squadra e un allenatore, Palladino, preparato, e che domenica è tornata alla vittoria dopo un periodo difficile. La Juventus potrebbe avere una partita meno alla sua portata, ma nel girone di ritorno ogni sfida diventa complicata. Anche quelle che sembrano più facili possono rivelarsi insidiose in campo. Se sblocchi la partita subito, tutto diventa più semplice; altrimenti, il rischio di soffrire aumenta."