Alla seconda sosta in Serie A a regnare è l'equilibrio. In testa alla classifica cinque squadre in 3 punti: da Roma e Napoli capoliste a quota 15 fino alla coppia Inter Juventus a 12. Di mezzo il Milan a 13. Con distacchi così ridotti a fare la differenza potrebbe essere il rendimento dei reparti offensivi. Chi ha il miglior attacco? Chi può contare su un centravanti decisivo? Chi invece deve ancora trovare la quadra davanti? L'analisi dettagliata degli attacchi delle prime cinque.
NAPOLI, HOJLUND IN CRESCITA MA E' KDB IL CAPOCANNONIERE
Conte può guardare tutti dall'alto anche grazie a Rasmus Hojlund. Il tecnico salentino si coccola il danese ("Ha le possibilità per diventare un crac dell'attacco"), arrivato negli ultimi giorni di mercato per sostituire il lungodegente Romelu Lukaku. L'ex Atalanta dopo un breve periodo di rodaggio sta segnando gol pesanti: nel giro di una settimana la doppietta in Champions allo Sporting e il gol da tre punti contro il Genoa sono un chiaro segnale. Per il momento però il capocannoniere degli azzurri in campionato è Kevin De Bruyne (3), a cui ancora manca un gol su azione. A pari merito con Hojlund, a quota due, c'è Frank Zambo Anguissa. In totale le reti messe a segno dagli azzurri sono 12: soltanto l'Inter ha fatto meglio con 17. L'attacco del Napoli funziona e quando tornerà pure Lukaku...
INTER: OK LAUTARO E THURAM, BRILLANO ANCHE PIO E BONNY
I nerazzurri non eccellono soltanto in Serie A per quanto riguarda i dati offensivi: l'attacco dell'Inter con 17 gol è tra i migliori in Europa. Considerando i 5 top campionati soltanto il Bayern con 25 gol e Real e Barca rispettivamente 19 e 22 (ma con due partite giocate in più) fanno meglio. Lautaro Martinez e Marcus Thuram guidano con tre gol a testa, ma quest'anno, a differenza della passata stagione, anche le loro alternative brillano: Pio Esposito convince sempre di più e Ange-Yoan Bonny con 2 gol e tre assist ha già superato i numeri registrati in una stagione intera da Medhi Taremi. L'attacco in queste prime giornate si è dimostrato il vero punto di forza dei nerazzurri: basterà per tornare campioni d'Italia?
ROMA: DOVBYK E FERGUSON NON INGRANANO
Per il momento in attacco non si è ancora vista la Roma di Gasperini. Storicamente il tecnico ex Atalanta è sempre stato una manna per i suoi centravanti, ma quest'anno la scintilla non sembra ancora essere scoccata: soltanto 7 gol in 6 giornate (9° attacco della Serie A) di cui soltanto uno è stato segnato dal un centravanti giallorosso, Artem Dovbyk. Evan Ferguson rimane ancora a secco. Il capocannoniere dei giallorossi è Matias Soule a quota 3: ottima notizia il contributo dell'argentino, ma per credere nel tricolore serviranno anche i gol delle punte.
MILAN: LEAO E GIMENEZ GOL CERCASI
In un Milan in cui tutto o quasi funziona alla perfezione la nota stonata è suonata dagli attaccanti. Christian Pulisic fino alla trasferta di Torino con la Juve e il relativo rigore calciato alle stelle era stato il trascinatore del Diavolo con 4 gol segnati (unico rossonero con più di una marcatura in campionato). Se quindi non si può rimproverare nulla allo statunitense qualche appunto si potrebbe fare agli altri calciatori che orbitano in quella zona di campo: in particolare Santi Gimenez e Rafa Leao. Il messicano è l'unico vero 9 a disposizione di Allegri, ragione per cui (oltre all'infortunio del portoghese) ha giocato tanto in questo avvio di stagione. I gol però latitano: ancora 0 in Serie A a fronte di 451 minuti giocati e 2,5 gol attesi. Leao invece è rientrato da poco dopo 40 giorni di stop ma gli spezzoni contro Napoli e Juve (soprattutto il tiro "masticato" nel finale contro i bianconeri) lasciano tanti dubbi sulla sua trasformazione da esterno a bomber d'area. Al Milan mancano solo i loro gol per credere davvero nella seconda stella.
JUVENTUS: IL PARADOSSO DEL NUMERO 9
Alla Juve regna il paradosso del numero 9. Nessuno in Serie A può contare sulle alternative che ha davanti Igor Tudor: Jonathan David, Loic Openda, Dusan Vlahovic, Kenan Yildiz, Chico Conciecao e Edon Zhegrova sono costantemente in lizza per i tre posti nell'attacco bianconero. Competizione e ballottaggi che per il momento non stanno giovando a nessuno: la Juve ha segnato 9 gol (a fronte di 7 attesi) in 6 partite di campionato, ma soltanto 3 portano la firma di un attaccante (Vlahovic, David e Yildiz). Anche contro il Milan è risultato evidente che il gioco dei bianconeri non favorisca il rendimento degli attaccanti: alle punte, chiunque Tudor scelga, arrivano pochi palloni. I bianconeri dovranno riuscire a fare un salto di qualità sotto questo aspetto per poter sfruttare al massimo il loro potenziale offensivo (molto alto) e rimanere fino alla fine attaccati ai primi posti.
di Napoli Magazine
06/10/2025 - 23:39
Alla seconda sosta in Serie A a regnare è l'equilibrio. In testa alla classifica cinque squadre in 3 punti: da Roma e Napoli capoliste a quota 15 fino alla coppia Inter Juventus a 12. Di mezzo il Milan a 13. Con distacchi così ridotti a fare la differenza potrebbe essere il rendimento dei reparti offensivi. Chi ha il miglior attacco? Chi può contare su un centravanti decisivo? Chi invece deve ancora trovare la quadra davanti? L'analisi dettagliata degli attacchi delle prime cinque.
NAPOLI, HOJLUND IN CRESCITA MA E' KDB IL CAPOCANNONIERE
Conte può guardare tutti dall'alto anche grazie a Rasmus Hojlund. Il tecnico salentino si coccola il danese ("Ha le possibilità per diventare un crac dell'attacco"), arrivato negli ultimi giorni di mercato per sostituire il lungodegente Romelu Lukaku. L'ex Atalanta dopo un breve periodo di rodaggio sta segnando gol pesanti: nel giro di una settimana la doppietta in Champions allo Sporting e il gol da tre punti contro il Genoa sono un chiaro segnale. Per il momento però il capocannoniere degli azzurri in campionato è Kevin De Bruyne (3), a cui ancora manca un gol su azione. A pari merito con Hojlund, a quota due, c'è Frank Zambo Anguissa. In totale le reti messe a segno dagli azzurri sono 12: soltanto l'Inter ha fatto meglio con 17. L'attacco del Napoli funziona e quando tornerà pure Lukaku...
INTER: OK LAUTARO E THURAM, BRILLANO ANCHE PIO E BONNY
I nerazzurri non eccellono soltanto in Serie A per quanto riguarda i dati offensivi: l'attacco dell'Inter con 17 gol è tra i migliori in Europa. Considerando i 5 top campionati soltanto il Bayern con 25 gol e Real e Barca rispettivamente 19 e 22 (ma con due partite giocate in più) fanno meglio. Lautaro Martinez e Marcus Thuram guidano con tre gol a testa, ma quest'anno, a differenza della passata stagione, anche le loro alternative brillano: Pio Esposito convince sempre di più e Ange-Yoan Bonny con 2 gol e tre assist ha già superato i numeri registrati in una stagione intera da Medhi Taremi. L'attacco in queste prime giornate si è dimostrato il vero punto di forza dei nerazzurri: basterà per tornare campioni d'Italia?
ROMA: DOVBYK E FERGUSON NON INGRANANO
Per il momento in attacco non si è ancora vista la Roma di Gasperini. Storicamente il tecnico ex Atalanta è sempre stato una manna per i suoi centravanti, ma quest'anno la scintilla non sembra ancora essere scoccata: soltanto 7 gol in 6 giornate (9° attacco della Serie A) di cui soltanto uno è stato segnato dal un centravanti giallorosso, Artem Dovbyk. Evan Ferguson rimane ancora a secco. Il capocannoniere dei giallorossi è Matias Soule a quota 3: ottima notizia il contributo dell'argentino, ma per credere nel tricolore serviranno anche i gol delle punte.
MILAN: LEAO E GIMENEZ GOL CERCASI
In un Milan in cui tutto o quasi funziona alla perfezione la nota stonata è suonata dagli attaccanti. Christian Pulisic fino alla trasferta di Torino con la Juve e il relativo rigore calciato alle stelle era stato il trascinatore del Diavolo con 4 gol segnati (unico rossonero con più di una marcatura in campionato). Se quindi non si può rimproverare nulla allo statunitense qualche appunto si potrebbe fare agli altri calciatori che orbitano in quella zona di campo: in particolare Santi Gimenez e Rafa Leao. Il messicano è l'unico vero 9 a disposizione di Allegri, ragione per cui (oltre all'infortunio del portoghese) ha giocato tanto in questo avvio di stagione. I gol però latitano: ancora 0 in Serie A a fronte di 451 minuti giocati e 2,5 gol attesi. Leao invece è rientrato da poco dopo 40 giorni di stop ma gli spezzoni contro Napoli e Juve (soprattutto il tiro "masticato" nel finale contro i bianconeri) lasciano tanti dubbi sulla sua trasformazione da esterno a bomber d'area. Al Milan mancano solo i loro gol per credere davvero nella seconda stella.
JUVENTUS: IL PARADOSSO DEL NUMERO 9
Alla Juve regna il paradosso del numero 9. Nessuno in Serie A può contare sulle alternative che ha davanti Igor Tudor: Jonathan David, Loic Openda, Dusan Vlahovic, Kenan Yildiz, Chico Conciecao e Edon Zhegrova sono costantemente in lizza per i tre posti nell'attacco bianconero. Competizione e ballottaggi che per il momento non stanno giovando a nessuno: la Juve ha segnato 9 gol (a fronte di 7 attesi) in 6 partite di campionato, ma soltanto 3 portano la firma di un attaccante (Vlahovic, David e Yildiz). Anche contro il Milan è risultato evidente che il gioco dei bianconeri non favorisca il rendimento degli attaccanti: alle punte, chiunque Tudor scelga, arrivano pochi palloni. I bianconeri dovranno riuscire a fare un salto di qualità sotto questo aspetto per poter sfruttare al massimo il loro potenziale offensivo (molto alto) e rimanere fino alla fine attaccati ai primi posti.