Conte e Fabregas si stimano e si vogliono bene. Difficile però pensare che, mentre si abbracciavano dopo la conquista del titolo del 2017 con il Chelsea (con il primo in panchina e il secondo a dettare i ritmi dei blues in mezzo al campo), avessero in mente un futuro da colleghi in Serie A. Invece è successo e Como sarà una tappa importantissima per la marcia del Napoli verso il sogno tricolore.
L'aspetto positivo, per Conte, è che si è un po' attenuata quell'emergenza totale che lo ha visto in seria difficoltà nella gestione della partita dell'Olimpico contro la Lazio. Anche se sarà vietatissimo pensare all'Inter. Per questo Antonio non sembra proprio intenzionato a rinunciare al diffidato Anguissa. La necessità è pensare a fare punti, partita per partita.
Ora, perlomeno, si è attenuata quella sensazione di impotenza nel coprire la fascia sinistra del campo, anche se Mazzocchi, adattato da quella parte con la Lazio, ha accusato un risentimento muscolare. Il calciatore azzurro si è sottoposto a esami strumentali presso il Pineta Grande Hospital che hanno evidenziato una lesione distrattiva del muscolo soleo della gamba destra. Il giocatore ha già iniziato l'iter riabilitativo. Olivera e Spinazzola, però, sono recuperati, anche se è difficile pensare che possa venire rischiato dall'inizio l'uruguaiano, reduce da un infortunio serio, mentre è molto probabile vedere in campo l'ex romanista a coprire la fascia mancina.
Il sistema di gioco sarà ancora il 3-5-2. Scelta inevitabile se si pensa che Kvara se n'è andato e Neres è out. Sarà soltanto un po' più offensivo rispetto alla versione di Roma. Di Lorenzo torna nel trio centrale (con Rrahmani e Buongiorno), Politano sarà l'esterno di destra a tutto campo, con Spinazzola dall'altra parte. A centrocampo i soliti Anguissa, Lobotka e McTominay, che agiranno alle spalle della coppia Lukaku-Raspadori. Il 4-3-3 si potrebbe rivedere a partita in corso, in caso di necessità, con l'ingresso di Ngonge e/o Okafor.
di Napoli Magazine
21/02/2025 - 15:01
Conte e Fabregas si stimano e si vogliono bene. Difficile però pensare che, mentre si abbracciavano dopo la conquista del titolo del 2017 con il Chelsea (con il primo in panchina e il secondo a dettare i ritmi dei blues in mezzo al campo), avessero in mente un futuro da colleghi in Serie A. Invece è successo e Como sarà una tappa importantissima per la marcia del Napoli verso il sogno tricolore.
L'aspetto positivo, per Conte, è che si è un po' attenuata quell'emergenza totale che lo ha visto in seria difficoltà nella gestione della partita dell'Olimpico contro la Lazio. Anche se sarà vietatissimo pensare all'Inter. Per questo Antonio non sembra proprio intenzionato a rinunciare al diffidato Anguissa. La necessità è pensare a fare punti, partita per partita.
Ora, perlomeno, si è attenuata quella sensazione di impotenza nel coprire la fascia sinistra del campo, anche se Mazzocchi, adattato da quella parte con la Lazio, ha accusato un risentimento muscolare. Il calciatore azzurro si è sottoposto a esami strumentali presso il Pineta Grande Hospital che hanno evidenziato una lesione distrattiva del muscolo soleo della gamba destra. Il giocatore ha già iniziato l'iter riabilitativo. Olivera e Spinazzola, però, sono recuperati, anche se è difficile pensare che possa venire rischiato dall'inizio l'uruguaiano, reduce da un infortunio serio, mentre è molto probabile vedere in campo l'ex romanista a coprire la fascia mancina.
Il sistema di gioco sarà ancora il 3-5-2. Scelta inevitabile se si pensa che Kvara se n'è andato e Neres è out. Sarà soltanto un po' più offensivo rispetto alla versione di Roma. Di Lorenzo torna nel trio centrale (con Rrahmani e Buongiorno), Politano sarà l'esterno di destra a tutto campo, con Spinazzola dall'altra parte. A centrocampo i soliti Anguissa, Lobotka e McTominay, che agiranno alle spalle della coppia Lukaku-Raspadori. Il 4-3-3 si potrebbe rivedere a partita in corso, in caso di necessità, con l'ingresso di Ngonge e/o Okafor.