La scorsa stagione, per la prima da avversario, Romelu Lukaku era stato accolto col pienone di fischi mentre arrivava a San Siro sul pullman della Roma, neanche entrato allo stadio. Aveva lasciato l’Inter per la seconda volta, ma se la prima era stata giustificata da una montagna di soldi (più di cento milioni di euro dal Chelsea), la seconda non gli era stata perdonata dai tifosi nerazzurri, armatisi per Inter-Roma di migliaia di fischietti (anche con apposite app per i cellulari) come ai tempi del Ronaldo Fenomeno milanista.
A San Siro Ronaldo perse ma colpì nel cuore i tifosi nerazzurri. Lukaku l'anno scorso non era riuscito a fare altrettanto, anzi. Partita da fantasma all’andata, decisa dal suo successore Thuram. E partita da dimenticare anche al ritorno quando, sotto un acquazzone, non entra nemmeno nel tabellino di un pazzo 2-4. L’Inter va sotto, poi rimonta. Thuram è determinante come all’andata. E Sommer lo umilia nell’uno contro uno.
Questa volta Lukaku si augura possa andare diversamente. E se lo augura anche Conte che a San Siro spera di poter sfruttare il vero vantaggio stagionale, il non aver giocato in Coppa in settimana. Lobotka è sempre più vicino al rientro, ma ancora non può essere sicuro del posto da titolare.
di Napoli Magazine
08/11/2024 - 14:00
La scorsa stagione, per la prima da avversario, Romelu Lukaku era stato accolto col pienone di fischi mentre arrivava a San Siro sul pullman della Roma, neanche entrato allo stadio. Aveva lasciato l’Inter per la seconda volta, ma se la prima era stata giustificata da una montagna di soldi (più di cento milioni di euro dal Chelsea), la seconda non gli era stata perdonata dai tifosi nerazzurri, armatisi per Inter-Roma di migliaia di fischietti (anche con apposite app per i cellulari) come ai tempi del Ronaldo Fenomeno milanista.
A San Siro Ronaldo perse ma colpì nel cuore i tifosi nerazzurri. Lukaku l'anno scorso non era riuscito a fare altrettanto, anzi. Partita da fantasma all’andata, decisa dal suo successore Thuram. E partita da dimenticare anche al ritorno quando, sotto un acquazzone, non entra nemmeno nel tabellino di un pazzo 2-4. L’Inter va sotto, poi rimonta. Thuram è determinante come all’andata. E Sommer lo umilia nell’uno contro uno.
Questa volta Lukaku si augura possa andare diversamente. E se lo augura anche Conte che a San Siro spera di poter sfruttare il vero vantaggio stagionale, il non aver giocato in Coppa in settimana. Lobotka è sempre più vicino al rientro, ma ancora non può essere sicuro del posto da titolare.