A "1 Football Club", programma radiofonico in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Franco Piantanida, giornalista Mediaset. Di seguito, un estratto dell'intervista.
Franco, partirei con lei dalla gara di ieri sera. Come sovente accade, le chiederei i tre top e i tre flop del posticipo tra Napoli e Pisa.
“I flop sono tre. Due li metto in coppia: Beukema e Di Lorenzo. Non stanno attraversando un gran momento e mi ha fatto davvero un effetto strano vedere errori del genere da parte loro. È come una scatola cinese: l’errore più grande è quello di Di Lorenzo e dentro ci sono quelli di Beukema, così come accaduto anche contro il Manchester City. Secondo me è una questione di intesa e di impostazione generale. Finché non si sistema quella coppia al centro-destra, il Napoli rischierà di giocare partite sempre tirate, come contro il Pisa. Non è una questione di qualità, ma di equilibrio. Probabilmente con il rientro di Rrahmani le cose miglioreranno, perché negli anni è stato lui il vero riferimento difensivo. Beukema, forse, avrebbe avuto bisogno di un inserimento più graduale, ma l’emergenza lo ha costretto a prendersi subito un ruolo centrale. Il terzo flop lo do a De Bruyne. Ma non perché abbia giocato male: lo considero più una tirata d’orecchie. In questo momento è il capo cantiere del Napoli, gli hanno consegnato le chiavi della squadra, ma si sta preoccupando troppo degli altri, a dare indicazioni, a dire a Beukema di non scusarsi, a correggere, a calmare Conte. Così però si sta dimenticando di fare il suo, quello che deve dare lui in prima persona. Non lo vediamo ancora come il giocatore che può accendere la luce con una giocata. È normale, deve ancora trovare la sua dimensione, ma credo che ogni tanto dovrebbe alleggerirsi e pensare più al suo compito. La responsabilità è grande e lo sta caricando tanto".
Tra i top di Napoli-Pisa chi annovera?
"Il primo è Lucca. Non era un problema, non lo è e non lo sarà. Ha personalità, ha fatto un gol che pochi possono fare. Quel gol lo fa solo lui, non Lukaku o Hojlund. Deve solo trovare continuità e serenità, ma Conte ha un progetto chiaro su di lui, lo abbiamo capito con l’esultanza spropositata dopo il gol dell’attaccante ex Udinese. Il secondo è Angori. Ha fatto già due assist in stagione, il secondo ieri. Secondo me è un giocatore destinato a lasciare Pisa a fine stagione per fare un salto di carriera. Me lo segno già oggi. Il terzo è Spinazzola. Per anni è stato frenato da infortuni e sembrava quasi dimenticato dopo quello gravissimo con la Nazionale. Ora lo rivediamo nella sua versione migliore, addirittura con giocate da numero 10. In allenamento, per scherzo, gli darei davvero quella maglia. È il vero Spinazzola: ci ha messo anni a tornare, ma oggi è tornato ad essere determinante e credo che anche i tifosi del Napoli siano felicissimi di vederlo così. Forza: nel silenzio di Castel Volturno, facciamogli fare un allenamento con la maglia numero 10!”.
Le chiedo due flop in generale di questa quarta giornata di Serie A.
“Metto insieme due allenatori: Baroni e Sarri. Non sono riusciti a dare alle rispettive squadre un’identità chiara. Sarri, in particolare, mi lascia perplesso: perché è tornato alla Lazio? Capisco la voglia di allenare, ma sembra una storia d’amore in cui, già tradito, ritorna con la traditrice. Difficile che funzioni. Baroni, invece, deve ancora trovare la quadra. Sono due situazioni complicate e, per ora, preoccupanti".
Lasciamoci allora con un po’ di positività: chi sono i due top di questa quarta giornata di campionato?
“Il primo è Lorenzo Pellegrini. Come sempre, ha fatto una partita speciale nel derby e deve imparare a replicare queste prestazioni anche nelle altre 36 gare della stagione. Può diventare un giocatore fondamentale, uno di quelli che magari non fanno sempre la prima pagina, ma che alla fine determinano i risultati. Se giocasse sempre contro la Lazio arriverebbe ai livelli di Totti! Il secondo è Sulemana dell’Atalanta. È un giocatore pesante, uno di quelli che può spostare gli equilibri. Se farà una grande stagione, sarà una grande stagione anche per l’Atalanta. Il suo cartellino diventerà molto prezioso. È uno di quei profili che l’Atalanta valorizza e poi vende a cifre altissime. Credo che sarà davvero l’ago della bilancia per la squadra di Juric: se esploderà definitivamente, sarà una grande stagione per la sua squadra".
di Napoli Magazine
23/09/2025 - 12:18
A "1 Football Club", programma radiofonico in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Franco Piantanida, giornalista Mediaset. Di seguito, un estratto dell'intervista.
Franco, partirei con lei dalla gara di ieri sera. Come sovente accade, le chiederei i tre top e i tre flop del posticipo tra Napoli e Pisa.
“I flop sono tre. Due li metto in coppia: Beukema e Di Lorenzo. Non stanno attraversando un gran momento e mi ha fatto davvero un effetto strano vedere errori del genere da parte loro. È come una scatola cinese: l’errore più grande è quello di Di Lorenzo e dentro ci sono quelli di Beukema, così come accaduto anche contro il Manchester City. Secondo me è una questione di intesa e di impostazione generale. Finché non si sistema quella coppia al centro-destra, il Napoli rischierà di giocare partite sempre tirate, come contro il Pisa. Non è una questione di qualità, ma di equilibrio. Probabilmente con il rientro di Rrahmani le cose miglioreranno, perché negli anni è stato lui il vero riferimento difensivo. Beukema, forse, avrebbe avuto bisogno di un inserimento più graduale, ma l’emergenza lo ha costretto a prendersi subito un ruolo centrale. Il terzo flop lo do a De Bruyne. Ma non perché abbia giocato male: lo considero più una tirata d’orecchie. In questo momento è il capo cantiere del Napoli, gli hanno consegnato le chiavi della squadra, ma si sta preoccupando troppo degli altri, a dare indicazioni, a dire a Beukema di non scusarsi, a correggere, a calmare Conte. Così però si sta dimenticando di fare il suo, quello che deve dare lui in prima persona. Non lo vediamo ancora come il giocatore che può accendere la luce con una giocata. È normale, deve ancora trovare la sua dimensione, ma credo che ogni tanto dovrebbe alleggerirsi e pensare più al suo compito. La responsabilità è grande e lo sta caricando tanto".
Tra i top di Napoli-Pisa chi annovera?
"Il primo è Lucca. Non era un problema, non lo è e non lo sarà. Ha personalità, ha fatto un gol che pochi possono fare. Quel gol lo fa solo lui, non Lukaku o Hojlund. Deve solo trovare continuità e serenità, ma Conte ha un progetto chiaro su di lui, lo abbiamo capito con l’esultanza spropositata dopo il gol dell’attaccante ex Udinese. Il secondo è Angori. Ha fatto già due assist in stagione, il secondo ieri. Secondo me è un giocatore destinato a lasciare Pisa a fine stagione per fare un salto di carriera. Me lo segno già oggi. Il terzo è Spinazzola. Per anni è stato frenato da infortuni e sembrava quasi dimenticato dopo quello gravissimo con la Nazionale. Ora lo rivediamo nella sua versione migliore, addirittura con giocate da numero 10. In allenamento, per scherzo, gli darei davvero quella maglia. È il vero Spinazzola: ci ha messo anni a tornare, ma oggi è tornato ad essere determinante e credo che anche i tifosi del Napoli siano felicissimi di vederlo così. Forza: nel silenzio di Castel Volturno, facciamogli fare un allenamento con la maglia numero 10!”.
Le chiedo due flop in generale di questa quarta giornata di Serie A.
“Metto insieme due allenatori: Baroni e Sarri. Non sono riusciti a dare alle rispettive squadre un’identità chiara. Sarri, in particolare, mi lascia perplesso: perché è tornato alla Lazio? Capisco la voglia di allenare, ma sembra una storia d’amore in cui, già tradito, ritorna con la traditrice. Difficile che funzioni. Baroni, invece, deve ancora trovare la quadra. Sono due situazioni complicate e, per ora, preoccupanti".
Lasciamoci allora con un po’ di positività: chi sono i due top di questa quarta giornata di campionato?
“Il primo è Lorenzo Pellegrini. Come sempre, ha fatto una partita speciale nel derby e deve imparare a replicare queste prestazioni anche nelle altre 36 gare della stagione. Può diventare un giocatore fondamentale, uno di quelli che magari non fanno sempre la prima pagina, ma che alla fine determinano i risultati. Se giocasse sempre contro la Lazio arriverebbe ai livelli di Totti! Il secondo è Sulemana dell’Atalanta. È un giocatore pesante, uno di quelli che può spostare gli equilibri. Se farà una grande stagione, sarà una grande stagione anche per l’Atalanta. Il suo cartellino diventerà molto prezioso. È uno di quei profili che l’Atalanta valorizza e poi vende a cifre altissime. Credo che sarà davvero l’ago della bilancia per la squadra di Juric: se esploderà definitivamente, sarà una grande stagione per la sua squadra".