La Repubblica si è soffermata sul rapporto tra Romelu Lukaku, attaccante del Napoli, e Lautaro Martinez, centravanti dell'Inter: "Ad accogliere Lukaku in maglia giallorossa a San Siro, un anno fa, furono migliaia di fischietti. Ma fece più rumore la contestazione silenziosa dell’ex amico Lautaro, che gli strinse la mano, senza però guardarlo negli occhi. Pena e contrappasso. Quegli sguardi che tante volte si erano incrociati, gioiosi, dopo i gol segnati insieme, non avevano più motivo d’incontrarsi dopo lo sgarbo di Big Rom al Toro e all’Inter dopo la finale di Istanbul: le mancate risposte ai messaggi, l’assenza al matrimonio di Dimarco, infine il cambio di casacca. Scelse quella della Roma di Mourinho. Questa sera al Meazza, che lo ha amato e non lo perdona, giocherà sotto la guida di Conte. Avvicinandosi al finale di carriera, Lukaku ricerca gli allenatori della sua vita. Quelli che lo hanno capito. Fra i compagni, chi lo capiva benissimo è proprio Lautaro, in campo e fuori. Un mese fa, con indosso la maglia del Belgio, in un’intervista gli è scappato di chiamarlo «Lauti», come ai vecchi tempi. Lauti e Rome. Anzi, Rome e Lauti, perché nel primo biennio nerazzurro il belga era Batman e l’argentino Robin. Fra il 2019 e il 2021 i due hanno segnato 104 gol: 64 Lukaku e 40 Martinez. Quando si sono incontrati di nuovo alla Pinetina nella stagione 2022/23, dopo il disastroso anno di Romelu al Chelsea, i ruoli erano già invertiti: 14 reti per Big Rom, 28 per il Toro. E da lì la distanza fra i due ha continuato ad aprirsi, anche oltre i numeri. Hanno un solo gol di differenza in questa Serie A, 6 contro 5. Ma il dato non fotografa il momento".
di Napoli Magazine
10/11/2024 - 09:28
La Repubblica si è soffermata sul rapporto tra Romelu Lukaku, attaccante del Napoli, e Lautaro Martinez, centravanti dell'Inter: "Ad accogliere Lukaku in maglia giallorossa a San Siro, un anno fa, furono migliaia di fischietti. Ma fece più rumore la contestazione silenziosa dell’ex amico Lautaro, che gli strinse la mano, senza però guardarlo negli occhi. Pena e contrappasso. Quegli sguardi che tante volte si erano incrociati, gioiosi, dopo i gol segnati insieme, non avevano più motivo d’incontrarsi dopo lo sgarbo di Big Rom al Toro e all’Inter dopo la finale di Istanbul: le mancate risposte ai messaggi, l’assenza al matrimonio di Dimarco, infine il cambio di casacca. Scelse quella della Roma di Mourinho. Questa sera al Meazza, che lo ha amato e non lo perdona, giocherà sotto la guida di Conte. Avvicinandosi al finale di carriera, Lukaku ricerca gli allenatori della sua vita. Quelli che lo hanno capito. Fra i compagni, chi lo capiva benissimo è proprio Lautaro, in campo e fuori. Un mese fa, con indosso la maglia del Belgio, in un’intervista gli è scappato di chiamarlo «Lauti», come ai vecchi tempi. Lauti e Rome. Anzi, Rome e Lauti, perché nel primo biennio nerazzurro il belga era Batman e l’argentino Robin. Fra il 2019 e il 2021 i due hanno segnato 104 gol: 64 Lukaku e 40 Martinez. Quando si sono incontrati di nuovo alla Pinetina nella stagione 2022/23, dopo il disastroso anno di Romelu al Chelsea, i ruoli erano già invertiti: 14 reti per Big Rom, 28 per il Toro. E da lì la distanza fra i due ha continuato ad aprirsi, anche oltre i numeri. Hanno un solo gol di differenza in questa Serie A, 6 contro 5. Ma il dato non fotografa il momento".