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L'EDITORIALE - Antonio Petrazzuolo: "Napoli, esordio mortificante, che senso ha avere Conte senza completargli ancora la squadra?"
19.08.2024 23:00 di Napoli Magazine

NAPOLI - Dopo la scorsa stagione, a dir poco drammatica dal punto di vista sportivo, ogni tifoso del Napoli sperava in cuor suo che fosse finalmente arrivato il momento di resettare il tutto per ripartire con rinnovati auspici grazie all'inizio del nuovo campionato. Ma a quanto pare non è così. L'entusiasmo scaturito dall'arrivo di Conte lasciava ben sperare in un mercato di qualità che, dopo il sussulto Buongiorno, si è fermato ad un buon parametro zero (Spinazzola) e ad un giovane (Rafa Marin) di cui non è stato ancora possibile testarne le qualità. Che siano Neres, Gilmour e Lukaku i prossimi sospirati acquisti può fare anche piacere, sta di fatto che il ritardo evidente nel consegnare a Conte una rosa completa ha messo in imbarazzo sia l'allenatore che i "rimasugli" della vecchia guardia, chiaramente con la testa altrove dopo i risultati deludenti conseguiti. Sarebbe stato piu' opportuno svendere e consegnare tutti gli scontenti al primo interessato, anzichè cercare di piazzarli tentando di fare cassa, non potendo contare su un minimo, nonchè recente, rendimento degno di nota su cui fondare le proprie pretese di guadagno. Ecco allora che, complice la debacle di Buongiorno, con una rosa già risicata, Conte si è ritrovato a rispolverare l'incubo Juan Jesus, autore di due orrori clamorosi che, unitamente alla grave distrazione del subentrato Olivera, hanno spianato la strada ad un modesto Hellas Verona per la roboante ed inequivocabile vittoria all'esordio in A, un netto e sconfortante 3-0. Risultato mortificante, che ha smorzato l'entusiasmo dei tifosi già nervosi per la telenovela infinita del milionario Osimhen (che "rischia" perfino di restare, dato che il Psg ora mostra più interesse per Lookman) e per il mancato arrivo di un suo sostituto all'altezza. Che vuole fare il Napoli da grande? La sensazione è che ci si sia fermati alla vittoria del terzo scudetto, senza riuscire a reagire dopo l'addio di Spalletti e Giuntoli. Se bisogna rifondare, va data immediatamente la possibilità a Manna e Conte di completare la squadra, anche spendendo più del dovuto e senza stare troppo a tergiversare, tentando di risparmiare il milioncino di qua e di là. Purtroppo gli errori sono stati commessi e si stanno pagando tutti, da Cajuste a Lindstrom, senza dimenticare Natan e gli storici deludenti. Immagino che Conte sia stato costretto a schierare Juan Jesus, così come d'altronde tra i pali non ha che l'onesto Meret, e di conseguenza abbia dovuto puntare su Mazzocchi (volenteroso ma con limiti evidenti) oltre al non in forma Spinazzola. Peccato, perchè fino al doppio disastro di Jesus, la squadra era apparsa anche capace di tenere il campo senza correre grossi rischi e forte di un Kvara ispirato fino al momento della sostituzione al termine del primo tempo "per un affaticamento muscolare". Poi il Napoli si è letteralmente sciolto, senza opporre resistenza, porgendo il fianco agli avversari che arrivavano in porta da ogni dove, sotto gli occhi sorpresi di giocatori alle prime esperienze di livello come Livramento e Mosquera. Eppure qualcosa di buono Di Lorenzo e Anguissa (con la traversa che vibra ancora) l'avevano realizzato! Al di là dell'arbitro casalingo e troppo permissivo verso i gialloblu pronti a sganciare calcetti e calcioni ai danni del georgiano, nel marasma generale, dopo un buon inizio, si sono ritrovati inermi anche Rrahmani, Lobotka e lo stesso Politano, mentre sia Simeone che Raspadori non hanno essenzialmente inciso in alcun modo. Forse avrei dato qualche minuto in più a Ngonge, l'ho pensato anche durante la partita mentre leggevo i nomi di Cheddira, Iaccarino e Mezzoni alla ricerca di una soluzione che difficilmente sarebbe potuta arrivare dalla panchina. Mi hanno fatto un certo effetto le scuse di Conte ai napoletani per la brutta figura conseguita alla prima giornata di campionato, segno tangibile che anche la guida tecnica sta vivendo un momento che non si aspettava potesse verificarsi sin da subito. Intanto i giorni scorrono e gli imbarazzi rischiano di moltiplicarsi. Bisogna mettere mano alla tasca e comprare chi occorre. Non c'è altra strada, altrimenti davvero si rischia una nuova stagione da comparsa, subendo sconfitte da chiunque e, sinceramente, i napoletani non meritano di incassare ulteriori delusioni senza poter contare su una squadra che ha, prima del conseguimento del denaro, il piacere di lottare e giocare a calcio come priorità nella propria vita professionale. La domanda sorge spontanea: che senso ha fregiarsi di Conte in panchina senza avergli ancora completato la squadra? Io credo poco nei miracoli, ma mi auguro che entro il 31 agosto arrivino i calciatori richiesti dal tecnico, lasciando fuori dal progetto chi, evidentemente, non sente più propri i colori azzurri e non li onora per evidente incapacità già da diversi mesi. Per cortesia, agite! Non si può andare avanti così!

Antonio Petrazzuolo

Napoli Magazine
 
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19/08/2024 - 23:00

NAPOLI - Dopo la scorsa stagione, a dir poco drammatica dal punto di vista sportivo, ogni tifoso del Napoli sperava in cuor suo che fosse finalmente arrivato il momento di resettare il tutto per ripartire con rinnovati auspici grazie all'inizio del nuovo campionato. Ma a quanto pare non è così. L'entusiasmo scaturito dall'arrivo di Conte lasciava ben sperare in un mercato di qualità che, dopo il sussulto Buongiorno, si è fermato ad un buon parametro zero (Spinazzola) e ad un giovane (Rafa Marin) di cui non è stato ancora possibile testarne le qualità. Che siano Neres, Gilmour e Lukaku i prossimi sospirati acquisti può fare anche piacere, sta di fatto che il ritardo evidente nel consegnare a Conte una rosa completa ha messo in imbarazzo sia l'allenatore che i "rimasugli" della vecchia guardia, chiaramente con la testa altrove dopo i risultati deludenti conseguiti. Sarebbe stato piu' opportuno svendere e consegnare tutti gli scontenti al primo interessato, anzichè cercare di piazzarli tentando di fare cassa, non potendo contare su un minimo, nonchè recente, rendimento degno di nota su cui fondare le proprie pretese di guadagno. Ecco allora che, complice la debacle di Buongiorno, con una rosa già risicata, Conte si è ritrovato a rispolverare l'incubo Juan Jesus, autore di due orrori clamorosi che, unitamente alla grave distrazione del subentrato Olivera, hanno spianato la strada ad un modesto Hellas Verona per la roboante ed inequivocabile vittoria all'esordio in A, un netto e sconfortante 3-0. Risultato mortificante, che ha smorzato l'entusiasmo dei tifosi già nervosi per la telenovela infinita del milionario Osimhen (che "rischia" perfino di restare, dato che il Psg ora mostra più interesse per Lookman) e per il mancato arrivo di un suo sostituto all'altezza. Che vuole fare il Napoli da grande? La sensazione è che ci si sia fermati alla vittoria del terzo scudetto, senza riuscire a reagire dopo l'addio di Spalletti e Giuntoli. Se bisogna rifondare, va data immediatamente la possibilità a Manna e Conte di completare la squadra, anche spendendo più del dovuto e senza stare troppo a tergiversare, tentando di risparmiare il milioncino di qua e di là. Purtroppo gli errori sono stati commessi e si stanno pagando tutti, da Cajuste a Lindstrom, senza dimenticare Natan e gli storici deludenti. Immagino che Conte sia stato costretto a schierare Juan Jesus, così come d'altronde tra i pali non ha che l'onesto Meret, e di conseguenza abbia dovuto puntare su Mazzocchi (volenteroso ma con limiti evidenti) oltre al non in forma Spinazzola. Peccato, perchè fino al doppio disastro di Jesus, la squadra era apparsa anche capace di tenere il campo senza correre grossi rischi e forte di un Kvara ispirato fino al momento della sostituzione al termine del primo tempo "per un affaticamento muscolare". Poi il Napoli si è letteralmente sciolto, senza opporre resistenza, porgendo il fianco agli avversari che arrivavano in porta da ogni dove, sotto gli occhi sorpresi di giocatori alle prime esperienze di livello come Livramento e Mosquera. Eppure qualcosa di buono Di Lorenzo e Anguissa (con la traversa che vibra ancora) l'avevano realizzato! Al di là dell'arbitro casalingo e troppo permissivo verso i gialloblu pronti a sganciare calcetti e calcioni ai danni del georgiano, nel marasma generale, dopo un buon inizio, si sono ritrovati inermi anche Rrahmani, Lobotka e lo stesso Politano, mentre sia Simeone che Raspadori non hanno essenzialmente inciso in alcun modo. Forse avrei dato qualche minuto in più a Ngonge, l'ho pensato anche durante la partita mentre leggevo i nomi di Cheddira, Iaccarino e Mezzoni alla ricerca di una soluzione che difficilmente sarebbe potuta arrivare dalla panchina. Mi hanno fatto un certo effetto le scuse di Conte ai napoletani per la brutta figura conseguita alla prima giornata di campionato, segno tangibile che anche la guida tecnica sta vivendo un momento che non si aspettava potesse verificarsi sin da subito. Intanto i giorni scorrono e gli imbarazzi rischiano di moltiplicarsi. Bisogna mettere mano alla tasca e comprare chi occorre. Non c'è altra strada, altrimenti davvero si rischia una nuova stagione da comparsa, subendo sconfitte da chiunque e, sinceramente, i napoletani non meritano di incassare ulteriori delusioni senza poter contare su una squadra che ha, prima del conseguimento del denaro, il piacere di lottare e giocare a calcio come priorità nella propria vita professionale. La domanda sorge spontanea: che senso ha fregiarsi di Conte in panchina senza avergli ancora completato la squadra? Io credo poco nei miracoli, ma mi auguro che entro il 31 agosto arrivino i calciatori richiesti dal tecnico, lasciando fuori dal progetto chi, evidentemente, non sente più propri i colori azzurri e non li onora per evidente incapacità già da diversi mesi. Per cortesia, agite! Non si può andare avanti così!

Antonio Petrazzuolo

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