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L'EDITORIALE - Antonio Petrazzuolo: "Resurrezione Napoli, 6 gol a raffica e tanti sorrisi, vi vogliamo così!"
29.02.2024 15:00 di Napoli Magazine

NAPOLI - Finalmente! In una stagione quasi del tutto priva di emozioni, il Napoli ha deciso di risollevarsi a Reggio Emilia contro il Sassuolo, ritrovando i tre punti, e soprattutto i gol, o meglio una ricca goleada! Certo, probabilmente, sarebbe stato più saggio spalmarle in diverse partite queste sei reti, ma non si può volere tutto dalla vita... L'auspicio è che la scorpacciata romagnola non resti un urlo isolato, ma possa rappresentare un punto da cui ripartire per chiudere nel migliore dei modi il campionato. Le note positive, infatti, sono state diverse. Dall'approccio al match, con predominio territoriale oltre il 70%, fino alla reazione dopo il bel gol di Racic, bravo a trovare (su un rimpallo) la giusta traiettoria a giro dalla lunga distanza che ha complicato la vita a Meret (dal quale ci si attende sempre il miracolo che non sempre arriva). E poi solo acuti. Dal tacco smarcante (sublime) di Anguissa per Rrahmani, fino alla superlativa tripletta di Osimhen e alla liberatoria doppietta di un rigenerato Kvaratskhelia, il tutto grazie anche ai due assist di Politano, oltre a quello del georgiano per il bomber nigeriano. In pratica un attacco spallettiano, una vittoria da campioni d'Italia, come tutti si attendevano più o meno sempre durante questa stagione. E invece sappiamo com'è andata finora. Vincere 6-1 non è mai banale, o il frutto di un caso, anche se di fronte c'era un Sassuolo stordito dal lungo momento no, e che non ha beneficiato nemmeno della presunta scossa che un cambio in panchina statisticamente di solito assicura. I concetti semplici riportati dall'ex vice di Spalletti alla squadra hanno permesso ai ragazzi di ritrovare gli automatismi che li avevano resi forti, indistruttibili e per certi versi pronti ad affrontare qualsiasi tipo di avversario, senza alcuna paura. Era questo ciò che sperava di ottenere De Laurentiis, e avrebbe dovuto attuare prima, anche grazie alle schede personalizzate stilate in tempi record dal preparatore Sinatti che mostrano segnali di ripresa incoraggianti. A tal proposito mi riferisco soprattutto ad Anguissa, rigenerato rispetto alle ultime prestazioni. E poi Lobotka, sempre sul pezzo, come pure Traorè, bravo a sfiorare la rete personale oltre che a garantire un ottimo pressing a centrocampo. Inoltre dalle parole di Ostigard è emerso un dettaglio importante, la ricerca del primo passaggio da parte del centrale di difesa in fase di impostazione, in modo tale da permettere a Lobotka di liberarsi della marcatura per poter poi agire, scevro da turbe e pensieri, nelle ripartenze. Piccoli appunti che hanno gratificato, oltre che il norvegese e Rrahmani, anche Mario Rui e Di Lorenzo, bravi a sostenere Kvara e Politano sulle fasce. Con questo atteggiamento, privo di timori, i rifornimenti per Osimhen si sono moltiplicati e i risultati si sono visti. Un ottimo antipasto in vista di Napoli-Juventus, probabilmente una delle ultime occasioni per onorare quello scudetto rimasto aggrappato sul petto degli azzurri con un sottilissimo filo di cotone e far capire che la squadra (se vuole) può provare a mettere una pezza per tentare la rimonta impossibile, ovvero riagguantare quella zona Champions che ora dista 8 punti e che, con prestazioni come quelle offerte al Mapei Stadium, potrebbe perfino riavvicinarsi clamorosamente. Tutto è volerli i traguardi nella vita. Provarci non costa nulla, tanto non c'è più niente da perdere! La ricetta è qui: sorrisi (grazie alle giocate semplici), divertimento (rifugiandosi negli automatismi consolidati) e gol (tanti, uno dietro l'altro). Così facendo non esistono limiti che questo Napoli può porsi.

 

 

Antonio Petrazzuolo
 
 
Napoli Magazine
 
 
Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com
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NAPOLI - Finalmente! In una stagione quasi del tutto priva di emozioni, il Napoli ha deciso di risollevarsi a Reggio Emilia contro il Sassuolo, ritrovando i tre punti, e soprattutto i gol, o meglio una ricca goleada! Certo, probabilmente, sarebbe stato più saggio spalmarle in diverse partite queste sei reti, ma non si può volere tutto dalla vita... L'auspicio è che la scorpacciata romagnola non resti un urlo isolato, ma possa rappresentare un punto da cui ripartire per chiudere nel migliore dei modi il campionato. Le note positive, infatti, sono state diverse. Dall'approccio al match, con predominio territoriale oltre il 70%, fino alla reazione dopo il bel gol di Racic, bravo a trovare (su un rimpallo) la giusta traiettoria a giro dalla lunga distanza che ha complicato la vita a Meret (dal quale ci si attende sempre il miracolo che non sempre arriva). E poi solo acuti. Dal tacco smarcante (sublime) di Anguissa per Rrahmani, fino alla superlativa tripletta di Osimhen e alla liberatoria doppietta di un rigenerato Kvaratskhelia, il tutto grazie anche ai due assist di Politano, oltre a quello del georgiano per il bomber nigeriano. In pratica un attacco spallettiano, una vittoria da campioni d'Italia, come tutti si attendevano più o meno sempre durante questa stagione. E invece sappiamo com'è andata finora. Vincere 6-1 non è mai banale, o il frutto di un caso, anche se di fronte c'era un Sassuolo stordito dal lungo momento no, e che non ha beneficiato nemmeno della presunta scossa che un cambio in panchina statisticamente di solito assicura. I concetti semplici riportati dall'ex vice di Spalletti alla squadra hanno permesso ai ragazzi di ritrovare gli automatismi che li avevano resi forti, indistruttibili e per certi versi pronti ad affrontare qualsiasi tipo di avversario, senza alcuna paura. Era questo ciò che sperava di ottenere De Laurentiis, e avrebbe dovuto attuare prima, anche grazie alle schede personalizzate stilate in tempi record dal preparatore Sinatti che mostrano segnali di ripresa incoraggianti. A tal proposito mi riferisco soprattutto ad Anguissa, rigenerato rispetto alle ultime prestazioni. E poi Lobotka, sempre sul pezzo, come pure Traorè, bravo a sfiorare la rete personale oltre che a garantire un ottimo pressing a centrocampo. Inoltre dalle parole di Ostigard è emerso un dettaglio importante, la ricerca del primo passaggio da parte del centrale di difesa in fase di impostazione, in modo tale da permettere a Lobotka di liberarsi della marcatura per poter poi agire, scevro da turbe e pensieri, nelle ripartenze. Piccoli appunti che hanno gratificato, oltre che il norvegese e Rrahmani, anche Mario Rui e Di Lorenzo, bravi a sostenere Kvara e Politano sulle fasce. Con questo atteggiamento, privo di timori, i rifornimenti per Osimhen si sono moltiplicati e i risultati si sono visti. Un ottimo antipasto in vista di Napoli-Juventus, probabilmente una delle ultime occasioni per onorare quello scudetto rimasto aggrappato sul petto degli azzurri con un sottilissimo filo di cotone e far capire che la squadra (se vuole) può provare a mettere una pezza per tentare la rimonta impossibile, ovvero riagguantare quella zona Champions che ora dista 8 punti e che, con prestazioni come quelle offerte al Mapei Stadium, potrebbe perfino riavvicinarsi clamorosamente. Tutto è volerli i traguardi nella vita. Provarci non costa nulla, tanto non c'è più niente da perdere! La ricetta è qui: sorrisi (grazie alle giocate semplici), divertimento (rifugiandosi negli automatismi consolidati) e gol (tanti, uno dietro l'altro). Così facendo non esistono limiti che questo Napoli può porsi.

 

 

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