L'Angolo
FOCUS NM - Napoli-Sassuolo, dallo strapotere del Capitano alle vecchie abitudini: i 5 spunti
29.08.2023 12:32 di Napoli Magazine

NAPOLI - Napoli-Sassuolo (2-0), dallo strapotere del Capitano alle vecchie abitudini: ecco i 5 spunti.

 

- In questo momento, senza possibilità di essere smentiti, possiamo affermare che Di Lorenzo è il terzino destro più forte ed incisivo d'Europa. Unico ed inimitabile. Non solo per i due assist ed il gol siglato nelle prime due giornate di campionato, ma anche (anzi soprattutto) per tutto ciò che il Capitano del Napoli riesce a fare all'interno di una singola partita. Sovrapposizioni continue, interventi difensivi degni del miglior centrale, visione di gioco, intelligenza tattica e continuità spaventosa nei 90 minuti gara dopo gara. Il 22 azzurro ha tutto e la sua scalata andrebbe studiata all'università: dalla C alla Champions, dal Matera alla fascia del Napoli, dall'anonimato al titolo di Campione d'Europa con l'Italia e allo Scudetto con gli azzurri. Un 'cursus honorum' che in pochissimi possono vantare.

 

- Già dimenticata la delusione per il mancato arrivo di Gabri Veiga. Il motivo? La presenza di un giocatore fantastico come Piotr Zielinski. Il 20 è gioia per gli occhi, il vero cervello di questa squadra in mezzo al campo. Non solo finte straordinarie e imbucate illuminanti, ma anche un'enorme mole di gioco prodotta che contribuisce a renderlo insostituibile all'interno della mediana di Garcia. Uno così sarà sempre meglio averlo in squadra che contro e le prime due prestazioni contro Frosinone e Sassuolo l'hanno confermato: tante chiacchiere e tante critiche, ma alla fine il polacco è sempre lì. Se ogni allenatore, dal post Sarri in poi, ha puntato su di lui un motivo ci sarà. Ed è facile intuirlo.

 

- Lo si era capito già nel corso del secondo tempo di Frosinone, ma contro il Sassuolo è apparso ancor più evidente: Anguissa è in una forma straripante. Nonostante l'infortunio che lo ha tenuto fermo per un po' in ritiro, il che è tutto dire. Monumentale anche contro i neroverdi, il camerunense ha cominciato così come fece esattamente un anno fa: ordine e forza nel mezzo, sgroppate inarrestabili e continui inserimenti. La sua assenza durante la Coppa d'Africa sarà pesante, motivo per il quale il processo di crescita di Cajuste dovrà procedere spedito. L'ex Reims con il 99 al suo fianco potrà soltanto crescere, si è visto anche nei primi minuti giocati (molto bene) al Maradona.

 

- È in arrivo anche Lindstrom, ulteriore pedina di qualità che andrà a rinforzare un attacco stellare. Nel frattempo, però, chi già c'è ha messo le cose in chiaro: quest'anno bisognerà fare ancora i conti con gli azzurri per lo scudetto. Prestazione di altissimo livello per Politano, al di là del rigore che è riuscito a procurarsi dopo l'ennesima combinazione con Di Lorenzo. Con Osimhen poi si parte 1-0, è una matematica certezza. Stavolta il gol è arrivato su rigore (cosa non banale visti i tanti errori dello scorso anno e quello di Raspadori, autore di una buona gara fino a quel momento) ma non è questo il punto: il nigeriano incide come pochissimi in Serie A. Soltanto Lautaro Martinez potrebbe insidiarlo per il titolo di capocannoniere. Infine c'è Kvaratskhelia, al quale sono bastati 3 minuti dopo il suo ingresso a gara in corso per lasciare il segno. L'assist fornito dal georgiano per il gol del Capitano è poesia pura, un'intuizione che solo i grandi campioni hanno in quella situazione di gioco. Morale della favola? Il danese, ormai ex Eintracht Francoforte, troverà compagni di altissimo livello accanto ai quali potrà esprimere al meglio tutto il proprio enorme talento. Grandissimo colpo.

 

- Nuovo Napoli, vecchie abitudini. Forse è banale dirlo, ma è proprio così. La squadra di Garcia, almeno per il momento, sembra viaggiare con il pilota automatico inserito dopo il dominio incontrastato messo in mostra lo scorso anno. Certo, alcune differenze ci sono: meno possesso palla, Lobotka coinvolto diversamente, maggiori verticalizzazioni per le punte e qualche lancio lungo in più negli spazi quando possibile. Piccoli (o grandi, ce lo dirà il campo più in là) dettagli che l'allenatore francese sta limando giorno dopo giorno com'è giusto che sia. Con il tempo vedremo i frutti anche dei nuovi automatismi, intanto però i "vecchi" funzionano alla grande e tanto basta. Ora testa alla sfida con la Lazio, primo big match stagionale che potrebbe già dire qualcosa sulle ambizioni azzurre.

 

Simone Santacroce

 

Napoli Magazine

 

Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte www.napolimagazine.com

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FOCUS NM - Napoli-Sassuolo, dallo strapotere del Capitano alle vecchie abitudini: i 5 spunti

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29/08/2023 - 12:32

NAPOLI - Napoli-Sassuolo (2-0), dallo strapotere del Capitano alle vecchie abitudini: ecco i 5 spunti.

 

- In questo momento, senza possibilità di essere smentiti, possiamo affermare che Di Lorenzo è il terzino destro più forte ed incisivo d'Europa. Unico ed inimitabile. Non solo per i due assist ed il gol siglato nelle prime due giornate di campionato, ma anche (anzi soprattutto) per tutto ciò che il Capitano del Napoli riesce a fare all'interno di una singola partita. Sovrapposizioni continue, interventi difensivi degni del miglior centrale, visione di gioco, intelligenza tattica e continuità spaventosa nei 90 minuti gara dopo gara. Il 22 azzurro ha tutto e la sua scalata andrebbe studiata all'università: dalla C alla Champions, dal Matera alla fascia del Napoli, dall'anonimato al titolo di Campione d'Europa con l'Italia e allo Scudetto con gli azzurri. Un 'cursus honorum' che in pochissimi possono vantare.

 

- Già dimenticata la delusione per il mancato arrivo di Gabri Veiga. Il motivo? La presenza di un giocatore fantastico come Piotr Zielinski. Il 20 è gioia per gli occhi, il vero cervello di questa squadra in mezzo al campo. Non solo finte straordinarie e imbucate illuminanti, ma anche un'enorme mole di gioco prodotta che contribuisce a renderlo insostituibile all'interno della mediana di Garcia. Uno così sarà sempre meglio averlo in squadra che contro e le prime due prestazioni contro Frosinone e Sassuolo l'hanno confermato: tante chiacchiere e tante critiche, ma alla fine il polacco è sempre lì. Se ogni allenatore, dal post Sarri in poi, ha puntato su di lui un motivo ci sarà. Ed è facile intuirlo.

 

- Lo si era capito già nel corso del secondo tempo di Frosinone, ma contro il Sassuolo è apparso ancor più evidente: Anguissa è in una forma straripante. Nonostante l'infortunio che lo ha tenuto fermo per un po' in ritiro, il che è tutto dire. Monumentale anche contro i neroverdi, il camerunense ha cominciato così come fece esattamente un anno fa: ordine e forza nel mezzo, sgroppate inarrestabili e continui inserimenti. La sua assenza durante la Coppa d'Africa sarà pesante, motivo per il quale il processo di crescita di Cajuste dovrà procedere spedito. L'ex Reims con il 99 al suo fianco potrà soltanto crescere, si è visto anche nei primi minuti giocati (molto bene) al Maradona.

 

- È in arrivo anche Lindstrom, ulteriore pedina di qualità che andrà a rinforzare un attacco stellare. Nel frattempo, però, chi già c'è ha messo le cose in chiaro: quest'anno bisognerà fare ancora i conti con gli azzurri per lo scudetto. Prestazione di altissimo livello per Politano, al di là del rigore che è riuscito a procurarsi dopo l'ennesima combinazione con Di Lorenzo. Con Osimhen poi si parte 1-0, è una matematica certezza. Stavolta il gol è arrivato su rigore (cosa non banale visti i tanti errori dello scorso anno e quello di Raspadori, autore di una buona gara fino a quel momento) ma non è questo il punto: il nigeriano incide come pochissimi in Serie A. Soltanto Lautaro Martinez potrebbe insidiarlo per il titolo di capocannoniere. Infine c'è Kvaratskhelia, al quale sono bastati 3 minuti dopo il suo ingresso a gara in corso per lasciare il segno. L'assist fornito dal georgiano per il gol del Capitano è poesia pura, un'intuizione che solo i grandi campioni hanno in quella situazione di gioco. Morale della favola? Il danese, ormai ex Eintracht Francoforte, troverà compagni di altissimo livello accanto ai quali potrà esprimere al meglio tutto il proprio enorme talento. Grandissimo colpo.

 

- Nuovo Napoli, vecchie abitudini. Forse è banale dirlo, ma è proprio così. La squadra di Garcia, almeno per il momento, sembra viaggiare con il pilota automatico inserito dopo il dominio incontrastato messo in mostra lo scorso anno. Certo, alcune differenze ci sono: meno possesso palla, Lobotka coinvolto diversamente, maggiori verticalizzazioni per le punte e qualche lancio lungo in più negli spazi quando possibile. Piccoli (o grandi, ce lo dirà il campo più in là) dettagli che l'allenatore francese sta limando giorno dopo giorno com'è giusto che sia. Con il tempo vedremo i frutti anche dei nuovi automatismi, intanto però i "vecchi" funzionano alla grande e tanto basta. Ora testa alla sfida con la Lazio, primo big match stagionale che potrebbe già dire qualcosa sulle ambizioni azzurre.

 

Simone Santacroce

 

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