NAPOLI - La dannazione s’abbatte sul Napoli nel giorno più propizio, quando la Roma s’è “scansata” e l’aggancio al secondo posto era nell’aria. Per di più l’avversario era lì a portata di gol. Tuttavia è successo che la perfetta macchina da vittoria s’è inceppata – e s’è inceppata di brutto –, con essa i sogni di aggancio e di gloria sono sfumati dopo nemmeno sei minuti. Già, il gol di Nestorovski su un onesto contropiede del Palermo, concesso da una fase difensiva più che rilassata del Napoli (solita tremolante marcatura a zona), ha cambiato la notte azzurra, che dal colore del cielo è diventata nera. Il gol nasce di rimbalzo da un calcio d’angolo, che esce dall’area e poi torna trovando Albiol e Hysai fuori posizione. Una partita, purtroppo, paradossale, ma pure paradigmatica. Paradossale perché le occasioni non sono certo mancate. Non c’erano, però, le caratteristiche necessarie per trasformare le opportunità in gol. Succede quando gli esterni (Insigne e Callejon) non hanno gambe e testa ben oleate e il Napoli si ostina ad attaccare sempre e solo allo stesso modo. Accade quando non hai la “cazzima” e la personalità sufficienti per ribaltare una disgrazia iniziale (lo 0-1) contro l’ultima in classifica. Perché al di la della malanotte – rimpalli e fortune sgretolatesi sul fortino Palermo – pesa la staticità della squadra nell’affrontare le situazioni difficili. La surreale notte del Napoli s’è infranta sui numeri in rosso che stanno accompagnando questa stagione: quattro punti persi tra Pescara (in trasferta, alla prima) e Palermo (in casa) e i pareggi con Lazio e Sassuolo (e il ko con la Roma) in casa. Cifre che fanno luce su un angolo buio del Napoli: purtroppo il San Paolo non è più un bunker inespugnabile.
Toni Iavarone
Napoli Magazine
Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte:www.napolimagazine.com
di Napoli Magazine
30/01/2024 - 18:26
NAPOLI - La dannazione s’abbatte sul Napoli nel giorno più propizio, quando la Roma s’è “scansata” e l’aggancio al secondo posto era nell’aria. Per di più l’avversario era lì a portata di gol. Tuttavia è successo che la perfetta macchina da vittoria s’è inceppata – e s’è inceppata di brutto –, con essa i sogni di aggancio e di gloria sono sfumati dopo nemmeno sei minuti. Già, il gol di Nestorovski su un onesto contropiede del Palermo, concesso da una fase difensiva più che rilassata del Napoli (solita tremolante marcatura a zona), ha cambiato la notte azzurra, che dal colore del cielo è diventata nera. Il gol nasce di rimbalzo da un calcio d’angolo, che esce dall’area e poi torna trovando Albiol e Hysai fuori posizione. Una partita, purtroppo, paradossale, ma pure paradigmatica. Paradossale perché le occasioni non sono certo mancate. Non c’erano, però, le caratteristiche necessarie per trasformare le opportunità in gol. Succede quando gli esterni (Insigne e Callejon) non hanno gambe e testa ben oleate e il Napoli si ostina ad attaccare sempre e solo allo stesso modo. Accade quando non hai la “cazzima” e la personalità sufficienti per ribaltare una disgrazia iniziale (lo 0-1) contro l’ultima in classifica. Perché al di la della malanotte – rimpalli e fortune sgretolatesi sul fortino Palermo – pesa la staticità della squadra nell’affrontare le situazioni difficili. La surreale notte del Napoli s’è infranta sui numeri in rosso che stanno accompagnando questa stagione: quattro punti persi tra Pescara (in trasferta, alla prima) e Palermo (in casa) e i pareggi con Lazio e Sassuolo (e il ko con la Roma) in casa. Cifre che fanno luce su un angolo buio del Napoli: purtroppo il San Paolo non è più un bunker inespugnabile.
Toni Iavarone
Napoli Magazine
Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte:www.napolimagazine.com