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ZIG ZAG - Carbone: "Ben venga Sarri, vi racconto il mio incontro con Giuntoli"
17.06.2015 23:44 di Napoli Magazine

NAPOLI - Sento parlare di un diffuso malumore a Napoli per l'approdo in azzurro di Mister Sarri e del d.s. Giuntoli, un malumore per il quale non sono assolutamente d'accordo. Viviamo in un mondo in cui spesso ci lamentiamo che non esiste meritocrazia, dove spesso ci pesa il fatto che le "spinte" e le "amicizie" contino molto di più del valore del professionista; beh Mister Maurizio Sarri é il manifesto vivente del raggiungimento degli obiettivi attraverso il merito, la gavetta, e l'applicazione di nuove idee e nuovi concetti, utilizzati però in maniera semplice e lineare. E allora che ben venga il merito, che ben venga chi ha sudato ed è arrivato solo dopo aver ottenuto risultati solo grazie all'impegno e allavoro. che ben venga Mister Sarri in una grande piazza come Napoli. Qualcuno obietterà che non è un nome dal fascino internazionale, che non ha l'appeal del Top Manager, e che Napoli forse merita un nome altisonante, un nome dal Palmares e dalla carriera, tutte cose vere, possibili, ma a me piace valutare un allenatore per ciò che la sua squadra fa vedere in campo, per come lavora durante la settimana, per come gestisce il suo gruppo, per i concetti di gioco che espone e poco importa se indossi la tuta, piuttosto che la giacca, se sia toscano oppure di Amsterdam, se abbia allenato il Barcellona, o l'Empoli. Io ho seguito molto l'Empoli quest'anno, e posso tranquillamente affermare che per lunghi tratti del campionato é stata una delle squadre che ha fatto vedere il miglior calcio della nostra Serie A. Sarri é allenatore capace, innovativo e motivato (cosa che nell'ultimo periodo è molto mancata). Gioca un calcio semplice, molto offensivo, fatto di tantissime verticalizzazioni e di precisi movimenti volti ad allungare il campo (più che ad allargarlo). É uno dei pochi allenatori che valorizza ancora il ruolo del trequartista e che predilige attaccare per vie centrali piuttosto che sugli esterni. Ma la grande prerogativa di Mister Sarri, quello che ha destato l'attenzione di molti addetti ai lavori, é la sua linea difensiva a quattro. Un concentrato di applicazione, abnegazione e sincronismo che ha davvero colpito tutti. I quattro si muovono in maniera simbiotica, mantengono le distanze perfettamente, attaccano la palla coperta e scappano sulla palla libera con automatismi eccezionali. La linea resta molto alta, e l'attenzione non è mai sul singolo. Sarri lavora tantissimo su questo aspetto, e sui movimenti di tutto il reparto, anche attraverso metodi innovativi, come i droni che gli permettono di rivedere i propri allenamenti (e quindi i movimenti della linea difensiva) dall'alto. Sarri si fida molto della velocità di aggiustamento dei suoi uomini. Quando il terzino sul lato palla esce, infatti, quello sul lato opposto stringe tantissimo, lasciando molto spazio sulla fascia di competenza, facendo grande affidamento sulla capacità di reazione di tutta la linea, su un eventuale cambio gioco. Molti obiettano sui nomi che si stanno accostando al Napoli, sento dire che si é passati dal richiedere Mascherano e Agger, al richiedere Mario Rui e Valdifiori. Ma io sono certo che il Napoli costruirà una squadra forte, fatta di un mix di campioni, giovani di prospettiva e di giocatori di cui il Mister si fida. Credo che nessuno, e meno che mai Sarri, voglia e possa permettersi di sprecare la grande possibilità della propria carriera, con giocatori non all'altezza o che ritiene di categorie inferiori. Ed in questo, una grande mano, gli verrà data dal d.s. Giuntoli, persona seria e competente, e protagonista del miracolo Carpi. Ho avuto il piacere di incontrare Giuntoli personalmente, e di scambiare delle opinioni con lui, é un uomo dalla forte personalitá e ricordo che mi colpì molto il fatto che, a tavola, parlammo di tutto, ricordo che passammo dal parlare di tattica, di preparazione atletica, finanche di fisioterapia, aveva conoscenze specifiche su tutto, e quando ci salutammo pensai che fosse davvero un Direttore Sportivo completo, e che potesse fare davvero tanta strada. E il mio augurio per lui, per Mister Sarri, e per tutto il Napoli é che questo sia il punto di partenza, per riportare questi colori ai meravigliosi fasti di un tempo.

 

 

Benito Carbone

 

Napoli Magazine

 

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ZIG ZAG - Carbone: "Ben venga Sarri, vi racconto il mio incontro con Giuntoli"

di Napoli Magazine

17/06/2024 - 23:44

NAPOLI - Sento parlare di un diffuso malumore a Napoli per l'approdo in azzurro di Mister Sarri e del d.s. Giuntoli, un malumore per il quale non sono assolutamente d'accordo. Viviamo in un mondo in cui spesso ci lamentiamo che non esiste meritocrazia, dove spesso ci pesa il fatto che le "spinte" e le "amicizie" contino molto di più del valore del professionista; beh Mister Maurizio Sarri é il manifesto vivente del raggiungimento degli obiettivi attraverso il merito, la gavetta, e l'applicazione di nuove idee e nuovi concetti, utilizzati però in maniera semplice e lineare. E allora che ben venga il merito, che ben venga chi ha sudato ed è arrivato solo dopo aver ottenuto risultati solo grazie all'impegno e allavoro. che ben venga Mister Sarri in una grande piazza come Napoli. Qualcuno obietterà che non è un nome dal fascino internazionale, che non ha l'appeal del Top Manager, e che Napoli forse merita un nome altisonante, un nome dal Palmares e dalla carriera, tutte cose vere, possibili, ma a me piace valutare un allenatore per ciò che la sua squadra fa vedere in campo, per come lavora durante la settimana, per come gestisce il suo gruppo, per i concetti di gioco che espone e poco importa se indossi la tuta, piuttosto che la giacca, se sia toscano oppure di Amsterdam, se abbia allenato il Barcellona, o l'Empoli. Io ho seguito molto l'Empoli quest'anno, e posso tranquillamente affermare che per lunghi tratti del campionato é stata una delle squadre che ha fatto vedere il miglior calcio della nostra Serie A. Sarri é allenatore capace, innovativo e motivato (cosa che nell'ultimo periodo è molto mancata). Gioca un calcio semplice, molto offensivo, fatto di tantissime verticalizzazioni e di precisi movimenti volti ad allungare il campo (più che ad allargarlo). É uno dei pochi allenatori che valorizza ancora il ruolo del trequartista e che predilige attaccare per vie centrali piuttosto che sugli esterni. Ma la grande prerogativa di Mister Sarri, quello che ha destato l'attenzione di molti addetti ai lavori, é la sua linea difensiva a quattro. Un concentrato di applicazione, abnegazione e sincronismo che ha davvero colpito tutti. I quattro si muovono in maniera simbiotica, mantengono le distanze perfettamente, attaccano la palla coperta e scappano sulla palla libera con automatismi eccezionali. La linea resta molto alta, e l'attenzione non è mai sul singolo. Sarri lavora tantissimo su questo aspetto, e sui movimenti di tutto il reparto, anche attraverso metodi innovativi, come i droni che gli permettono di rivedere i propri allenamenti (e quindi i movimenti della linea difensiva) dall'alto. Sarri si fida molto della velocità di aggiustamento dei suoi uomini. Quando il terzino sul lato palla esce, infatti, quello sul lato opposto stringe tantissimo, lasciando molto spazio sulla fascia di competenza, facendo grande affidamento sulla capacità di reazione di tutta la linea, su un eventuale cambio gioco. Molti obiettano sui nomi che si stanno accostando al Napoli, sento dire che si é passati dal richiedere Mascherano e Agger, al richiedere Mario Rui e Valdifiori. Ma io sono certo che il Napoli costruirà una squadra forte, fatta di un mix di campioni, giovani di prospettiva e di giocatori di cui il Mister si fida. Credo che nessuno, e meno che mai Sarri, voglia e possa permettersi di sprecare la grande possibilità della propria carriera, con giocatori non all'altezza o che ritiene di categorie inferiori. Ed in questo, una grande mano, gli verrà data dal d.s. Giuntoli, persona seria e competente, e protagonista del miracolo Carpi. Ho avuto il piacere di incontrare Giuntoli personalmente, e di scambiare delle opinioni con lui, é un uomo dalla forte personalitá e ricordo che mi colpì molto il fatto che, a tavola, parlammo di tutto, ricordo che passammo dal parlare di tattica, di preparazione atletica, finanche di fisioterapia, aveva conoscenze specifiche su tutto, e quando ci salutammo pensai che fosse davvero un Direttore Sportivo completo, e che potesse fare davvero tanta strada. E il mio augurio per lui, per Mister Sarri, e per tutto il Napoli é che questo sia il punto di partenza, per riportare questi colori ai meravigliosi fasti di un tempo.

 

 

Benito Carbone

 

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