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CIP - Pancalli: "Per valorizzare il diritto allo sport servono strutture adeguate"
25.02.2025 16:10 di Napoli Magazine

"Per valorizzare il diritto allo sport c'è la necessità di strutture adeguate, in mancanza delle quali è tutto più difficile. Bisogna partire dalla consapevolezza che in Italia non esiste un diritto allo sport nonostante sia stato inserito in Costituzione". Così il presidente del Comitato paralimpico italiano (Cip), Luca Pancalli, al convegno 'Lo sport che apre alla speranza - La sfida per generare inclusione e welfare sociale', svoltosi a Roma. "Se il legislatore avesse voluto - ha detto ancora - avrebbe scritto che la Repubblica riconosce il diritto allo sport, così come ha fatto col diritto al lavoro. Il più importante presidio di diritto allo sport è la scuola, dove però si riesce a fare ben poco, vista la carenza di palestre". Il numero uno del Cip, poi, ha sottolineato come ci sia "bisogno di un'azione di sistema, di un piano regolatore per gli impianti sportivi, anche per ridurre il gap tra Nord e Sud. Una volta papa Francesco, al quale va tutto il nostro augurio, incontrando i giovani disse: 'Non fatevi rubare la speranza'. Ecco, noi attraverso lo sport abbiamo trovato il modo di coltivare la speranza", conclude Pancalli. L'evento - promosso dalla Fondazione Giovanni Paolo II per lo sport e dal Centro Servizi Sapienza Sport della Sapienza Università di Roma, con il patrocinio del Comitato di Roma del Csi, del Cip e della S.S. Lazio, con il contributo del programma Erasmus Plus dell'Ue - è stato anche l'occasione per presentare il progetto 'Breaking Barriers Through Esports' (Best), finanziato dall'Unione Europea che ha come obiettivo quello di promuovere l'inclusione sociale tra i giovani tra i 13 e i 16 anni, riducendo il tasso di abbandono sportivo e riconnettendo i giovani con disabilità agli sport tradizionali.

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CIP - Pancalli: "Per valorizzare il diritto allo sport servono strutture adeguate"

di Napoli Magazine

25/02/2025 - 16:10

"Per valorizzare il diritto allo sport c'è la necessità di strutture adeguate, in mancanza delle quali è tutto più difficile. Bisogna partire dalla consapevolezza che in Italia non esiste un diritto allo sport nonostante sia stato inserito in Costituzione". Così il presidente del Comitato paralimpico italiano (Cip), Luca Pancalli, al convegno 'Lo sport che apre alla speranza - La sfida per generare inclusione e welfare sociale', svoltosi a Roma. "Se il legislatore avesse voluto - ha detto ancora - avrebbe scritto che la Repubblica riconosce il diritto allo sport, così come ha fatto col diritto al lavoro. Il più importante presidio di diritto allo sport è la scuola, dove però si riesce a fare ben poco, vista la carenza di palestre". Il numero uno del Cip, poi, ha sottolineato come ci sia "bisogno di un'azione di sistema, di un piano regolatore per gli impianti sportivi, anche per ridurre il gap tra Nord e Sud. Una volta papa Francesco, al quale va tutto il nostro augurio, incontrando i giovani disse: 'Non fatevi rubare la speranza'. Ecco, noi attraverso lo sport abbiamo trovato il modo di coltivare la speranza", conclude Pancalli. L'evento - promosso dalla Fondazione Giovanni Paolo II per lo sport e dal Centro Servizi Sapienza Sport della Sapienza Università di Roma, con il patrocinio del Comitato di Roma del Csi, del Cip e della S.S. Lazio, con il contributo del programma Erasmus Plus dell'Ue - è stato anche l'occasione per presentare il progetto 'Breaking Barriers Through Esports' (Best), finanziato dall'Unione Europea che ha come obiettivo quello di promuovere l'inclusione sociale tra i giovani tra i 13 e i 16 anni, riducendo il tasso di abbandono sportivo e riconnettendo i giovani con disabilità agli sport tradizionali.