NAPOLI - Dopo tre pareggi consecutivi, il Napoli cade a Como racimolando il magro bottino di tre punti in quattro partite e perde la vetta della classifica, arrivando allo scontro diretto contro l'Inter, in programma sabato prossimo al Maradona, a meno un punto dai nerazzurri. Questa la fotografia attuale della squadra di Conte che nelle ultime settimane ha dovuto fronteggiare l'emergenza di una rosa corta a causa di vari infortuni. Ciò che però induce ad una riflessione è l'atteggiamento avuto in campo dagli azzurri nel secondo tempo della sfida contro il Como. Per stessa ammissione sia di Spinazzola che di Raspadori nelle dichiarazioni rese alla stampa dopo la sconfitta, l'approccio non è stato quello giusto, la squadra è stata lenta nelle sue manovre ed è calata sotto l'aspetto mentale. Proprio su questo punto, Conte ha sottolineato la necessità di tempo per crescere non solo sotto il profilo tecnico tattico ma anche in termini di mentalità. Sicuramente, gli azzurri sono arrivati in questa stagione ad esprimersi oltre ogni immaginabile aspettativa a livelli altissimi, il che porta con sè un enorme carico di pressione, soprattutto perchè, a differenza di due anni fa, quando il Napoli di Spalletti vinse lo scudetto, in questa stagione la lotta per il vertice è molto serrata ed ogni minimo errore viene pagato a caro prezzo in termini di punti e di posizione in classifica. Il fatto però di essere stati capaci di ottenere risultati straordinari che li hanno portati a competere per il titolo e non solo per un posto in Champions, deve essere per gli azzurri uno stimolo in più a non accontentarsi, proprio ora che il gioco si fa duro e che bisogna lottare senza esclusione di colpi. Nel primo tempo il Napoli ha giocato bene, è stato aggressivo, ha subito rimediato ad un autogol di Rrahmani reagendo da squadra unita, consolando il difensore azzurro dopo l'errore commesso e segnando con Raspadori la rete del pareggio, ma nella ripresa il Como è stato superiore, anche in termini di carattere e di fame di vittoria, tanto che poi ha trovato la via del gol con Diao. Nota positiva è stata la prestazione di Billing al suo debutto da titolare con la maglia azzurra, il centrocampista si è inserito con i tempi di gioco giusti ed è un'altra pedina su cui Conte può all'occorrenza contare. E' importante che la squadra partenopea ora si concentri sulla super sfida contro l'Inter con la consapevolezza di avere in sè il talento e la forza sin qui dimostrata per reagire nel modo giusto e voltare pagina. E' una settimana in cui sarà fondamentale mantenere alta la concentrazione ed aggiungere un tassello nella costruzione della mentalità vincente che è essenziale per fare la differenza, al di là di chi scenderà in campo e del sistema di gioco adattato alle caratteristiche dei calciatori a disposizione. Il Napoli resta lì, ad un punto dalla vetta, e la stagione non è ancora finita. Dunque, avanti con coraggio! A guidare la squadra c'è Conte che è un grande motivatore ed è il primo a non avere alcuna intenzione di gettare la spugna, soprattutto dato l'enorme lavoro svolto sinora che è stato il volano per ottenere risultati e tornare a sognare dopo la scorsa cupa stagione.
di Napoli Magazine
25/02/2025 - 19:00
NAPOLI - Dopo tre pareggi consecutivi, il Napoli cade a Como racimolando il magro bottino di tre punti in quattro partite e perde la vetta della classifica, arrivando allo scontro diretto contro l'Inter, in programma sabato prossimo al Maradona, a meno un punto dai nerazzurri. Questa la fotografia attuale della squadra di Conte che nelle ultime settimane ha dovuto fronteggiare l'emergenza di una rosa corta a causa di vari infortuni. Ciò che però induce ad una riflessione è l'atteggiamento avuto in campo dagli azzurri nel secondo tempo della sfida contro il Como. Per stessa ammissione sia di Spinazzola che di Raspadori nelle dichiarazioni rese alla stampa dopo la sconfitta, l'approccio non è stato quello giusto, la squadra è stata lenta nelle sue manovre ed è calata sotto l'aspetto mentale. Proprio su questo punto, Conte ha sottolineato la necessità di tempo per crescere non solo sotto il profilo tecnico tattico ma anche in termini di mentalità. Sicuramente, gli azzurri sono arrivati in questa stagione ad esprimersi oltre ogni immaginabile aspettativa a livelli altissimi, il che porta con sè un enorme carico di pressione, soprattutto perchè, a differenza di due anni fa, quando il Napoli di Spalletti vinse lo scudetto, in questa stagione la lotta per il vertice è molto serrata ed ogni minimo errore viene pagato a caro prezzo in termini di punti e di posizione in classifica. Il fatto però di essere stati capaci di ottenere risultati straordinari che li hanno portati a competere per il titolo e non solo per un posto in Champions, deve essere per gli azzurri uno stimolo in più a non accontentarsi, proprio ora che il gioco si fa duro e che bisogna lottare senza esclusione di colpi. Nel primo tempo il Napoli ha giocato bene, è stato aggressivo, ha subito rimediato ad un autogol di Rrahmani reagendo da squadra unita, consolando il difensore azzurro dopo l'errore commesso e segnando con Raspadori la rete del pareggio, ma nella ripresa il Como è stato superiore, anche in termini di carattere e di fame di vittoria, tanto che poi ha trovato la via del gol con Diao. Nota positiva è stata la prestazione di Billing al suo debutto da titolare con la maglia azzurra, il centrocampista si è inserito con i tempi di gioco giusti ed è un'altra pedina su cui Conte può all'occorrenza contare. E' importante che la squadra partenopea ora si concentri sulla super sfida contro l'Inter con la consapevolezza di avere in sè il talento e la forza sin qui dimostrata per reagire nel modo giusto e voltare pagina. E' una settimana in cui sarà fondamentale mantenere alta la concentrazione ed aggiungere un tassello nella costruzione della mentalità vincente che è essenziale per fare la differenza, al di là di chi scenderà in campo e del sistema di gioco adattato alle caratteristiche dei calciatori a disposizione. Il Napoli resta lì, ad un punto dalla vetta, e la stagione non è ancora finita. Dunque, avanti con coraggio! A guidare la squadra c'è Conte che è un grande motivatore ed è il primo a non avere alcuna intenzione di gettare la spugna, soprattutto dato l'enorme lavoro svolto sinora che è stato il volano per ottenere risultati e tornare a sognare dopo la scorsa cupa stagione.