"A livello agonistico sto cercando di rimettere insieme pezzi, il mio corpo non sempre mi segue. Los Angeles ovviamente la stiamo sognando e non è così lontana, perché la qualifica per la scherma inizia due anni prima. Comunque è un percorso lungo, non puoi iniziare ad allenarti nel momento in cui inizia la qualifica, ma devi farlo almeno un anno o un anno e mezzo prima". Sono queste le parole di Bebe Vio Grandis, pluricampionessa paralimpica, a margine dei 70 anni delle Fiamme Oro. Poi, sull'ingresso dei gruppi paralimpici nei corpi militari, l'atleta sottolinea come le Fiamme Oro credano "tantissimo nei gruppi giovanili, sia olimpici che paralimpici, è bello far parte di questo gruppo sportivo. Mi rispecchia il fatto che siamo stati il primo gruppo ad integrare gli atleti con disabilità fisiche: è stato molto bello far parte di questo cambiamento storico e culturale del nostro Paese, è una cosa di cui vado estremamente fiera", prosegue. Infine un pensiero sulla nuova Academy aperta a Roma che punta a diffondere "lo sport integrato".
di Napoli Magazine
19/11/2024 - 15:23
"A livello agonistico sto cercando di rimettere insieme pezzi, il mio corpo non sempre mi segue. Los Angeles ovviamente la stiamo sognando e non è così lontana, perché la qualifica per la scherma inizia due anni prima. Comunque è un percorso lungo, non puoi iniziare ad allenarti nel momento in cui inizia la qualifica, ma devi farlo almeno un anno o un anno e mezzo prima". Sono queste le parole di Bebe Vio Grandis, pluricampionessa paralimpica, a margine dei 70 anni delle Fiamme Oro. Poi, sull'ingresso dei gruppi paralimpici nei corpi militari, l'atleta sottolinea come le Fiamme Oro credano "tantissimo nei gruppi giovanili, sia olimpici che paralimpici, è bello far parte di questo gruppo sportivo. Mi rispecchia il fatto che siamo stati il primo gruppo ad integrare gli atleti con disabilità fisiche: è stato molto bello far parte di questo cambiamento storico e culturale del nostro Paese, è una cosa di cui vado estremamente fiera", prosegue. Infine un pensiero sulla nuova Academy aperta a Roma che punta a diffondere "lo sport integrato".