Casper Ruud si schiera con Jannik Sinner. Il norvegese è stato tra i pochi a esternare il proprio sostegno al tennista azzurro dopo il patteggiamento con la Wada per il caso clostebol: "Mi dispiace per Jannik - le parole dell'attuale numero 5 del ranking Atp al sito Bounces -. Secondo me non ha fatto nulla intenzionalmente. Non è la prima volta che succede, anche se non capita spesso, che si arrivi a un accordo per una potenziale condanna per doping, il che probabilmente ha sorpreso qualcuno".
Ruud, impegnato in questi giorni nel torneo di Acapulco, ha poi spiegato: "Se fossi nei panni di Jannik ovviamente mi piacerebbe avere la possibilità di difendermi in un processo pubblico, cosa che sono sicuro lui volesse. Tuttavia quando vai a processo c'è sempre il rischio che tu possa essere dichiarato colpevole, anche se non lo sei, se i giudici vedono le cose in modo diverso. Basta guardare quanti casi ci sono di gente che è andata in prigione quando non era colpevole. L'accordo per una sospensione di tre mesi è qualcosa che entrambi hanno voluto fare, ma mi dispiace per Jannik. Sarà fuori, perderà 4 Masters 1000 su 9 per qualcosa che non ha fatto intenzionalmente".
Infine un incoraggiamento al rivale: "Spero che tenga la testa alta. Personalmente tifo sempre per lui. Penso che sia una gioia vederlo giocare e spero che i tre mesi passino velocemente. È triste per lui e per il tennis come sport, quando il numero 1 al mondo attraversa qualcosa del genere".
di Napoli Magazine
25/02/2025 - 16:37
Casper Ruud si schiera con Jannik Sinner. Il norvegese è stato tra i pochi a esternare il proprio sostegno al tennista azzurro dopo il patteggiamento con la Wada per il caso clostebol: "Mi dispiace per Jannik - le parole dell'attuale numero 5 del ranking Atp al sito Bounces -. Secondo me non ha fatto nulla intenzionalmente. Non è la prima volta che succede, anche se non capita spesso, che si arrivi a un accordo per una potenziale condanna per doping, il che probabilmente ha sorpreso qualcuno".
Ruud, impegnato in questi giorni nel torneo di Acapulco, ha poi spiegato: "Se fossi nei panni di Jannik ovviamente mi piacerebbe avere la possibilità di difendermi in un processo pubblico, cosa che sono sicuro lui volesse. Tuttavia quando vai a processo c'è sempre il rischio che tu possa essere dichiarato colpevole, anche se non lo sei, se i giudici vedono le cose in modo diverso. Basta guardare quanti casi ci sono di gente che è andata in prigione quando non era colpevole. L'accordo per una sospensione di tre mesi è qualcosa che entrambi hanno voluto fare, ma mi dispiace per Jannik. Sarà fuori, perderà 4 Masters 1000 su 9 per qualcosa che non ha fatto intenzionalmente".
Infine un incoraggiamento al rivale: "Spero che tenga la testa alta. Personalmente tifo sempre per lui. Penso che sia una gioia vederlo giocare e spero che i tre mesi passino velocemente. È triste per lui e per il tennis come sport, quando il numero 1 al mondo attraversa qualcosa del genere".