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A PORTICI - A Villa Fernandes la presentazione del progetto “Met(à) culturali – Insieme, uniti nel bene comune”
27.05.2025 10:52 di Napoli Magazine

Si è tenuta a Villa Fernandes a Portici (Via Diaz n. 144) la presentazione del progetto “Met(à) culturali – Insieme, uniti nel bene comune”, una nuova esperienza integrata tra due beni comuni del territorio, la Villa e la Reggia di Portici.

Due luoghi simbolo che si uniscono in una collaborazione inedita e virtuosa che mette in rete due straordinarie realtà storiche, artistiche e sociali, con l'obiettivo di creare nuove connessioni tra i beni comuni della città e offrire esperienze culturali inclusive, accessibili e coinvolgenti. Grazie a questa sinergia, sarà possibile acquistare i biglietti del MUSA (Musei della Reggia di Portici: Appartamenti Reali, Orto Botanico, Museo Ercolanese) con autoguida o visita guidata, direttamente all'interno di Villa Fernandes, presso il suo ristorante-bistrò Dabliu.  Grazie ad un totem digitale interattivo, sarà possibile esplorare virtualmente la Reggia e conoscere in anteprima tutte le sue meraviglie. Inoltre, il progetto prevede la possibilità di visitare Villa Fernandes, con un’audioguida che racconta l'incredibile trasformazione della villa: da dimora nobiliare dei primi del '900 a bene sottratto alla criminalità e restituito alla comunità nel 2020.

All’evento sono intervenuti: Antonio Capece, direttore Villa Fernandes; Stefano Mazzoleni, direttore "Musei delle Scienze Agrarie" – MUSA; Vincenzo Cuomo, sindaco di Portici; Ciro Buonajuto, sindaco di Ercolano; Francesco Sirano, direttore parco archeologico Ercolano; Gaetano Castello, vescovo ausiliare della Diocesi di Napoli, Carmine Guanci, direttore Fondazione Peppino Vismara; Conclusioni di Rosanna Romano, dirigente Regione Campania

Per Capece: “Oggi siamo noi ma domani ci potranno essere tante altre metà. Il progetto Met(à) culturali si fonda proprio su questo, sull'idea che soggetti del territorio possano favorirne la crescita, perché oggi abbiamo dei giovani che ce lo richiedono, i nostri figli. Mi aspetto che loro non emigrino ma che trovino qui la loro residenza e anche il proprio lavoro e il proprio futuro e possano contribuire, a loro volta, come noi a far crescere questo territorio. Qui a Villa Fernandes lavorano tante persone, solo in villa ne lavorano una quarantina, siamo tante realtà associative, cooperative sociali, associazioni, fondazioni che si sono abituate a questo progetto e che da anni lavorano non solo a Villa Fernandes, ma nel territorio. Abbiamo, poi, partenariati attivi con una cinquantina di soggetti, abbiamo circa duecentosettanta occupati, non solo a Portici, ma anche a San Giorgio, Ercolano e al confine con la zona orientale di Napoli, coinvolgiamo trecento volontari, arriviamo a quindicimila destinatari ogni anno per le nostre attività e generiamo anche ricchezza: questi sono i numeri che fanno di noi uno dei modelli virtuosi, a riprova che attraverso i beni comuni, attraverso la cultura, attraverso anche l'innovazione sociale si può creare sviluppo per il territorio”. Per Mazzoleni: “Vent'anni fa un visitatore che arrivava alla reggia di Portici spesso andava via con dei commenti molto negativi. Diceva che peccato, che degrado, che vergogna... Ricevevamo tantissimi commenti deprimenti. Abbiamo superato il punto di metà. Oggi, la Reggia di Portici è diventata per la maggior parte ormai riqualificata e restaurata. Questa è una storia architettonica di recupero basato sulla collaborazione per più enti, tra cui le istituzioni politiche e l’Università e ciò ci consente di essere oggi qui a presentare questo progetto”. Per Cuomo: “Ci sono tante sinergie da poter mettere insieme, tra la Reggia di Portici, gli scavi di Ercolano, il museo ferroviario di Pietrarsa, e tutto questo si lega in una grande attrazione turistica che è il mare. Noi abbiamo molte città in questo percorso che costeggia il Vesuvio, quindi una vera e propria costa del Vesuvio, bagnate dal mare, che stiamo recuperando e progetti come questo sposano quella sinergia”. Per la Romano, infine: “Dietro tutto questo, che si parli di istituzioni pubbliche o che si parli di chiesa o che si parli di organizzazioni, c'è un sistema di valori da tutelare e da difendere e quindi dietro questi valori ci sono le persone e quindi l'educazione, la trasmissione di tutto questo lavoro che si sta facendo. Adesso è il momento opportuno di creare le case di socialità e di investire sulle coprogettazioni, in questo io, come rappresentante della Regione, vi chiedo aiuto perché voi dovete, come rete, segnalare anche alla regione laddove ci sono spazi dove poter fare anche investimenti sperimentali perché stiamo lavorando su una misura dedicata anche su questi. In questo percorso dove c’è la vostra capacità come rete, l'offerta turistica, l'offerta culturale, gli spazi diventano poi il valore aggiunto che voi ci avete visto e che fortunatamente ha generato, quindi una cultura generativa, ha determinato il cambiamento di questo territorio, quindi ecco noi siamo qui, ascoltiamo e soprattutto interagiamo per capire quali possono essere i prossimi sviluppi, le prossime progettualità, abbiamo dimostrato che con l'investimento si può fare, possiamo fare ancora di più e meglio, insieme”.

Nel corso dell’evento, sono stati presentati i primi due spot dedicati al progetto e realizzati da Villa Fernandes, attraverso immagini suggestive ed emozionati di entrambe le strutture, per coinvolgere ed avvicinare trasversalmente il pubblico all’iniziativa culturale.

Presso il bistrò sarà inoltre possibile acquistare ingressi, visite guidate, ticket per eventi e aperture serali della Reggia di Portici, creando un vero e proprio punto di contatto tra cittadini, turisti e il patrimonio culturale locale.

L'incontro tra la Reggia di Portici e Villa Fernandes, all'interno del progetto Metà Culturali, rappresenta la puntata zero di un'iniziativa più ampia, pensata per favorire nuove connessioni tra luoghi e realtà del territorio. Un primo passo simbolico e concreto verso una rete culturale diffusa, che mira a far dialogare, già nel prossimo futuro, molte altre “metà” territoriali, stimolando sinergie e valorizzando i beni comuni attraverso la collaborazione e la condivisione.

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A PORTICI - A Villa Fernandes la presentazione del progetto “Met(à) culturali – Insieme, uniti nel bene comune”

di Napoli Magazine

27/05/2025 - 10:52

Si è tenuta a Villa Fernandes a Portici (Via Diaz n. 144) la presentazione del progetto “Met(à) culturali – Insieme, uniti nel bene comune”, una nuova esperienza integrata tra due beni comuni del territorio, la Villa e la Reggia di Portici.

Due luoghi simbolo che si uniscono in una collaborazione inedita e virtuosa che mette in rete due straordinarie realtà storiche, artistiche e sociali, con l'obiettivo di creare nuove connessioni tra i beni comuni della città e offrire esperienze culturali inclusive, accessibili e coinvolgenti. Grazie a questa sinergia, sarà possibile acquistare i biglietti del MUSA (Musei della Reggia di Portici: Appartamenti Reali, Orto Botanico, Museo Ercolanese) con autoguida o visita guidata, direttamente all'interno di Villa Fernandes, presso il suo ristorante-bistrò Dabliu.  Grazie ad un totem digitale interattivo, sarà possibile esplorare virtualmente la Reggia e conoscere in anteprima tutte le sue meraviglie. Inoltre, il progetto prevede la possibilità di visitare Villa Fernandes, con un’audioguida che racconta l'incredibile trasformazione della villa: da dimora nobiliare dei primi del '900 a bene sottratto alla criminalità e restituito alla comunità nel 2020.

All’evento sono intervenuti: Antonio Capece, direttore Villa Fernandes; Stefano Mazzoleni, direttore "Musei delle Scienze Agrarie" – MUSA; Vincenzo Cuomo, sindaco di Portici; Ciro Buonajuto, sindaco di Ercolano; Francesco Sirano, direttore parco archeologico Ercolano; Gaetano Castello, vescovo ausiliare della Diocesi di Napoli, Carmine Guanci, direttore Fondazione Peppino Vismara; Conclusioni di Rosanna Romano, dirigente Regione Campania

Per Capece: “Oggi siamo noi ma domani ci potranno essere tante altre metà. Il progetto Met(à) culturali si fonda proprio su questo, sull'idea che soggetti del territorio possano favorirne la crescita, perché oggi abbiamo dei giovani che ce lo richiedono, i nostri figli. Mi aspetto che loro non emigrino ma che trovino qui la loro residenza e anche il proprio lavoro e il proprio futuro e possano contribuire, a loro volta, come noi a far crescere questo territorio. Qui a Villa Fernandes lavorano tante persone, solo in villa ne lavorano una quarantina, siamo tante realtà associative, cooperative sociali, associazioni, fondazioni che si sono abituate a questo progetto e che da anni lavorano non solo a Villa Fernandes, ma nel territorio. Abbiamo, poi, partenariati attivi con una cinquantina di soggetti, abbiamo circa duecentosettanta occupati, non solo a Portici, ma anche a San Giorgio, Ercolano e al confine con la zona orientale di Napoli, coinvolgiamo trecento volontari, arriviamo a quindicimila destinatari ogni anno per le nostre attività e generiamo anche ricchezza: questi sono i numeri che fanno di noi uno dei modelli virtuosi, a riprova che attraverso i beni comuni, attraverso la cultura, attraverso anche l'innovazione sociale si può creare sviluppo per il territorio”. Per Mazzoleni: “Vent'anni fa un visitatore che arrivava alla reggia di Portici spesso andava via con dei commenti molto negativi. Diceva che peccato, che degrado, che vergogna... Ricevevamo tantissimi commenti deprimenti. Abbiamo superato il punto di metà. Oggi, la Reggia di Portici è diventata per la maggior parte ormai riqualificata e restaurata. Questa è una storia architettonica di recupero basato sulla collaborazione per più enti, tra cui le istituzioni politiche e l’Università e ciò ci consente di essere oggi qui a presentare questo progetto”. Per Cuomo: “Ci sono tante sinergie da poter mettere insieme, tra la Reggia di Portici, gli scavi di Ercolano, il museo ferroviario di Pietrarsa, e tutto questo si lega in una grande attrazione turistica che è il mare. Noi abbiamo molte città in questo percorso che costeggia il Vesuvio, quindi una vera e propria costa del Vesuvio, bagnate dal mare, che stiamo recuperando e progetti come questo sposano quella sinergia”. Per la Romano, infine: “Dietro tutto questo, che si parli di istituzioni pubbliche o che si parli di chiesa o che si parli di organizzazioni, c'è un sistema di valori da tutelare e da difendere e quindi dietro questi valori ci sono le persone e quindi l'educazione, la trasmissione di tutto questo lavoro che si sta facendo. Adesso è il momento opportuno di creare le case di socialità e di investire sulle coprogettazioni, in questo io, come rappresentante della Regione, vi chiedo aiuto perché voi dovete, come rete, segnalare anche alla regione laddove ci sono spazi dove poter fare anche investimenti sperimentali perché stiamo lavorando su una misura dedicata anche su questi. In questo percorso dove c’è la vostra capacità come rete, l'offerta turistica, l'offerta culturale, gli spazi diventano poi il valore aggiunto che voi ci avete visto e che fortunatamente ha generato, quindi una cultura generativa, ha determinato il cambiamento di questo territorio, quindi ecco noi siamo qui, ascoltiamo e soprattutto interagiamo per capire quali possono essere i prossimi sviluppi, le prossime progettualità, abbiamo dimostrato che con l'investimento si può fare, possiamo fare ancora di più e meglio, insieme”.

Nel corso dell’evento, sono stati presentati i primi due spot dedicati al progetto e realizzati da Villa Fernandes, attraverso immagini suggestive ed emozionati di entrambe le strutture, per coinvolgere ed avvicinare trasversalmente il pubblico all’iniziativa culturale.

Presso il bistrò sarà inoltre possibile acquistare ingressi, visite guidate, ticket per eventi e aperture serali della Reggia di Portici, creando un vero e proprio punto di contatto tra cittadini, turisti e il patrimonio culturale locale.

L'incontro tra la Reggia di Portici e Villa Fernandes, all'interno del progetto Metà Culturali, rappresenta la puntata zero di un'iniziativa più ampia, pensata per favorire nuove connessioni tra luoghi e realtà del territorio. Un primo passo simbolico e concreto verso una rete culturale diffusa, che mira a far dialogare, già nel prossimo futuro, molte altre “metà” territoriali, stimolando sinergie e valorizzando i beni comuni attraverso la collaborazione e la condivisione.