Ha ufficialmente preso il via PROSHARKS (Living on the extinction edge: bridging knowledge gaps to PROtect threatened coastal SHARKS in the central Mediterranean Sea), un innovativo progetto di ricerca finanziato dal Ministero dell'Università e della Ricerca (MUR) nell'ambito del programma PRIN 2022, dedicato alla conservazione degli squali demersali nel Mediterraneo. Il progetto è coordinato dalla Stazione Zoologica Anton Dohrn e vede la partecipazione dell'Università Politecnica delle Marche e del CNR IRBIM.
Gli squali e le razze del Mediterraneo stanno affrontando una crisi senza precedenti: più del 50% delle specie è a rischio a causa della pesca eccessiva, delle catture accidentali e della perdita di habitat. Il Mediterraneo, un tempo hotspot di biodiversità per questi animali, ha visto una drastica riduzione delle popolazioni di elasmobranchi, con molte specie ormai scomparse o presenti in numeri estremamente ridotti. PROSHARKS si propone di affrontare questa emergenza studiando in particolare gli squali palombo (Mustelus mustelus, M. punctulatus e M. asterias) nel Canale di Sicilia, una delle aree del Mediterraneo dove queste specie mantengono popolazioni vitali.
Attraverso l’integrazione di dati satellitari, analisi isotopiche, genetica delle popolazioni e delle conoscenze ecologiche locali dei pescatori, PROSHARKS stabilirà una base di conoscenze solida per valutare lo stato delle popolazioni di palombi e proporre misure di gestione efficaci. Il progetto punta a:
Identificare aree chiave per la conservazione, come zone di riproduzione e di accrescimento;
Definire la connettività genetica delle popolazioni e proporre misure tecniche di gestione;
Valutare l'impatto dei cambiamenti climatici sulla distribuzione futura delle specie.
I risultati di PROSHARKS contribuiranno a sviluppare strumenti di supporto decisionale per la tutela degli squali del Mediterraneo e a sensibilizzare pescatori e opinione pubblica sull'importanza della conservazione di queste specie essenziali per l'equilibrio dell'ecosistema marino.
di Napoli Magazine
11/03/2025 - 14:39
Ha ufficialmente preso il via PROSHARKS (Living on the extinction edge: bridging knowledge gaps to PROtect threatened coastal SHARKS in the central Mediterranean Sea), un innovativo progetto di ricerca finanziato dal Ministero dell'Università e della Ricerca (MUR) nell'ambito del programma PRIN 2022, dedicato alla conservazione degli squali demersali nel Mediterraneo. Il progetto è coordinato dalla Stazione Zoologica Anton Dohrn e vede la partecipazione dell'Università Politecnica delle Marche e del CNR IRBIM.
Gli squali e le razze del Mediterraneo stanno affrontando una crisi senza precedenti: più del 50% delle specie è a rischio a causa della pesca eccessiva, delle catture accidentali e della perdita di habitat. Il Mediterraneo, un tempo hotspot di biodiversità per questi animali, ha visto una drastica riduzione delle popolazioni di elasmobranchi, con molte specie ormai scomparse o presenti in numeri estremamente ridotti. PROSHARKS si propone di affrontare questa emergenza studiando in particolare gli squali palombo (Mustelus mustelus, M. punctulatus e M. asterias) nel Canale di Sicilia, una delle aree del Mediterraneo dove queste specie mantengono popolazioni vitali.
Attraverso l’integrazione di dati satellitari, analisi isotopiche, genetica delle popolazioni e delle conoscenze ecologiche locali dei pescatori, PROSHARKS stabilirà una base di conoscenze solida per valutare lo stato delle popolazioni di palombi e proporre misure di gestione efficaci. Il progetto punta a:
Identificare aree chiave per la conservazione, come zone di riproduzione e di accrescimento;
Definire la connettività genetica delle popolazioni e proporre misure tecniche di gestione;
Valutare l'impatto dei cambiamenti climatici sulla distribuzione futura delle specie.
I risultati di PROSHARKS contribuiranno a sviluppare strumenti di supporto decisionale per la tutela degli squali del Mediterraneo e a sensibilizzare pescatori e opinione pubblica sull'importanza della conservazione di queste specie essenziali per l'equilibrio dell'ecosistema marino.