“I dati che emergono dall’Outlook dell’Ocse con riferimento al nostro Paese confermano il calo del tasso di disoccupazione dal 6,5% nel 2024 al 6% nel 2025 fino al 5,8% nel 2026. Un segnale positivo che deve indurre a proseguire nella direzione intrapresa. Cogliamo con favore l’invito a porre attenzione sul tema della formazione per superare il disallineamento tra domanda e offerta di impiego e rilanciare il mercato del lavoro a partire dal potenziamento degli apprendistati e dell'istruzione terziaria tecnica. In un contesto di instabilità e di tensioni sul piano internazionale è prioritario espandere gli investimenti pubblici legati al Pnrr, ridurre il carico fiscale su lavoratori e imprese e rafforzare il sistema di welfare. Il calo dell’inflazione e la stagnazione economica a livello europeo rende sempre più urgente un cambio di passo nelle politiche economiche e monetarie. L’UGL non condivide la richiesta di aumentare le tasse o ridurre ulteriormente la spesa che equivale ad un ulteriore smantellamento dei diritti sociali dei cittadini. Come rilevato dal Presidente della Repubblica Mattarella il nostro Paese è un debitore onorabile che ha una storia trentennale di avanzi statali primari annui. La strada maestra per ridurre il debito passa per l’impulso alla crescita attraverso misure che abbiano un effetto moltiplicatore del Pil. Soltanto politiche espansive garantiranno una ripresa economica effettiva e un aumento dei livelli occupazionali nel medio e lungo periodo”. Lo ha dichiarato Paolo Capone, Segretario Generale dell’UGL, in merito ai dati emersi dall’Outlook dell’Ocse.
di Napoli Magazine
04/12/2024 - 16:32
“I dati che emergono dall’Outlook dell’Ocse con riferimento al nostro Paese confermano il calo del tasso di disoccupazione dal 6,5% nel 2024 al 6% nel 2025 fino al 5,8% nel 2026. Un segnale positivo che deve indurre a proseguire nella direzione intrapresa. Cogliamo con favore l’invito a porre attenzione sul tema della formazione per superare il disallineamento tra domanda e offerta di impiego e rilanciare il mercato del lavoro a partire dal potenziamento degli apprendistati e dell'istruzione terziaria tecnica. In un contesto di instabilità e di tensioni sul piano internazionale è prioritario espandere gli investimenti pubblici legati al Pnrr, ridurre il carico fiscale su lavoratori e imprese e rafforzare il sistema di welfare. Il calo dell’inflazione e la stagnazione economica a livello europeo rende sempre più urgente un cambio di passo nelle politiche economiche e monetarie. L’UGL non condivide la richiesta di aumentare le tasse o ridurre ulteriormente la spesa che equivale ad un ulteriore smantellamento dei diritti sociali dei cittadini. Come rilevato dal Presidente della Repubblica Mattarella il nostro Paese è un debitore onorabile che ha una storia trentennale di avanzi statali primari annui. La strada maestra per ridurre il debito passa per l’impulso alla crescita attraverso misure che abbiano un effetto moltiplicatore del Pil. Soltanto politiche espansive garantiranno una ripresa economica effettiva e un aumento dei livelli occupazionali nel medio e lungo periodo”. Lo ha dichiarato Paolo Capone, Segretario Generale dell’UGL, in merito ai dati emersi dall’Outlook dell’Ocse.