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UNIVERSITA' - La ministra Bernini: "Medicina? Il numero chiuso come lo conosciamo non esiste più, progressivamente saranno superati tutti i numeri chiusi"
17.10.2024 11:57 di Napoli Magazine

“Diciamo che il numero chiuso come l'abbiamo conosciuto fino adesso, non esiste più. E’ un'apertura, diciamo un superamento progressivo, graduale e programmato del numero chiuso. E’ un’esigenza dei nostri studenti di poter accedere allo studio della medicina, in Italia e non fuori, perché uno dei problemi che ci stiamo trovando ad affrontare è il cosiddetto turismo che i nostri studenti devono fare andando a studiare in altri paesi europei. Questo è un problema che dobbiamo gestire e risolvere”. Lo ha detto Anna Maria Bernini, Ministra dell’Università e della ricerca, a 24 Mattino su Radio 24.  "Io ci metto come sempre tutta la forza che ho. Se siamo riusciti a fare 10mila posti letto in condizioni spaventose, io confido di poter fare anche i decreti delegati". "Meno della metà dei diplomati si iscrive all'università. Noi abbiamo tante università, abbiamo non un inverno ma una glaciazione demografica, mettendo insieme tutti questi puntini, da ministro dell'Università, mi viene da dire che più studenti accedono nelle migliori condizioni e con le migliori capacità formative all'università meglio è. Altrimenti ci sono degli istituti universitari la cui sostenibilità può essere in difficoltà. Per me bisogna formare. La mia stella polare è il diritto allo studio, formare studenti e studentesse sulla base dei loro talenti e obiettivi. Bisogna aiutare le università a fare questa formazione. Si deve ragionare sul superamento del numero chiuso perché altrimenti rischiamo un isterilimento. Non ci possiamo lamentare di avere pochi laureati, continuando a tenere tutto chiuso. È una questione di sostenibilità. Non aprirei mai all'improvviso, il numero chiuso è stato superato, ma sarà superato progressivamente, in maniera ragionevole". "Carenza strutture? Dipende dagli esami caratterizzanti del semestre. Mi permetto di dire quanto bisogno c'è di laboratori, non bisogna pensare a tutto il corso di medicina e chirurgia ma al semestre caratterizzante. Questo è un lavoro del sistema formativo italiano non è solo un lavoro del Ministero dell'università, avrò sicuramente bisogno della collaborazione della Crui che è stata fino adesso estremamente collaborativa. È ovvio però che i rettori esprimano preoccupazioni, io farò una riforma con loro del Fondo per il finanziamento ordinario per togliere alcuni tappi che in questo momento stanno impedendo loro di spendere soldi che hanno già. Non possiamo lamentarci di avere pochi laureati e tenere dei blocchi che costringono i nostri ragazzi andare a studiare fuori”. “Sto disperatamente negoziando con la Commissione Ue che, a fronte di una progettazione seria, si possa andare oltre la scadenza del 2026 per la creazione di nuovi posti letto per gli universitari. Ai Comuni dico aiutatemi ad aiutarvi, io farò il possibile per negoziare con la Commissione una dilazione, vi metterò a disposizione la nostra struttura tecnica, ho nominato un commissario straordinario per l’housing a disposizione di tutti i Comuni, ma non rassegnatevi, non lasciate questo miliardo e 200 milioni del PNRR non speso. Facciamo tutto il possibile per farlo, si tratta di housing sociale, non alberghi a cinque stelle. Sono stata io ad aprire al Pubblico un bando che il governo Draghi aveva previsto solo per i privati. Mi metto a disposizione perché ritengo che questo sia il momento giusto, o adesso o mai più”. Lo ha detto Anna Maria Bernini, Ministra dell’Università e della ricerca, a 24 Mattino su Radio 24.

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UNIVERSITA' - La ministra Bernini: "Medicina? Il numero chiuso come lo conosciamo non esiste più, progressivamente saranno superati tutti i numeri chiusi"

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17/10/2024 - 11:57

“Diciamo che il numero chiuso come l'abbiamo conosciuto fino adesso, non esiste più. E’ un'apertura, diciamo un superamento progressivo, graduale e programmato del numero chiuso. E’ un’esigenza dei nostri studenti di poter accedere allo studio della medicina, in Italia e non fuori, perché uno dei problemi che ci stiamo trovando ad affrontare è il cosiddetto turismo che i nostri studenti devono fare andando a studiare in altri paesi europei. Questo è un problema che dobbiamo gestire e risolvere”. Lo ha detto Anna Maria Bernini, Ministra dell’Università e della ricerca, a 24 Mattino su Radio 24.  "Io ci metto come sempre tutta la forza che ho. Se siamo riusciti a fare 10mila posti letto in condizioni spaventose, io confido di poter fare anche i decreti delegati". "Meno della metà dei diplomati si iscrive all'università. Noi abbiamo tante università, abbiamo non un inverno ma una glaciazione demografica, mettendo insieme tutti questi puntini, da ministro dell'Università, mi viene da dire che più studenti accedono nelle migliori condizioni e con le migliori capacità formative all'università meglio è. Altrimenti ci sono degli istituti universitari la cui sostenibilità può essere in difficoltà. Per me bisogna formare. La mia stella polare è il diritto allo studio, formare studenti e studentesse sulla base dei loro talenti e obiettivi. Bisogna aiutare le università a fare questa formazione. Si deve ragionare sul superamento del numero chiuso perché altrimenti rischiamo un isterilimento. Non ci possiamo lamentare di avere pochi laureati, continuando a tenere tutto chiuso. È una questione di sostenibilità. Non aprirei mai all'improvviso, il numero chiuso è stato superato, ma sarà superato progressivamente, in maniera ragionevole". "Carenza strutture? Dipende dagli esami caratterizzanti del semestre. Mi permetto di dire quanto bisogno c'è di laboratori, non bisogna pensare a tutto il corso di medicina e chirurgia ma al semestre caratterizzante. Questo è un lavoro del sistema formativo italiano non è solo un lavoro del Ministero dell'università, avrò sicuramente bisogno della collaborazione della Crui che è stata fino adesso estremamente collaborativa. È ovvio però che i rettori esprimano preoccupazioni, io farò una riforma con loro del Fondo per il finanziamento ordinario per togliere alcuni tappi che in questo momento stanno impedendo loro di spendere soldi che hanno già. Non possiamo lamentarci di avere pochi laureati e tenere dei blocchi che costringono i nostri ragazzi andare a studiare fuori”. “Sto disperatamente negoziando con la Commissione Ue che, a fronte di una progettazione seria, si possa andare oltre la scadenza del 2026 per la creazione di nuovi posti letto per gli universitari. Ai Comuni dico aiutatemi ad aiutarvi, io farò il possibile per negoziare con la Commissione una dilazione, vi metterò a disposizione la nostra struttura tecnica, ho nominato un commissario straordinario per l’housing a disposizione di tutti i Comuni, ma non rassegnatevi, non lasciate questo miliardo e 200 milioni del PNRR non speso. Facciamo tutto il possibile per farlo, si tratta di housing sociale, non alberghi a cinque stelle. Sono stata io ad aprire al Pubblico un bando che il governo Draghi aveva previsto solo per i privati. Mi metto a disposizione perché ritengo che questo sia il momento giusto, o adesso o mai più”. Lo ha detto Anna Maria Bernini, Ministra dell’Università e della ricerca, a 24 Mattino su Radio 24.