"Il calcio è come un albero di arance". Inizia così l'intervista concessa da Vincenzo Italiano, allenatore del Bologna, a La Gazzetta dello Sport. "Seminare è più semplice che raccogliere e la raccolta si traduce in obiettivi: Coppa Italia, semifinale e magari finale; e in campionato cercando di puntare al massimo - ha commentato l'ex mister di Spezia e Fiorentina -. A seminare ci abbiamo messo un secondo, ma per vedere i frutti dipende dal clima, dall’acqua, dagli insetti, dal sole, dalle piogge. Ora la parola chiave sarà umiltà".
Ma nel seminare qual è stata la cosa più difficile? "Convincere un gruppo che - prosegue l'allenatore rossoblù - al loro grande calcio si poteva mettere qualcosina in più. Essere credibili, portarli dalla tua parte: non è stato... subito".
Chiosa poi anche sul suo contratto che andrà in scadenza nel 2026: "Con onestà devo dire che non si è ancora discusso di niente. Ma... c’è tutta la mia disponibilità".
di Napoli Magazine
22/03/2025 - 11:07
"Il calcio è come un albero di arance". Inizia così l'intervista concessa da Vincenzo Italiano, allenatore del Bologna, a La Gazzetta dello Sport. "Seminare è più semplice che raccogliere e la raccolta si traduce in obiettivi: Coppa Italia, semifinale e magari finale; e in campionato cercando di puntare al massimo - ha commentato l'ex mister di Spezia e Fiorentina -. A seminare ci abbiamo messo un secondo, ma per vedere i frutti dipende dal clima, dall’acqua, dagli insetti, dal sole, dalle piogge. Ora la parola chiave sarà umiltà".
Ma nel seminare qual è stata la cosa più difficile? "Convincere un gruppo che - prosegue l'allenatore rossoblù - al loro grande calcio si poteva mettere qualcosina in più. Essere credibili, portarli dalla tua parte: non è stato... subito".
Chiosa poi anche sul suo contratto che andrà in scadenza nel 2026: "Con onestà devo dire che non si è ancora discusso di niente. Ma... c’è tutta la mia disponibilità".