A Radio Napoli Centrale, nel corso di un Calcio alla Radio – Terzo Tempo, è intervenuto il giornalista e telecronista di Dazn, Dario Mastroianni: “Lo strappo dell’Inter inizia a essere concreto, anche se 9 giornate non sono poche e può accadere di tutto. Però penso che certi valori stanno venendo fuori, ossia che l’Inter è la squadra più forte, con un impianto di gioco molto consolidato. Il Napoli non ha sfruttato l’occasione, ma Conte sta facendo qualcosa di straordinario e di certo non era lui l’allenatore obbligato a vincere lo scudetto. Ci sta che gli azzurri stiano un po’ dietro, ma questo non vuol dire che debba essere delusione. Il periodo di calo c’è, ma non ricordo che chi ha vinto lo scudetto non ha mai avuto un periodo di calo. La soglia per il tricolore si è abbassata, e non è finito nulla. Conte accostato alla Juventus? Penso che dia fastidio anche a lui, concordo con l’idea dei giochi mediatici. Era un po’ la voce che c’era anche intorno a Spalletti dopo il suo primo anno: in quel caso ci furono anche delle vere e proprie contestazioni”.
di Napoli Magazine
18/03/2025 - 15:26
A Radio Napoli Centrale, nel corso di un Calcio alla Radio – Terzo Tempo, è intervenuto il giornalista e telecronista di Dazn, Dario Mastroianni: “Lo strappo dell’Inter inizia a essere concreto, anche se 9 giornate non sono poche e può accadere di tutto. Però penso che certi valori stanno venendo fuori, ossia che l’Inter è la squadra più forte, con un impianto di gioco molto consolidato. Il Napoli non ha sfruttato l’occasione, ma Conte sta facendo qualcosa di straordinario e di certo non era lui l’allenatore obbligato a vincere lo scudetto. Ci sta che gli azzurri stiano un po’ dietro, ma questo non vuol dire che debba essere delusione. Il periodo di calo c’è, ma non ricordo che chi ha vinto lo scudetto non ha mai avuto un periodo di calo. La soglia per il tricolore si è abbassata, e non è finito nulla. Conte accostato alla Juventus? Penso che dia fastidio anche a lui, concordo con l’idea dei giochi mediatici. Era un po’ la voce che c’era anche intorno a Spalletti dopo il suo primo anno: in quel caso ci furono anche delle vere e proprie contestazioni”.