“Felice dell’esordio in panchina al Ferraris, ma sono concentrato sulla partita, so quanto conti per noi. Il Verona non sarà una passeggiato, stadio di casa un vantaggio se hai personalità. Abbiamo lavorato bene, i ragazzi in settimana hanno spinto tanto“: così Daniele De Rossi ha presentato la sfida con il Verona in conferenza stampa.
Con il Cagliari alle spalle, sabato 29 novembre al Ferraris arrivano i gialloblù. Sarà la prima vera panchina in casa per De Rossi col Genoa, dopo la gara con la Fiorentina vissuta dalla tribuna. Un appuntamento da non sbagliare per i rossoblù, con in palio punti importanti in chiave salvezza nello scontro diretto contro gli uomini di Zanetti. L’allenatore è partito dalla prima settimana di lavoro con quasi tutta la squadra a disposizione. “Non abbiamo avuto proprio tutti a disposizione, perché qualcuno di infortunato c’è sempre, di base però abbiamo avuto un numero tale da lavorare sugli aspetti che chiediamo, abbiamo lavorato bene. I ragazzi hanno spinto tanto con grande partecipazione nei contenuti tattici, sono soddisfatto di come lavorano, sono super disponibili nell’alzare l’intensità. Stiamo arrivando bene alla gara“.
Come dicevamo, sarà anche la prima panchina al Ferraris per De Rossi, dopo la gara con la Fiorentina vissuta in tribuna. “È stato importante tornare in panchina a Cagliari, ti senti meno bloccato di quando sei in tribuna. Sono tutte emozioni per cui faccio questo lavoro, sentimenti a volte contrastanti a seconda dei risultato. Faccio questo lavoro per vivere il secondo tempo della mia vita continuando a provare emozioni provate sinora. Sono abituato a questi piccoli shock emotivi, sono contento di essere in panchina al Ferraris, ma sono concertato sulla partita, mi rendo conto di quanto sia importante“.
L’obiettivo è trovare i tre punti, che a Marassi mancano da quasi otto mesi, con particolare attenzione alla fase difensiva: “Stiamo lavorando dal punto di vista del campo, a volte prendi gol per atteggiamenti di campo che succedono dieci secondi prima del gol e che poi per rimetterli a posto ti fanno scoprire altrove. Abbiamo analizzato i gol subiti, le aree sono troppo importanti sia quando devi fare gol che quando devi non prendetelo: serve presenza, fisica, di contatto, senza fare fallo. I ragazzi lo sanno, sono tutti giocatori esperti, lavorare in allenamento su come essere smaliziati ed esperti in area gli farà bene“.
Sul fattore campo, De Rossi ha proseguito: “Tabù Ferraris da sfatare? È un dato importante, può essere anche sintomatico. Banalmente vincessimo fuori e prendessimo in casa ci salveremmo, comunque due domande te le fai. Il Ferraris é un valore aggiunto, ma se non vinci non basta quello, dobbiamo lavorare sulle nostre basi di calcio. Con intensità, idee diventerà più difficile per gli avversari. Lo stadio caldo è un vantaggio se hai personalità per affrontarlo e capacità di accenderlo, quello della Roma era bello caldo, ma non era facile per tutti se le cose si complicavano. Devi fare in modo che lo stadio ti venga dietro, lo stadio da solo non vince le partite“.
L’allenatore rossoblù ha commentato il momento di Colombo e Vitinha: “Se possono diventare un punto di forza dopo essersi sbloccati? Sono contento di come stanno giocando, anche di chi ha giocato meno: sono contentissimo di come si è allenato Ekhator, sta bene. Ma non posso parlare di coppie di attaccanti, ho tanti attaccanti, tanti trequartisti, è un reparto che mi fa stare tranquillo. Tornando a Colombo e Vitinha sono contento di come hanno giocato assieme, della loro risposta e di come si trovano in campo. Questo sentirti comodo vicino all’attaccante che hai accanto ti può dare degli appigli“.
Passando al Verona, avversario di giornata, De Rossi ha continuato così: “È una squadra che viene da un momento negativo di risultati, vorranno fare un partita tosta: sono sesti per occasioni create, ultimi per possesso palla, é una squadra molto diretta, con due attaccanti forti. Squadra difficile da battere. Ha perso all’ultimo secondo con l’Inter, creato tanto con la Roma. Chi pensa che sarà una festa e che passeggeremo al Ferraris sbaglia“.
Sulle parole di Pruzzo, che lo ha definito leader del Genoa, si è espresso così: “Penso ci siano tanti leader, chi più e chi meno, anche silenziosi e penso che usciranno fuori. È un gruppo che mi piace, vanno d’accordo tra di loro. Unire i puntini spesso fa uscire un disegno, speriamo che questo disegno sia importante“.
Sul possibile sostituto di Norton-Cuffy, squalificato, non si è sbilanciato: “A due giorni dalla gara ho pensato ovviamente a come sostituirlo, abbiamo due o tre dubbi ancora e uno è su questo ruolo, scelta tra due giocatori uno più offensivo e uno meno“.
Tornando al match con il Cagliari, l’allenatore rossoblù ha commentato: “La verticalità è essenziale, credo che abbiamo dei giocatori con le qualità per farlo. Per trovare spazio tra le linee serve qualcuno che allunghi gli avversari, serve poi essere compatti. Masini? Tra tutti quanti è quello che meriterebbe ancora più spazio per quello che sta facendo vedere in allenamento, ma adesso giochiamo senza due mediani, ma mi ha stupito. Masini mezzala? Sarebbe una mezzala diversa da Malinovskyi: ognuno ha le sue qualità, lui però può farlo. Può fare il secondo mediano, può giocare davanti alla difesa. La sua disponibilità mi fa pensare che potrà essere fondamentale per il Genoa in futuro. Lo è già“.
Sul mercato di gennaio, De Rossi si è espresso così: “Se stiamo valutando come sopperire a eventuali uscite? Stiamo parlando col direttore, se ci sarà necessità faremo qualcosa sia in entrata che in uscita perché siamo davvero tanti”.
De Rossi ha chiuso la conferenza stampa con una battuta sul gol di Martin contro il Cagliari: “La stiamo cucinando, stiamo preparando un altro gol a sorpresa, quello di Colombo è stato bello, tre giocatori che sono andati sulla palla e hanno rimesso in piedi la partita di cuore, quello di Martin è stato più fortunato ma lui calcia in un modo che porta gli avversari a mettersi più bassi e poi a Cagliari avevamo creato tanti altri presupposti per segnare. Se vediamo tra opportunità creati e gol segnati siamo in credito, speriamo in un altro ‘gollonzo’ sabato".
di Napoli Magazine
27/11/2025 - 15:52
“Felice dell’esordio in panchina al Ferraris, ma sono concentrato sulla partita, so quanto conti per noi. Il Verona non sarà una passeggiato, stadio di casa un vantaggio se hai personalità. Abbiamo lavorato bene, i ragazzi in settimana hanno spinto tanto“: così Daniele De Rossi ha presentato la sfida con il Verona in conferenza stampa.
Con il Cagliari alle spalle, sabato 29 novembre al Ferraris arrivano i gialloblù. Sarà la prima vera panchina in casa per De Rossi col Genoa, dopo la gara con la Fiorentina vissuta dalla tribuna. Un appuntamento da non sbagliare per i rossoblù, con in palio punti importanti in chiave salvezza nello scontro diretto contro gli uomini di Zanetti. L’allenatore è partito dalla prima settimana di lavoro con quasi tutta la squadra a disposizione. “Non abbiamo avuto proprio tutti a disposizione, perché qualcuno di infortunato c’è sempre, di base però abbiamo avuto un numero tale da lavorare sugli aspetti che chiediamo, abbiamo lavorato bene. I ragazzi hanno spinto tanto con grande partecipazione nei contenuti tattici, sono soddisfatto di come lavorano, sono super disponibili nell’alzare l’intensità. Stiamo arrivando bene alla gara“.
Come dicevamo, sarà anche la prima panchina al Ferraris per De Rossi, dopo la gara con la Fiorentina vissuta in tribuna. “È stato importante tornare in panchina a Cagliari, ti senti meno bloccato di quando sei in tribuna. Sono tutte emozioni per cui faccio questo lavoro, sentimenti a volte contrastanti a seconda dei risultato. Faccio questo lavoro per vivere il secondo tempo della mia vita continuando a provare emozioni provate sinora. Sono abituato a questi piccoli shock emotivi, sono contento di essere in panchina al Ferraris, ma sono concertato sulla partita, mi rendo conto di quanto sia importante“.
L’obiettivo è trovare i tre punti, che a Marassi mancano da quasi otto mesi, con particolare attenzione alla fase difensiva: “Stiamo lavorando dal punto di vista del campo, a volte prendi gol per atteggiamenti di campo che succedono dieci secondi prima del gol e che poi per rimetterli a posto ti fanno scoprire altrove. Abbiamo analizzato i gol subiti, le aree sono troppo importanti sia quando devi fare gol che quando devi non prendetelo: serve presenza, fisica, di contatto, senza fare fallo. I ragazzi lo sanno, sono tutti giocatori esperti, lavorare in allenamento su come essere smaliziati ed esperti in area gli farà bene“.
Sul fattore campo, De Rossi ha proseguito: “Tabù Ferraris da sfatare? È un dato importante, può essere anche sintomatico. Banalmente vincessimo fuori e prendessimo in casa ci salveremmo, comunque due domande te le fai. Il Ferraris é un valore aggiunto, ma se non vinci non basta quello, dobbiamo lavorare sulle nostre basi di calcio. Con intensità, idee diventerà più difficile per gli avversari. Lo stadio caldo è un vantaggio se hai personalità per affrontarlo e capacità di accenderlo, quello della Roma era bello caldo, ma non era facile per tutti se le cose si complicavano. Devi fare in modo che lo stadio ti venga dietro, lo stadio da solo non vince le partite“.
L’allenatore rossoblù ha commentato il momento di Colombo e Vitinha: “Se possono diventare un punto di forza dopo essersi sbloccati? Sono contento di come stanno giocando, anche di chi ha giocato meno: sono contentissimo di come si è allenato Ekhator, sta bene. Ma non posso parlare di coppie di attaccanti, ho tanti attaccanti, tanti trequartisti, è un reparto che mi fa stare tranquillo. Tornando a Colombo e Vitinha sono contento di come hanno giocato assieme, della loro risposta e di come si trovano in campo. Questo sentirti comodo vicino all’attaccante che hai accanto ti può dare degli appigli“.
Passando al Verona, avversario di giornata, De Rossi ha continuato così: “È una squadra che viene da un momento negativo di risultati, vorranno fare un partita tosta: sono sesti per occasioni create, ultimi per possesso palla, é una squadra molto diretta, con due attaccanti forti. Squadra difficile da battere. Ha perso all’ultimo secondo con l’Inter, creato tanto con la Roma. Chi pensa che sarà una festa e che passeggeremo al Ferraris sbaglia“.
Sulle parole di Pruzzo, che lo ha definito leader del Genoa, si è espresso così: “Penso ci siano tanti leader, chi più e chi meno, anche silenziosi e penso che usciranno fuori. È un gruppo che mi piace, vanno d’accordo tra di loro. Unire i puntini spesso fa uscire un disegno, speriamo che questo disegno sia importante“.
Sul possibile sostituto di Norton-Cuffy, squalificato, non si è sbilanciato: “A due giorni dalla gara ho pensato ovviamente a come sostituirlo, abbiamo due o tre dubbi ancora e uno è su questo ruolo, scelta tra due giocatori uno più offensivo e uno meno“.
Tornando al match con il Cagliari, l’allenatore rossoblù ha commentato: “La verticalità è essenziale, credo che abbiamo dei giocatori con le qualità per farlo. Per trovare spazio tra le linee serve qualcuno che allunghi gli avversari, serve poi essere compatti. Masini? Tra tutti quanti è quello che meriterebbe ancora più spazio per quello che sta facendo vedere in allenamento, ma adesso giochiamo senza due mediani, ma mi ha stupito. Masini mezzala? Sarebbe una mezzala diversa da Malinovskyi: ognuno ha le sue qualità, lui però può farlo. Può fare il secondo mediano, può giocare davanti alla difesa. La sua disponibilità mi fa pensare che potrà essere fondamentale per il Genoa in futuro. Lo è già“.
Sul mercato di gennaio, De Rossi si è espresso così: “Se stiamo valutando come sopperire a eventuali uscite? Stiamo parlando col direttore, se ci sarà necessità faremo qualcosa sia in entrata che in uscita perché siamo davvero tanti”.
De Rossi ha chiuso la conferenza stampa con una battuta sul gol di Martin contro il Cagliari: “La stiamo cucinando, stiamo preparando un altro gol a sorpresa, quello di Colombo è stato bello, tre giocatori che sono andati sulla palla e hanno rimesso in piedi la partita di cuore, quello di Martin è stato più fortunato ma lui calcia in un modo che porta gli avversari a mettersi più bassi e poi a Cagliari avevamo creato tanti altri presupposti per segnare. Se vediamo tra opportunità creati e gol segnati siamo in credito, speriamo in un altro ‘gollonzo’ sabato".