Paolo De Paola, giornalista, ha parlato a l'Editoriale su TMW Radio.
Ieri Conte si è lamentato della gestione del Var. Che idea si è fatto?
“Innanzitutto mi permetto di contestare l’esperto Marelli, perché quando si spiega qualcosa ad un allenatore come Conte la si deve spiegare per bene. Marelli ha detto che il Var in quel caso non sarebbe potuto intervenire, ma non è vero. Il Var è intervenuto e ha constatato che c’è stato un contatto tra i giocatori protagonisti del contrasto in area di rigore. Se non ci fosse stato il contatto, il Var sarebbe intervenuto. Per me poi quello non è mai rigore, dato che il contatto è veramente minimo, ma il Var ha valutato e ha deciso che fosse una decisione a discrezione del direttore di gara. Per quanto riguarda le proteste di Conte bisogna dire che il rigore fischiato al Napoli con l’Empoli era ancora più leggero di quello di ieri. Su questi interventi bisogna rivalutare il protocollo, che al momento non serve a nulla. A Conte ad ogni modo è stata comunicata una cosa sbagliata. Io vorrei che ci fosse un addetto all’arbitro, una sorta di esperto istituzionale. Un delegato insomma che chiarisca la posizione dell’arbitro su determinati episodi, perché altrimenti si generano delle confusioni”.
Come escono Inter e Napoli dalla sfida di ieri?
“Il miracolo lo sta facendo il Napoli, che finora ha pareggiato in casa della Juventus, ha vinto in casa del Milan e ha pareggiato in casa dell’Inter. Dopo un ciclo terribile si ritrova ancora primo. L’Inter esce ridimensionata, perché non è riuscita a chiudere la partita nel momento decisivo. Conte è un signore allenatore e ha rimesso insieme i cocci, rilanciando il Napoli nella lotta scudetto. Il fatto che ci siano così tante squadre a ridosso della vetta ci racconta di come la delusione più forte sia l’Inter, che era data favorita da molti e che invece non è riuscita a prendere il largo. Ora con sei squadre in due punti è tutto aperto”.
di Napoli Magazine
11/11/2024 - 17:07
Paolo De Paola, giornalista, ha parlato a l'Editoriale su TMW Radio.
Ieri Conte si è lamentato della gestione del Var. Che idea si è fatto?
“Innanzitutto mi permetto di contestare l’esperto Marelli, perché quando si spiega qualcosa ad un allenatore come Conte la si deve spiegare per bene. Marelli ha detto che il Var in quel caso non sarebbe potuto intervenire, ma non è vero. Il Var è intervenuto e ha constatato che c’è stato un contatto tra i giocatori protagonisti del contrasto in area di rigore. Se non ci fosse stato il contatto, il Var sarebbe intervenuto. Per me poi quello non è mai rigore, dato che il contatto è veramente minimo, ma il Var ha valutato e ha deciso che fosse una decisione a discrezione del direttore di gara. Per quanto riguarda le proteste di Conte bisogna dire che il rigore fischiato al Napoli con l’Empoli era ancora più leggero di quello di ieri. Su questi interventi bisogna rivalutare il protocollo, che al momento non serve a nulla. A Conte ad ogni modo è stata comunicata una cosa sbagliata. Io vorrei che ci fosse un addetto all’arbitro, una sorta di esperto istituzionale. Un delegato insomma che chiarisca la posizione dell’arbitro su determinati episodi, perché altrimenti si generano delle confusioni”.
Come escono Inter e Napoli dalla sfida di ieri?
“Il miracolo lo sta facendo il Napoli, che finora ha pareggiato in casa della Juventus, ha vinto in casa del Milan e ha pareggiato in casa dell’Inter. Dopo un ciclo terribile si ritrova ancora primo. L’Inter esce ridimensionata, perché non è riuscita a chiudere la partita nel momento decisivo. Conte è un signore allenatore e ha rimesso insieme i cocci, rilanciando il Napoli nella lotta scudetto. Il fatto che ci siano così tante squadre a ridosso della vetta ci racconta di come la delusione più forte sia l’Inter, che era data favorita da molti e che invece non è riuscita a prendere il largo. Ora con sei squadre in due punti è tutto aperto”.