A "1 Football Night", su 1 Station Radio, è intervenuto il giornalista Arturo Minervini.
Secondo il suo parere, la lotta scudetto per il Napoli è una corsa a due con l'Inter, una corsa a due con l'Atalanta, o una corsa a tre?
“È una corsa a tre. È una corsa a tre aperta, perché l'Atalanta adesso ha solo la testa nel campionato. È una squadra profonda e quella che ieri ha mostrato una condizione straripante. Per assurdo, è quella che forse può avere più rimpianti. L'Atalanta, nelle ultime tre in casa, ha fatto tre pareggi con Torino, Cagliari e Venezia. Quanti punti ha sprecato! Domenica ci sarà questa Atalanta-Inter che, secondo me, dirà molto nella corsa scudetto. Se l'Atalanta ripropone una prestazione come quella di ieri, probabilmente diventa addirittura la favorita. Per quanto mi riguarda, prevedo un pareggio in quella partita. Però, mi preoccupa l'Atalanta, anche se l'Inter mi dà un po' più di speranza. Così come mi ha preoccupato vedere l'Atalanta, mi ha dato un po' di conforto vedere l'Inter. L'Inter ha battuto il Monza, ma ha fatto un primo tempo in ciabatte e con molte distrazioni. Quello è un segnale per il Napoli, che invece l'ho visto concentrato e affamato. Sarà un bel finale di campionato".
Cosa ne pensa dell’arbitraggio di Inter-Monza?
“Non so se avete visto il film Matrix. Nel film c'è questo agente Smith, che deve riportare il sistema nell’ordine delle cose. Se qualcuno prova a uscire da quel sistema, l’agente Smith può diventare qualsiasi personaggio e intervenire. Io ho la sensazione che, in questi ultimi mesi, tanti ‘agenti Smith’ stiano cercando di mantenere l’ordine delle cose. Ho visto delle situazioni strane: carichi di arbitraggi molto particolari, anche dei replay che tardano ad arrivare, audio che spariscono. Non vorrei che questo effetto Smith porti a situazioni che possano penalizzare le società molto indebitate, che non possono permettersi di non vincere questo scudetto. Mi auguro di no, ma sono molto preoccupato sulla questione arbitrale. Devo dire che anche sui social, molti mi hanno scritto che chi deve temere il Napoli, è il palazzo. Ma io ripeto, non penso che la tecnologia possa alterare il risultato. Però, io sono sicuro che, se l’intervento di Lautaro su Kyriakopoulos fosse avvenuto a maglie invertite, sarebbe stato sanzionato il fallo e il gol sarebbe stato annullato. Non ho dubbi su questo".
Raspadori resterà titolare anche quando rientrerà Neres?
“Secondo me, un attaccante che segna si conquista di diritto la conferma, fino a quando continua a farlo. Non lo puoi togliere, questa è la mia idea. Poi, ovviamente, bisognerà trovare il modo di inserire anche Neres, e Conte lo troverà, perché è bravissimo e perché è un fenomeno. Però, in questo momento, le garanzie che stanno dando quei due lì davanti, Raspadori e Lukaku, uno per l’altro, io non le andrei a toccare".
Neres con Lukaku e Raspadori, in campo insieme, è proprio impossibile? Magari con Raspadori a destra?
“Secondo me, Raspadori deve respirare l’area di rigore, deve stare lì, deve sentire la porta. L’abbiamo visto: l’esperimento di spostarlo più largo è stato deficitario. Ha ragione Conte nel dire che bisogna valorizzare tutte le risorse, ma in questo caso vedo complicata una soluzione come il 3-4-2-1. Mi sembra troppo forzata".
Sarà 3-5-2 con Lukaku e Raspadori fino a fine stagione?
“Sì, credo di sì. Fino a quando le risposte saranno queste, non vedo motivi per cambiare. Detto questo, vedo il modulo del Napoli molto fluido. Per esempio, ieri la mossa vincente è stata piazzare McTominay più avanzato, praticamente come terzo attaccante. È stato bravissimo, ha bloccato un punto di forza della Fiorentina e da lì è nato il primo gol. Tante situazioni interessanti sono scaturite da questa scelta. Quindi, il 3-5-2 è molto relativo, perché in certi momenti diventa un 4-3-3. Sicuramente, può essere un’opzione da sfruttare anche a gara in corso, come nella prima parte della stagione. Però, più che il modulo, in questo momento contano gli uomini. E Gilmour, ad esempio, sta dando libertà a Lobotka, che quando è libero di esprimersi diventa un genio all’opera. E avere un genio all’opera non è poco".
A fine stagione il Napoli dovrebbe fare delle scelte diverse per quanto riguarda il vice di Romelu Lukaku? Dovrebbe separarsi da Giovanni Simeone?
“Sì, per un motivo preciso: Simeone ha perso quella magia che aveva nell’anno dello scudetto. Sono annate magiche, è vero, ma negli ultimi due anni ha un po’ deluso. Probabilmente, non è nemmeno un giocatore perfettamente funzionale all’idea di calcio di Conte, e bisogna riconoscerlo. Io il mio nome l’ho già fatto: stravedo per Lorenzo Lucca. Se dovessi pensare a un attaccante in grado di cambiare una gara a partita in corso, penserei a lui. È forte di testa, tecnicamente valido, e lo prenderei senza esitazioni".
di Napoli Magazine
10/03/2025 - 23:12
A "1 Football Night", su 1 Station Radio, è intervenuto il giornalista Arturo Minervini.
Secondo il suo parere, la lotta scudetto per il Napoli è una corsa a due con l'Inter, una corsa a due con l'Atalanta, o una corsa a tre?
“È una corsa a tre. È una corsa a tre aperta, perché l'Atalanta adesso ha solo la testa nel campionato. È una squadra profonda e quella che ieri ha mostrato una condizione straripante. Per assurdo, è quella che forse può avere più rimpianti. L'Atalanta, nelle ultime tre in casa, ha fatto tre pareggi con Torino, Cagliari e Venezia. Quanti punti ha sprecato! Domenica ci sarà questa Atalanta-Inter che, secondo me, dirà molto nella corsa scudetto. Se l'Atalanta ripropone una prestazione come quella di ieri, probabilmente diventa addirittura la favorita. Per quanto mi riguarda, prevedo un pareggio in quella partita. Però, mi preoccupa l'Atalanta, anche se l'Inter mi dà un po' più di speranza. Così come mi ha preoccupato vedere l'Atalanta, mi ha dato un po' di conforto vedere l'Inter. L'Inter ha battuto il Monza, ma ha fatto un primo tempo in ciabatte e con molte distrazioni. Quello è un segnale per il Napoli, che invece l'ho visto concentrato e affamato. Sarà un bel finale di campionato".
Cosa ne pensa dell’arbitraggio di Inter-Monza?
“Non so se avete visto il film Matrix. Nel film c'è questo agente Smith, che deve riportare il sistema nell’ordine delle cose. Se qualcuno prova a uscire da quel sistema, l’agente Smith può diventare qualsiasi personaggio e intervenire. Io ho la sensazione che, in questi ultimi mesi, tanti ‘agenti Smith’ stiano cercando di mantenere l’ordine delle cose. Ho visto delle situazioni strane: carichi di arbitraggi molto particolari, anche dei replay che tardano ad arrivare, audio che spariscono. Non vorrei che questo effetto Smith porti a situazioni che possano penalizzare le società molto indebitate, che non possono permettersi di non vincere questo scudetto. Mi auguro di no, ma sono molto preoccupato sulla questione arbitrale. Devo dire che anche sui social, molti mi hanno scritto che chi deve temere il Napoli, è il palazzo. Ma io ripeto, non penso che la tecnologia possa alterare il risultato. Però, io sono sicuro che, se l’intervento di Lautaro su Kyriakopoulos fosse avvenuto a maglie invertite, sarebbe stato sanzionato il fallo e il gol sarebbe stato annullato. Non ho dubbi su questo".
Raspadori resterà titolare anche quando rientrerà Neres?
“Secondo me, un attaccante che segna si conquista di diritto la conferma, fino a quando continua a farlo. Non lo puoi togliere, questa è la mia idea. Poi, ovviamente, bisognerà trovare il modo di inserire anche Neres, e Conte lo troverà, perché è bravissimo e perché è un fenomeno. Però, in questo momento, le garanzie che stanno dando quei due lì davanti, Raspadori e Lukaku, uno per l’altro, io non le andrei a toccare".
Neres con Lukaku e Raspadori, in campo insieme, è proprio impossibile? Magari con Raspadori a destra?
“Secondo me, Raspadori deve respirare l’area di rigore, deve stare lì, deve sentire la porta. L’abbiamo visto: l’esperimento di spostarlo più largo è stato deficitario. Ha ragione Conte nel dire che bisogna valorizzare tutte le risorse, ma in questo caso vedo complicata una soluzione come il 3-4-2-1. Mi sembra troppo forzata".
Sarà 3-5-2 con Lukaku e Raspadori fino a fine stagione?
“Sì, credo di sì. Fino a quando le risposte saranno queste, non vedo motivi per cambiare. Detto questo, vedo il modulo del Napoli molto fluido. Per esempio, ieri la mossa vincente è stata piazzare McTominay più avanzato, praticamente come terzo attaccante. È stato bravissimo, ha bloccato un punto di forza della Fiorentina e da lì è nato il primo gol. Tante situazioni interessanti sono scaturite da questa scelta. Quindi, il 3-5-2 è molto relativo, perché in certi momenti diventa un 4-3-3. Sicuramente, può essere un’opzione da sfruttare anche a gara in corso, come nella prima parte della stagione. Però, più che il modulo, in questo momento contano gli uomini. E Gilmour, ad esempio, sta dando libertà a Lobotka, che quando è libero di esprimersi diventa un genio all’opera. E avere un genio all’opera non è poco".
A fine stagione il Napoli dovrebbe fare delle scelte diverse per quanto riguarda il vice di Romelu Lukaku? Dovrebbe separarsi da Giovanni Simeone?
“Sì, per un motivo preciso: Simeone ha perso quella magia che aveva nell’anno dello scudetto. Sono annate magiche, è vero, ma negli ultimi due anni ha un po’ deluso. Probabilmente, non è nemmeno un giocatore perfettamente funzionale all’idea di calcio di Conte, e bisogna riconoscerlo. Io il mio nome l’ho già fatto: stravedo per Lorenzo Lucca. Se dovessi pensare a un attaccante in grado di cambiare una gara a partita in corso, penserei a lui. È forte di testa, tecnicamente valido, e lo prenderei senza esitazioni".