“Nella fattispecie dell’episodio Anguissa-Dumfries- ha detto l’ex arbitro e commentatore tv Tiziano Pieri a Radio Marte nel corso di Marte Sport Live- Conte ha ragione perchè quello di Milano di ieri non può essere mai considerato calcio di rigore. Non mi trovo d’accordo con l’analisi di Conte sull’utilizzo del Var perchè il tecnico esprime un concetto moviolistico. Che gli arbitri, poi, si siano messi d’impegno nell’utilizzare in modo diverso lo strumento sta accrescendo la confusione di Conte e di qualsiasi altro allenatore di fronte ad una gestione alternata del Var. Gli arbitri per me dovrebbero iniziare a dare una linea guida chiara nell’applicazione dello strumento tecnologico. Il protocollo non è mai stato variato se non in parte. L’IFAB, ricordiamolo, ha stabilito il protocollo e deve porre dei rimedi per cambiare in certi aspetti il protocollo. In alcuni paesi, in Spagna, viene utilizzato in maniera più moviolistica. Conte chiede un Var-Moviola, quando esprime a questo parere è figlio della tensione ma parte da un concetto vero, ovvero che l’utilizzo del Var non è sempre coerente. Per me il ‘challenge’ è lo strumento migliore per eliminare le polemiche. Ieri sera Conte, ad esempio, avrebbe potuto chiamare la revisione dell’episodio e oggi non ne avremmo parlato. Non aspettiamoci che le polemiche vengano eliminate, perchè solo la ‘Gol line tecnology’ e il fuorigioco semiautomatico garantiscono l’oggettività, piaccia o meno l’off side millimetrico. Quando c’è oggettività devono essere tutti concordi. Il Var è stato introdotto dall’IFAB con l’idea di eliminare errori evidenti, che sia gol di mano o fallo nettissimo. Però togliere le polemiche dovrebbe essere la regola principe del settore arbitrale e per me il challenge dovrebbe essere la madre di tutte le battaglie, per ridurre le polemiche che, da tutte le parti la si veda, alla lunga stancano”.
di Napoli Magazine
11/11/2024 - 17:39
“Nella fattispecie dell’episodio Anguissa-Dumfries- ha detto l’ex arbitro e commentatore tv Tiziano Pieri a Radio Marte nel corso di Marte Sport Live- Conte ha ragione perchè quello di Milano di ieri non può essere mai considerato calcio di rigore. Non mi trovo d’accordo con l’analisi di Conte sull’utilizzo del Var perchè il tecnico esprime un concetto moviolistico. Che gli arbitri, poi, si siano messi d’impegno nell’utilizzare in modo diverso lo strumento sta accrescendo la confusione di Conte e di qualsiasi altro allenatore di fronte ad una gestione alternata del Var. Gli arbitri per me dovrebbero iniziare a dare una linea guida chiara nell’applicazione dello strumento tecnologico. Il protocollo non è mai stato variato se non in parte. L’IFAB, ricordiamolo, ha stabilito il protocollo e deve porre dei rimedi per cambiare in certi aspetti il protocollo. In alcuni paesi, in Spagna, viene utilizzato in maniera più moviolistica. Conte chiede un Var-Moviola, quando esprime a questo parere è figlio della tensione ma parte da un concetto vero, ovvero che l’utilizzo del Var non è sempre coerente. Per me il ‘challenge’ è lo strumento migliore per eliminare le polemiche. Ieri sera Conte, ad esempio, avrebbe potuto chiamare la revisione dell’episodio e oggi non ne avremmo parlato. Non aspettiamoci che le polemiche vengano eliminate, perchè solo la ‘Gol line tecnology’ e il fuorigioco semiautomatico garantiscono l’oggettività, piaccia o meno l’off side millimetrico. Quando c’è oggettività devono essere tutti concordi. Il Var è stato introdotto dall’IFAB con l’idea di eliminare errori evidenti, che sia gol di mano o fallo nettissimo. Però togliere le polemiche dovrebbe essere la regola principe del settore arbitrale e per me il challenge dovrebbe essere la madre di tutte le battaglie, per ridurre le polemiche che, da tutte le parti la si veda, alla lunga stancano”.