Ivan Zazzaroni, direttore del Corriere dello Sport, ha commentato sul giornale la fine del mercato estivo: "L’affare dell’estate è stato essenzialmente mediatico e ha interessato Ademola Lookman, Atalanta e Inter: subìto il rifiuto a 45 milioni, Marotta ha aspettato invano che Percassi si manifestasse e il giorno in cui Ausilio è andato a trattare Zalewski ha comunicato la resa. Dunque, un passaggio a vuoto. Dopo aver discusso per mesi e anni e fallimenti azzurri di giovani da crescere, sperabilmente italiani, abbiamo importato (o riportato) Modric, Dzeko, Matic, Albiol, Vardy e Ciro, più di 230 anni in sei. Gente di livello, per carità, ma un filo datata. Siamo diventati la Serie Arzilla. Ma non buttiamoci ancora più giù. Soltanto il Napoli s’è mosso rispettando un ambizioso programma tecnico che ha comunque contemplato qualche correzione in corsa. Al primo posto metto infatti De Bruyne, anche perché non mi sarei mai aspettato di vederlo dalle nostre parti. Completato il trattamento Conte, Kevin dovrebbe mettere le gambe al servizio di un cervello di assoluta superiorità. Il calcio camminato, ancorché illuminante, non è vincente. Sempre del Napoli è Rasmus Hojlund: un’operazione da 50 milioni per sopperire alla lunga assenza di Lukaku va assolutamente premiata. Al terzo posto - insieme alla conferma di Kean da parte della Fiorentina - indico Zhegrova alla Juve. Trattativa lunga col Lille, uno dei club più scorbutici e discussi d’Europa: il kosovaro punta l’avversario, crea superiorità, da verificare in Italia".
di Napoli Magazine
02/09/2025 - 10:53
Ivan Zazzaroni, direttore del Corriere dello Sport, ha commentato sul giornale la fine del mercato estivo: "L’affare dell’estate è stato essenzialmente mediatico e ha interessato Ademola Lookman, Atalanta e Inter: subìto il rifiuto a 45 milioni, Marotta ha aspettato invano che Percassi si manifestasse e il giorno in cui Ausilio è andato a trattare Zalewski ha comunicato la resa. Dunque, un passaggio a vuoto. Dopo aver discusso per mesi e anni e fallimenti azzurri di giovani da crescere, sperabilmente italiani, abbiamo importato (o riportato) Modric, Dzeko, Matic, Albiol, Vardy e Ciro, più di 230 anni in sei. Gente di livello, per carità, ma un filo datata. Siamo diventati la Serie Arzilla. Ma non buttiamoci ancora più giù. Soltanto il Napoli s’è mosso rispettando un ambizioso programma tecnico che ha comunque contemplato qualche correzione in corsa. Al primo posto metto infatti De Bruyne, anche perché non mi sarei mai aspettato di vederlo dalle nostre parti. Completato il trattamento Conte, Kevin dovrebbe mettere le gambe al servizio di un cervello di assoluta superiorità. Il calcio camminato, ancorché illuminante, non è vincente. Sempre del Napoli è Rasmus Hojlund: un’operazione da 50 milioni per sopperire alla lunga assenza di Lukaku va assolutamente premiata. Al terzo posto - insieme alla conferma di Kean da parte della Fiorentina - indico Zhegrova alla Juve. Trattativa lunga col Lille, uno dei club più scorbutici e discussi d’Europa: il kosovaro punta l’avversario, crea superiorità, da verificare in Italia".