A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione su 1 Station Radio, è intervenuto Christian Bucchi, allenatore ed ex attaccante del Napoli: "Il Bologna sta faticando, quando si potrà iniziare a giudicare a Italiano? Io credo che dopo un ciclo ci vuole sempre del tempo. Così é stato per Fonseca, per Motta e così deve essere per Italiano. Poi il Bologna ha perso dei giocatori importanti, come Zirkzee. Inoltre bisogna fare dei conti con la realtà, il Bologna non ha un organico per poter affrontare sia la Champions che il campionato. Quindi dobbiamo dare tanti tanti alibi a questa squadra. Anche gli arrivi fatti non sono state delle certezze, ma sono stati giocatori giovani, che devo far crescere, all’insegna della realtà Bologna. Per poter ripetere la stessa stagione dell’anno scorso ci volevano delle operazioni di mercato diverse. Quindi non mi meravigliano le difficoltà del Bologna. La stagione del Bologna é da mettere lì, che magari si ripeterà tra 30 anni, a meno che il Bologna non cambi strategia societaria. Bisognava incatenare Motta? Guarda ti dico di sì, ma per incatenare Motta, ci voleva lo step successivo. Dovevano rimanere Calafiori, Zirkzee e mettersi al pari delle società che spendono, come Napoli, Roma, Inter. Secondo me invece faranno lo stesso percorso dell’Atalanta, che non fa acquisti fantasmagorici, ma prendi giocatori giovani, sconosciuti, che ti esplodono in casa. É difficile che l’Atalanta prenda e spenda 50 milioni. L’Atalanta vende Højlund a 80 milioni e compra Scamacca a 30, non 100. Bisogna mentalizzare i tifosi, l’ambiente esterno. Per poter evitare di rischiare i fallimenti o di sforare le ambizioni vanno mantenute come sogni. Il Bologna non si può pensare che ogni anno debba andare in Champions. Lukaku potrà tornare in forma entro Gennaio? Io non so se si parla di Gennaio. Prima si parlava di Gilmour, non lo si può assolutamente paragonare a Lobotka, perché hanno caratteristiche diverse e fare certi paragoni fa soltanto del male. Per quanto riguarda Lukaku, bisogna dire che é un calciatore con caratteristiche uniche. É un giocatore più da rugby che da calcio. Perciò ha bisogno di una certa preparazione, che Lukaku questa estate purtroppo non ha fatto. Quindi certe volte il Napoli dovrà sopportare un giocatore molto meccanico, ma poi quando si sbloccherà non si fermerà mai più. Lukaku può essere agevolato da un sotto punta, si può valutare questa opzione? Ad oggi il sotto punta del Napoli é McTominay. Quindi sicuramente questa opzione é possibile, Conte lo valuterà. Poi non dimentichiamo che vanno fatti diversi cambiamenti nel Napoli, che prima si deve riprendere a livello di compattezza, di unione, di voglia di lottare, di soffrire, che sa stare lì anche in area di rigore. Questa era la cosa che andava migliorata come prima cosa e ad oggi si sono fatti diversi passi in avanti. Poi ha fatto un cambio tattico e ha migliorato altre cose. Infine andrà migliorata la condizione dei singoli. Quindi le cose vanno fatte step by step. Non dimentichiamo da dove si era partiti”.
di Napoli Magazine
06/11/2024 - 12:09
A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione su 1 Station Radio, è intervenuto Christian Bucchi, allenatore ed ex attaccante del Napoli: "Il Bologna sta faticando, quando si potrà iniziare a giudicare a Italiano? Io credo che dopo un ciclo ci vuole sempre del tempo. Così é stato per Fonseca, per Motta e così deve essere per Italiano. Poi il Bologna ha perso dei giocatori importanti, come Zirkzee. Inoltre bisogna fare dei conti con la realtà, il Bologna non ha un organico per poter affrontare sia la Champions che il campionato. Quindi dobbiamo dare tanti tanti alibi a questa squadra. Anche gli arrivi fatti non sono state delle certezze, ma sono stati giocatori giovani, che devo far crescere, all’insegna della realtà Bologna. Per poter ripetere la stessa stagione dell’anno scorso ci volevano delle operazioni di mercato diverse. Quindi non mi meravigliano le difficoltà del Bologna. La stagione del Bologna é da mettere lì, che magari si ripeterà tra 30 anni, a meno che il Bologna non cambi strategia societaria. Bisognava incatenare Motta? Guarda ti dico di sì, ma per incatenare Motta, ci voleva lo step successivo. Dovevano rimanere Calafiori, Zirkzee e mettersi al pari delle società che spendono, come Napoli, Roma, Inter. Secondo me invece faranno lo stesso percorso dell’Atalanta, che non fa acquisti fantasmagorici, ma prendi giocatori giovani, sconosciuti, che ti esplodono in casa. É difficile che l’Atalanta prenda e spenda 50 milioni. L’Atalanta vende Højlund a 80 milioni e compra Scamacca a 30, non 100. Bisogna mentalizzare i tifosi, l’ambiente esterno. Per poter evitare di rischiare i fallimenti o di sforare le ambizioni vanno mantenute come sogni. Il Bologna non si può pensare che ogni anno debba andare in Champions. Lukaku potrà tornare in forma entro Gennaio? Io non so se si parla di Gennaio. Prima si parlava di Gilmour, non lo si può assolutamente paragonare a Lobotka, perché hanno caratteristiche diverse e fare certi paragoni fa soltanto del male. Per quanto riguarda Lukaku, bisogna dire che é un calciatore con caratteristiche uniche. É un giocatore più da rugby che da calcio. Perciò ha bisogno di una certa preparazione, che Lukaku questa estate purtroppo non ha fatto. Quindi certe volte il Napoli dovrà sopportare un giocatore molto meccanico, ma poi quando si sbloccherà non si fermerà mai più. Lukaku può essere agevolato da un sotto punta, si può valutare questa opzione? Ad oggi il sotto punta del Napoli é McTominay. Quindi sicuramente questa opzione é possibile, Conte lo valuterà. Poi non dimentichiamo che vanno fatti diversi cambiamenti nel Napoli, che prima si deve riprendere a livello di compattezza, di unione, di voglia di lottare, di soffrire, che sa stare lì anche in area di rigore. Questa era la cosa che andava migliorata come prima cosa e ad oggi si sono fatti diversi passi in avanti. Poi ha fatto un cambio tattico e ha migliorato altre cose. Infine andrà migliorata la condizione dei singoli. Quindi le cose vanno fatte step by step. Non dimentichiamo da dove si era partiti”.