Calcio
KASIMPASA - Barak: "A Firenze sono stato sempre bene, con Palladino c'è stato un buon feeling"
09.11.2024 00:00 di Napoli Magazine

Antonin Barak, centrocampista del Kasimpasa e di proprietà della Fiorentina, ha rilasciato alcune dichiarazioni a Radio FirenzeViola: "Finalmente posso dire che mi sono adattato a tutto, c'erano tante dinamiche ma la cosa fondamentale è che la famiglia mi ha raggiunto e ora siamo tutti insieme, così posso concentrarmi totalmente sul campo".

Kasimpasa dove condivide lo spogliatoio, come a Firenze, con Brekalo.
"Il nostro rapporto è bello, ci conosciamo dai tempi di Firenze e arrivare insieme qua è stato importante. I miei obiettivi con la squadra sono chiudere tra i primi cinque in campionato, ci serve più continuità con i risultati. Mentre personalmente voglio fare un grande campionato e con la nazionale, da marzo, voglio fare al meglio possibile per le qualificazioni al Mondiale".

Che esperienza è stata quella alla Fiorentina?
"Ho solo bei ricordi di Firenze. Sto pensando davvero tanto alle ultime due stagioni, anche per come sono andate. Mi spiace davvero non aver vinto un trofeo insieme, era l'obiettivo non solo mio, ma di tutto. Ci è mancato, ma a Firenze sono stato sempre bene, sia calcisticamente che fuori dal campo. Ero sempre sereno e contento, non posso dire niente contro la Fiorentina o Firenze perché mi hanno trattato veramente bene. Posso solo dire che mi dispiace davvero tanto aver perso quelle tre finali".

E ha qualche rimpianto legato a Firenze? Per esempio nell'estate 2023 ebbe tanti intoppi durante la preparazione.
"Non ho rimpianti. C'è poco da fare purtroppo, non ho potuto fare la preparazione e sono rientrato solo ai primi di ottobre, mi mancava la condizione e facevo fatica a recuperare. Anche perché con la Conference che ci faceva giocare ogni tre giorni facevo ancora più fatica, tra partite e viaggi. Ho cominciato a sentirmi bene da marzo, poi siamo riusciti ad arrivare in fondo in Conference e ripeto, davvero peccato per la finale con l'Olympiacos. Come per la finale con l'Inter in Coppa Italia o col West Ham l'anno prima. Ma rimpianti non ne ho, non va sempre come vuoi tu. Devi lavorare, dimostrare il meglio e io ci ho sempre lavorato".

Indimenticabile tra i tifosi viola è l'immagine del suo gol a Basilea.
"È stato un momento tanto bello e particolare. Ci fu tanta gioia in città, mi sentivo pieno di emozioni. La Fiorentina tornava dopo tanti anni a giocare una finale europea, era il nostro obiettivo fin dall'inizio. Tant'è che quando mi presero, la prima cosa che mi dissero Joe Barone e Daniele Pradè era che mi avevano comprato per arrivare in fondo a questa competizione. Sapevo che la Fiorentina non faceva una finale europea da anni e avevo dentro di me tutti questi ricordi, portare la squadra in finale è stata una grandissima emozione per me. Ero parte di un gruppo che aveva raggiunto un traguardo, non è poco".

Che rapporto ha con gli ex compagni di Firenze?
"Ho un buonissimo rapporto con tante persone dello staff di Italiano e con tanti ex compagni. Ho anche ottimi rapporti con la società che porterò in futuro sempre con me, potevo lavorare con persone che mi volevano bene, mi apprezzavano. Era bellissimo, poi quest'estate sapevamo già che Italiano sarebbe andato via e che sarebbe arrivato Palladino. Con lui mi sono sentito prima, durante e dopo l'Europeo, ho vissuto quest'estate come un grande cambiamento. E non me lo aspettavo. Ma con tutti i ragazzi che sono andati via da Firenze ho un ottimo rapporto, li seguo e gli auguro il meglio".

Parlava di Palladino. Com'è stato il rapporto col nuovo allenatore?
"È stato ottimo da quando è arrivato. C'è stato un buon feeling, rispetto ogni allenatore e voglio che ogni allenatore mi rispetti come giocatore e come persona. Mi sono sempre comportato al meglio, all'inizio puntavano molto sulla mia permanenza e anche io non ho mai parlato col mio procuratore o fatto pressione per trovare un'altra soluzione, sapevo di essere sotto contratto con la Fiorentina e volevo rimanere. Poi c'è stata questa soluzione, e ho preso questa strada perché sentivo che non avrei avuto lo spazio che cercavo. Volevo giocare, purtroppo è successo tutto all'ultimo secondo. Ma sono contento della stagione che sta portando avanti la Fiorentina, mi auguro faccia una grande annata come anche io voglio fare qui in Turchia, sono due obiettivi. Anche perché sono ancora sotto contratto con i viola e faccio il tifo per loro".

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KASIMPASA - Barak: "A Firenze sono stato sempre bene, con Palladino c'è stato un buon feeling"

di Napoli Magazine

09/11/2024 - 00:00

Antonin Barak, centrocampista del Kasimpasa e di proprietà della Fiorentina, ha rilasciato alcune dichiarazioni a Radio FirenzeViola: "Finalmente posso dire che mi sono adattato a tutto, c'erano tante dinamiche ma la cosa fondamentale è che la famiglia mi ha raggiunto e ora siamo tutti insieme, così posso concentrarmi totalmente sul campo".

Kasimpasa dove condivide lo spogliatoio, come a Firenze, con Brekalo.
"Il nostro rapporto è bello, ci conosciamo dai tempi di Firenze e arrivare insieme qua è stato importante. I miei obiettivi con la squadra sono chiudere tra i primi cinque in campionato, ci serve più continuità con i risultati. Mentre personalmente voglio fare un grande campionato e con la nazionale, da marzo, voglio fare al meglio possibile per le qualificazioni al Mondiale".

Che esperienza è stata quella alla Fiorentina?
"Ho solo bei ricordi di Firenze. Sto pensando davvero tanto alle ultime due stagioni, anche per come sono andate. Mi spiace davvero non aver vinto un trofeo insieme, era l'obiettivo non solo mio, ma di tutto. Ci è mancato, ma a Firenze sono stato sempre bene, sia calcisticamente che fuori dal campo. Ero sempre sereno e contento, non posso dire niente contro la Fiorentina o Firenze perché mi hanno trattato veramente bene. Posso solo dire che mi dispiace davvero tanto aver perso quelle tre finali".

E ha qualche rimpianto legato a Firenze? Per esempio nell'estate 2023 ebbe tanti intoppi durante la preparazione.
"Non ho rimpianti. C'è poco da fare purtroppo, non ho potuto fare la preparazione e sono rientrato solo ai primi di ottobre, mi mancava la condizione e facevo fatica a recuperare. Anche perché con la Conference che ci faceva giocare ogni tre giorni facevo ancora più fatica, tra partite e viaggi. Ho cominciato a sentirmi bene da marzo, poi siamo riusciti ad arrivare in fondo in Conference e ripeto, davvero peccato per la finale con l'Olympiacos. Come per la finale con l'Inter in Coppa Italia o col West Ham l'anno prima. Ma rimpianti non ne ho, non va sempre come vuoi tu. Devi lavorare, dimostrare il meglio e io ci ho sempre lavorato".

Indimenticabile tra i tifosi viola è l'immagine del suo gol a Basilea.
"È stato un momento tanto bello e particolare. Ci fu tanta gioia in città, mi sentivo pieno di emozioni. La Fiorentina tornava dopo tanti anni a giocare una finale europea, era il nostro obiettivo fin dall'inizio. Tant'è che quando mi presero, la prima cosa che mi dissero Joe Barone e Daniele Pradè era che mi avevano comprato per arrivare in fondo a questa competizione. Sapevo che la Fiorentina non faceva una finale europea da anni e avevo dentro di me tutti questi ricordi, portare la squadra in finale è stata una grandissima emozione per me. Ero parte di un gruppo che aveva raggiunto un traguardo, non è poco".

Che rapporto ha con gli ex compagni di Firenze?
"Ho un buonissimo rapporto con tante persone dello staff di Italiano e con tanti ex compagni. Ho anche ottimi rapporti con la società che porterò in futuro sempre con me, potevo lavorare con persone che mi volevano bene, mi apprezzavano. Era bellissimo, poi quest'estate sapevamo già che Italiano sarebbe andato via e che sarebbe arrivato Palladino. Con lui mi sono sentito prima, durante e dopo l'Europeo, ho vissuto quest'estate come un grande cambiamento. E non me lo aspettavo. Ma con tutti i ragazzi che sono andati via da Firenze ho un ottimo rapporto, li seguo e gli auguro il meglio".

Parlava di Palladino. Com'è stato il rapporto col nuovo allenatore?
"È stato ottimo da quando è arrivato. C'è stato un buon feeling, rispetto ogni allenatore e voglio che ogni allenatore mi rispetti come giocatore e come persona. Mi sono sempre comportato al meglio, all'inizio puntavano molto sulla mia permanenza e anche io non ho mai parlato col mio procuratore o fatto pressione per trovare un'altra soluzione, sapevo di essere sotto contratto con la Fiorentina e volevo rimanere. Poi c'è stata questa soluzione, e ho preso questa strada perché sentivo che non avrei avuto lo spazio che cercavo. Volevo giocare, purtroppo è successo tutto all'ultimo secondo. Ma sono contento della stagione che sta portando avanti la Fiorentina, mi auguro faccia una grande annata come anche io voglio fare qui in Turchia, sono due obiettivi. Anche perché sono ancora sotto contratto con i viola e faccio il tifo per loro".